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Con la fede di Maria accogliamo il dono di Gesù presente nell'Eucaristia


Con la fede di Maria accogliamo il dono di Gesù presente nell'Eucaristia
Celebriamo la solennità del Corpo e Sangue del Signore, di Gesù vivente nell'Eucaristia, dato a noi nel pane consacrato che ci alimenta, ci sostiene, ci dà forza, ci salva. Ci aiuta in questa Maria Ss. che veneriamo in maniera particolare in questa conclusione del mese di maggio. Possiamo prendere come linee di riflessione, di preghiera, di impegno, le parole del Santo Padre. «Fate questo». Cioè prendete il pane, rendete grazie e spezzatelo; prendete il calice, rendete grazie e distribuitelo. Gesù comanda di ripetere il gesto con cui ha istituito il memoriale della sua Pasqua, mediante il quale ci ha donato il suo Corpo e il suo Sangue, ci ha donato tutto se stesso. E questo si attua attraverso le nostre povere mani unte di Spirito Santo. «Fate questo». Davanti alle folle stanche e affamate, Gesù dice ai discepoli di "fare", di darsi da fare: «Voi stessi date loro da mangiare». In realtà, è Gesù che benedice e spezza i pani fino a saziare tutta quella gente, ma i cinque pani e i due pesci vengono offerti dai discepoli, e Gesù voleva proprio questo: che, invece di congedare la folla, loro mettessero a disposizione quel poco che avevano. I pezzi di pane, spezzati dalle mani sante del Signore, passano nelle povere mani dei discepoli, i quali li portano alla gente. Questo è "fare" con Gesù, è "dare da mangiare" insieme con Lui. E' chiaro che questo miracolo non vuole soltanto saziare la fame di un giorno, ma è segno di ciò che Cristo intende compiere per la salvezza di tutta l'umanità donando la sua carne e il suo sangue. Gesù si è spezzato, si spezza per noi. E ci chiede di darci, di spezzarci per gli altri. Proprio questo "spezzare il pane" è diventato il segno di riconoscimento di Cristo e dei cristiani. A Emmaus: lo riconobbero «nello spezzare il pane». I primi cristiani a Gerusalemme: «Erano perseveranti nello spezzare il pane». E' l'Eucaristia, che diventa fin dall'inizio il centro e la forma della vita dei cristiani. Ma possiamo pensare anche a tutti i santi e le sante - famosi o anonimi - che hanno "spezzato" sé stessi, la propria vita, per "dare da mangiare" ai fratelli. Quante mamme, quanti papà, insieme con il pane quotidiano, tagliato sulla mensa di casa, hanno spezzato il loro cuore per far crescere i figli, e farli crescere bene! Quanti cristiani, come cittadini responsabili, hanno spezzato la propria vita per difendere la dignità di tutti, specialmente dei più poveri, emarginati e discriminati! Dove trovano la forza per fare tutto questo? Proprio nell'Eucaristia: nella potenza d'amore del Signore risorto, che anche oggi spezza il pane per noi e ripete: «Fate questo in memoria di me»( papa Francesco). S. Giovanni Paolo II ci presenta Maria Ss. come Donna Eucaristica. "Beata te che ha creduto: Maria ha anticipato, nel mistero dell'Incarnazione, anche la fede eucaristica della Chiesa. Quando, nella Visitazione, porta in grembo il Verbo fatto carne, ella si fa, in qualche modo, «tabernacolo» - il primo «tabernacolo» della storia - dove il Figlio di Dio, ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede all'adorazione di Elisabetta, quasi «irradiando» la sua luce attraverso gli occhi e la voce di Maria. E lo sguardo rapito di Maria nel contemplare il volto di Cristo appena nato e nello stringerlo tra le sue braccia, non è forse l'inarrivabile modello di amore a cui deve ispirarsi ogni nostra comunione eucaristica? Maria è presente, con la Chiesa e come Madre della Chiesa, in ciascuna delle nostre Celebrazioni eucaristiche. Se Chiesa ed Eucaristia sono un binomio inscindibile, altrettanto occorre dire del binomio Maria ed Eucaristia. Anche per questo il ricordo di Maria nella Celebrazione eucaristica è unanime, sin dall'antichità, nelle Chiese dell'Oriente e dell'Occidente". (Ecclesia de Eucarestia)