spiccioli d'amore

MEMORIE VENEZIANE: GIOVANNI CONCOLINO D'AMORE


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FESTA A PALAZZO MALIPIEROUltimo AttoPalazzo Malipiero ancora sfolgorava di luci  mentre all'esterno i moccoli sui veroni infiorati  dolcemente andavano a spegnersi, con riverberi dorati, contro il cielo che già si preparava ad un'altra incantevole alba Veneziana...Molti degli illustri ospiti avevano già lasciato la festa; ma proprio per questo era ancor più piacevole, restando, poter godere della bellezza delle sale finalmente più vivibili, e partecipare alla conversazione; che, ancora briosa, si teneva in molti dei preziosi salotti; accompagnata da un morbido sottofondo musicale.Eravamo giunti al cosiddetto momento "de' pasta e fasìoi", un'autentica pasta e fagioli alla Veneziana, che sempre veniva servita all'alba, a mò di vezzo,  nelle feste. E, devo dire, davvero incredibilmente godibile... Forse proprio data l'ora in cui veniva proposta !Con il mio piatto in mano; seguendo il consiglio di Piero di starmene finalmente un pò buona e tranquilla; mi cercai dunque  un salottino vuoto, per mangiare in santa pace . Di guai ne avevo combinati già abbastanza, per quella sera.CREDEVO.Dietro una porta chiusa scoprii un autentico gioiello di arredamento Veneziano. Penso fosse una "sala da musica".Lo si intuiva dalla presenza di alcuni strumenti musicali molto antichi e da partiture musicali allineate in bella mostra su di una scrivania intarsiata, dove troneggiava, tra l'altro,  anche una foto di Maria Callas con tanto di dedica al Padrone di casa, racchiusa in una grande cornice d'argento. Alle pareti, ricoperte di seta azzurra, c'erano miniature di ritratti di musicisti celebri e, davanti ad un caminetto, che era tutto un ricamo di marmo bianco, si trovavano due stupende poltrone ricoperte anch'esse di broccato azzurro. Stavo per richiudere la porta, quando fui attirata dalla vista di un leggìo che prima non avevo notato, dato che era posizionato in un angolo un pò in ombra della stanza.Sopra vi era, aperto, uno spartito AUTENTICO del Maestro Giuseppe Verdi ! (In seguito mi fu spiegato che durante quelle feste moltissime guardie,in borghese, erano mescolate tra gli invitati per una protezione capillare di tutti gli oggetti ed i preziosi cimeli che erano disseminati un pò ovunque, in quei Palazzi...); ero del tutto immersa nella contemplazione dell'elegante calligrafia, tutta svolazzi del Maestro Verdi... Quando, all'improvviso, mi si materializzò davanti il "Duca di Mantova"... Si... Proprio quello del... RIGOLETTO !Un giovane, che indossava uno stupendo abito cinquecentesco, mi osservava divertito...Il meraviglioso costume, color viola ed oro e intessuto di perle e ricami, evidenziava il  corpo slanciato del nobiluomo; mentre il prezioso berretto piumato lasciava scappare folti riccioli neri che ne  incorniciavano il  volto, estremamente bello e dolce: magnetici e profondi occhi di un incredibile, e strano, verde cangiante; bocca carnosa e sensuale, che scopriva, nel sorriso, una chiostra perfetta di denti bianchissimi... Davvero un "soggetto" decisamente interessante insomma !Era pur vero che mi trovavo ad una festa che aveva per TEMA " I Fantasmi Della Lirica"... Ma l'inattesa sortita di quel singolare Personaggio mi aveva comunque fatto sussultare... Con tutta la mia "pasta e fagioli" in mano...Che solo per MIRACOLO non rovesciai sul preziosissimo cimelio Verdiano che stavo ammirando !!!Il "Duca", dopo essersi scusato per avermi fatta sobbalzare, si presentò con un galante baciamano. Risultò così essere il "Tenore": giovane promessa Parmense della Lirica,  di cui s'era parlato per l'intera serata ma che ,fino a quel momento, nessuno aveva ancora visto.Giovanni, questo è il suo nome, mi spiegò che aveva promesso al Padrone di casa di eseguire delle Arie dal "Rigoletto"; ma che aveva preferito aspettare che vi fossero meno persone, e quindi anche