spiccioli d'amore

IL VECCHIO E IL PALLONCINO


      
        IL VECCHIO E IL PALLONCINOIl Vecchio camminava stanco.Lentamente. Faticosamente.Tutt'intorno, nella vasta e silenziosa campagna, si spandevano i colori e gli inevitabili profumi di una nuova primavera ormai imminente.Ma non se ne curava, il vecchio. Quegli accenti festosi da tempo non gli arrivavano più, i Sensi dell'Anima ormai del tutto chiusi a qualunque richiamo.In lontananza il Pruno selvatico protendeva verso l'alto i suoi rami ancora scheletrici.-"Come sempre tarda a fiorire, quell'albero inutile !"- Pensò il Vecchio, proseguendo il suo incerto cammino.Fu solo quando gli si avvicinò del tutto che si accorse di quella strana e voluminosa macchia rossa, che si stagliava nitida  tra l'intrìco legnoso e l'azzurro del cielo, e che pareva quasi assomigliare ad un grande cuore pulsante, nel vento leggero...Più che l'Età, e la stanchezza, potè allora la Curiosità !Aggrappandosi ai primi rami bassi s'inerpicò lassù, verso quello strano tesoro individuato; senza risparmio di forze e di fiato: ansioso solo di impadronirsene.Non gli ci volle molto a capire che si trattava soltanto di un palloncino; ormai floscio ed impolverato; ma di un bel colore rosso intenso, che ancora brillava sotto quel sole tiepido d'Aprile.Alla fine del lungo filo, che lo tratteneva all'albero, il palloncino portava attaccato un bigliettino arrotolato, racchiuso in un sacchettino di plastica...La discesa, per l'Uomo, non fu altrettanto facile quanto quella sua precedente, impulsiva, e violenta, salita; ma un'insolita euforia  lo ripagò degli sforzi fatti per ottenere quella vittoria tutta sua.Accaldato, ed ancora ansimante, si sedette ai piedi dell'albero; il solido tronco a reggergli le esili spalle.Con occhi tornati improvvisamente accesi, e brillanti, velocemente aprì il sacchetto e srotolò quel foglietto ingiallito.Dentro c'era la foto; sbiadita; ma solo un pò; di un bel visetto di Bimba, incorniciato da folti riccioli scuri e illuminato da occhi grandi e sbarazzini. La bocca a cuoricino, dischiusa al sorriso, mostrava una bianchissima chiostra di dentini perfetti, simili a minuscoli chicchi di riso.Sotto quell'immagine, una grafia tremolante; ma grande e rotonda; aveva scritto:" Mi chiamo Michelle vado all'asilo ho 5 anni e siccome un Nonno non ce l'ho più voglio dire a tutti i Nonnini del mondo che gli voglio tanto bene !"Stringendolo tra le grandi mani; callose di anni di fatica; molte volte il Vecchio rilesse quello scritto bambino. Dopo, lentamente, lo ripiegò;  poi, con tenerezza infinita, lo pose nella tasca interna della sua giacca; ruvida, e lisa. Al sicuro.  Lì, sul suo cuore.Sospirando si tirò su; eppure stavolta lo sforzo gli parve più leggero... Chissà mai perchè...Si incamminò di nuovo. Lentamente.Ma la grande palla arancione, del sole fiammeggiante; che calava dietro la collina; gli sembrò profumasse più che mai d'arance, dolci e succose. ... Così: inspiegabilmente...Andava spedìto, incontro alla bellezza struggente di quel Tramonto finalmente ritrovato, il Vecchio.Adesso.Scuotendo leggermente il capo stanco, sorrideva...E dalla tasca della sua giacca; ruvida, e lisa; sbucava il lungo filo di un Palloncino Rosso, a forma di Cuore...                                   
(2008)* Un grande GRAZIE a Viviana Taesi, perchè parlandomi del proprio Nonno, ha fatto sì che desiderassi raccontare la SUA storia !