aria meno viziata, per cantare.Era un ragazzo molto garbato e simpatico, oltre che notevolmente bello. Conversare con lui, e farci amicizia, fu veramente piacevole. Inoltre... LO CONFESSO... Civettai spudoratamente con lui ! D'altra parte, se Lui era un bell'uomo, anch'io non ero certo da buttare... Eh eh eh ! Il costume  del '700 che portavo aveva, tra la'altro,  un generosissimo decollète, secondo la moda dell'epoca (E... Diciamolo pure, che... Ehm... Quello è il mio "PUNTO FORTE"...), e sul seno sinistro avevo applicato un neo finto che aveva catalizzato l'attenzione di molti, quella sera...Il "Duca di Mantova" non fu da meno !Con Giovanni, dunque, entrammo in sintonia molto presto, e facilmente; ma, quando affermò che avrebbe dedicato a me il suo piccolo Recital di quella sera, non gli credetti più di tanto, pensando che l'avesse già promesso più o meno a tutte le altre invitate. Rifiutai perciò il suo invito ad accompagnarlo nel salone dove si sarebbe esibito; ma  gli dissi che l'avrei comunque ascoltato, pur rimanendo lì dov'ero.Giovanni aveva davvero una voce stupenda e potente, che ben presto affascinò tutti i presenti. Gli applausi furono scroscianti ed i "bis" continuavano ad essere richiesti. La festa sembrava essersi rinvigorita, quasi fosse appena ricominciata !Ero molto felice per il meraviglioso successo tributato al mio nuovo Amico; ma rimasi di sasso quando sentii che mi voleva accanto a sè perche desiderava dedicarmi i suoi ultimi bis !Ero lusingata ed anche molto emozionata; ma temevo l'eventuale IRA di Piero (a causa delle mie tante anche se simpatiche gaffes, commesse quella sera !) per cui, sebbene tutti mi chiamassero a gran voce, io nemmeno ci pensavo a "comparire"...-"Stavolta Piero mi uccide davvero !"- Pensavo sconvolta - " Forse l'ho fatta veramente troppo grossa ..." - Mi ripetevo; mentre attraverso gli altoparlanti il mio nome rimbombava in tutto il Palazzo !MA Piero non mi uccise...SEMPLICEMENTE, venne a "tirarmi via" dalla mia bella poltrona azzurra e, con uno stiratissimo sorriso, mi scaraventò, letteralmente, nel salone... In direzione del pianoforte !"Atterrai", trafelata; e con l'incipriata parrucca decisamente un pò di sghimbescio; proprio di fronte ad un trepidante  Giovanni che mi sorrise, porgendomi una favolosa "rosa baccàrat"(... Ebbene sì: La MIA ROSA, alla fine l'avevo AVUTA... !)Non so cosa fosse di colore"rosso" più acceso: il mio vestito, la rosa, o la mia faccia... Tendente comunque, QUEST'ULTIMA, più al color "peperone", in verità...!Il salone era di nuovo gremito di persone ( - "Ma da dove cavolo sono sbucati QUESTI ???" - Mi chiedevo attonita...) e TUTTI  fissavano ME. Io ero nel marasma più totale e speravo solo che la cosa finisse al più presto...Ma Giovanni si sentì in dovere (sigh !) di spiegare che dedicava alcune "Canzoni Napoletane ad una nuova  Amica Salernitana, diventata già molto importante per lui ... " Grandi applausi , a quel punto, e... Le occhiatacce furenti delle tante "nobildonne" che  naturalmente si sentivano messe da parte; oltre agli sguardi maschili, di tutta la sala puntati su di me Intanto il giovane bel Tenore, cantava le sue romanze appassionate...Ad un tratto mi accorsi che quella ridda di emozioni e sensazioni era troppo "forte" e pesante da sostenere, per me. Le canzoni erano davvero struggenti e bellissime; e così sconvolgentemente MIE... Che temetti  di svenire, proprio là: in mezzo a tutta quella gente !Non mi restò altro da fare, allora, che scappare via, con le lacrime agli occhi , il cuore in gola e ... La mia bella, perfetta, rosa rossa, che si sbriciolava rovinosamente... Stretta contro il  petto !Giovanni terminò il suo Recital in un tripudio di applausi e fu letteralmente rapito dalle nobili ed infatuate Signore, desiderose delle attenzioni del bel tenorino.Per quella notte non lo rividi più; ma ci incontrammo spesso altrove, in seguito.E fu una bella e profonda Amicizia.