spiccioli d'amore

FESTA DEL PAPA'


Io sono stata una Bambina fortunata perchè di PAPA' ne ho avuti ben DUE...A Ciro:
 Folti ed ondulati capelli tizianeschi; eternamente scomposti ad arte; tra i quali iniziava a brillare già l'oro del primo, leggero, incanutimento... Occhi grigi, color dell'acciaio più puro. Quando fonde. Occhi grandi e brillanti. Da Gatto sornione. Irridenti di tutto e Tutti. Limpidi e profondi,da poterci annegare...Snello e molto, molto alto, dinoccolato e gentile; sussiegoso nei movimenti; ma mai altezzoso o troppo affettato. Lo contraddistingueva quella Sua eleganza, così tipica della Napoli Nobile, alla quale pur apparteneva; ma  dei limiti, e delle costrizioni della Quale, si era sempre allegramente infischiato...Giovane Magistrato rampante; e colto affabulatore...ERA MIO PADRE.Un Padre atipico, però. Un Padre mai avuto.Non conosciuto, non frequentato; eppure intravisto, nel corso di tutta la mia infanzia. Non sposò mai mia Madre; ma la sedusse, legandola a sè, con lacci di seta. Per sempre.Non vissero insieme, non interferirono nelle rispettive esistenze, eppure si Cercarono ed Amarono intensamente. Per tutta la vita.Lei lo amò tantissimo. Ma non lo perdonò mai.Non accettò, mia Madre; nè volle comprendere; lo sbigottito smarrimento con cui Lui aveva accolto l'improvvisa notizia  del  probabile mio futuro arrivo.  Gli girò semplicemente le spalle e se ne andò. Sebbene dopo Lui, poi, la cercasse per giorni e giorni;   non accettò di parlargli che un'unica volta:  quando, ormai CERTA di aspettarmi, gli comunicò, invece, che  si era trattato SOLO di un  banale "falso allarme". Lo liquidò, quindi, con poche, fredde, parole di circostanza, e scappò via.... Prima che Lui potesse scorgere le sue lacrime disperate e dolcissime !( ... Solo da qualche giorno aveva saputo, infatti, che Ciro Le aveva sempre nascosto che avrebbe dovuto sposare di lì a poco una donna molto ricca e più grande; ma appartenente al suo stesso rango e lignaggio, e per questo, perciò, già da tempo a Lui destinata... Una donna ovviamente ben diversa da Lei, Maria, che in fondo era soltanto una giovane ed umile dattilografa che poteva, al massimo, aspirare UNICAMENTE alla tanto agognata laurea in legge !)Affrontò perciò tutto da Sola, la mia Mamma. Ostinata, e coraggiosa, lottò contro le tantissime e retrograde convinzioni ed ipocrisie del suo tempo. Appassionata, e tenace; mi volle a tutti i costi. Tirò avanti, ingoiando lacrime e umiliazioni. Ma senza mai chinare la testa, però.Lei, che avrebbe potuto pretendere da Lui la più grande agiatezza, lavorò invece giorno e notte; senza mai risparmiarsi; perchè a me non mancasse assolutamente nulla !Quando Ciro, ormai sposato, seppe la verità, si precipitò a cercarla; ma Lei non volle nè vederlo, nè dargli le spiegazioni che pretendeva.Non accettò mai nulla di quanto, materiale o morale, Lui,  per me, instancabilmente Le offrisse:  lasciarlo macerare così; impotente, nel rimorso e nel dolore; era il suo modo perfido e sottile di punirlo.Un'unica volta lo aveva voluto però affrontare, a viso aperto.Ad un certo punto, all'ennesima,  disperata, richiesta di un incontro, da parte di Ciro, e dopo averglielo prima negato; come sempre; era stata poi proprio Lei, invece, ad andare da Lui... A sorpresa era arrivata nel suo ufficio; gli si era piantata davanti alla scrivania e:- Mi cercavi ? -  gli aveva chiesto. E poi: - Beh... adesso sono qui ! -  aveva aggiunto con aria spavalda e beffarda - Cosa vuoi sapere di tua Figlia ? E' sana, bella, ti somiglia... E si chiama Renata ! -  Gli aveva sibilato infine, furente.Lui, sbigottito; e completamente spiazzato; non  riuscendo a trovare, in quel momento, nessun altro argomento, era riuscito solo a chiederLe con voce sommessa: - Come mai l'hai chiamata Renata ?  - E Lei: - Perchè è "nata DUE volte": UNA, dato che doveva "arrivare" comunque; e l'ALTRA perchè l'ho VOLUTO io. Se fosse dipeso DA TE, infatti, di certo NON sarebbe MAI nata ! E questo è tutto. - gli aveva risposto seccamente.Dopodichè se n'era andata via. Sbattendo la porta.Mio Padre, come  anni dopo Lui stesso mi raccontò (*... Tutta la mia esistenza mi è stata raccontata da Altri: mia Madre, forse per una strana; ed a me incomprensibile; forma di pudore, non ha mai voluto parlarne con me e perciò io ho dovuto sempre raccattare qua e là i pezzi utili a ricomporre il complesso, e complicato, "puzzle" della mia vita... ! ), rimase talmente di sasso che la penna, con la quale stava firmando delle carte prima che Lei gli piombasse davanti, gli sfuggì letteralmente di mano !Quando mi raccontò dell'episodio; Ciro aggiunse anche di non averla mai vista così bella, come quella volta; mia Madre... !Assolutamente BELLA, mentre  lo fronteggiava: fiera ed  altera... Implacabile: gli occhi scurissimi, sfavillanti d' orgoglio e accesi di passione; a fissare severamente quelli suoi, avviliti e smarriti... !Mi tenne lontana il più possibile da Lui. Io ero Sua. E basta.Possessiva, e gelosa come una tigre,non gli permise mai di avvicinarmi più di tanto. E così Lui si limitò a   guardarmi crescere da lontano.Ma io avvertivo la sua presenza...Lo vedevo, intorno a me. Lo notavo, tra i Papà delle altre,  in spiaggia o all'uscita da scuola. Emergeva ovunque, tra la folla, Lui; tanto  alto ed imponente... Con quei capelli ramati che fiammeggiavano al sole, d'estate,e inondavano di colore l'inverno... Così simili ai miei ! Però io il Papà ce l'avevo avuto; ma era morto (Così mi dicevano...);perciò chi mai dunque poteva essere, quel bel signore che chissà mai perchè guardava sempre dalla mia parte ?Vissi  l'intera mia infanzia in un meraviglioso limbo dorato;  avvolta da una fantastica ragnatela scintillante, intessuta di pietose bugie. Protetta ed amata da tutti quelli che mi circondavano.Eppure sentivo che c'era dell'altro...Si... DOVEVA ESSERCI !!! Fin da quando ebbi  tre o quattro anni, cominciai a "frequentare" il Tribunale ! Quando mi portavano da mia Madre, che era lì al lavoro; adoravo scorazzare per i lucidi corridoi  di marmo del Palazzo di Giustizia.Le fredde ed austere  Aule deserte non mi incutevano timore; anzi erano per me una specie di mondo incantato, con quegli alti scranni di legno, tutti da "scalare"... ! Toghe e Tocchi, per me, altro non  erano che meravigliosi  abiti principeschi nei quali potevo drappeggiarmi, e preziose corone con le quali cingermi la testa.Ero l'unica Bimba a cui era concesso tutto questo, e perciò ben presto diventai la mascotte dell'intero "Foro Salernitano"... Eh eh eh ! Ma ero anche un'autentica peste.E  mi piaceva tanto far disperare avvocati e magistrati, tirando loro quelle cappe di pesante seta nera, proprio mentre rigidi ed impettiti si accingevano a varcare la soglia delle Aule processuali.Da ciascuno, però, ricevevo sempre un sorriso, un affettuoso buffetto, una carezza; e spesso anche una caramella o qualche cioccolatino.  Arraffavo alla svelta quelle tenerezze, allora... E poi, tutta contenta, filavo via !Spesso LO vedevo. E mi sembrava sempre e solo Lui, il più bello ! Quello più gentile ed affabile di tutti.Fumava la pipa; e l'aroma speziato del suo tabacco, mescolato al penetrante profumo della sua colonia, me lo annunciava; precedendolo.Tutte le volte.  Ma a Lui dovevo però solo fare l'inchino, dire buongiorno e poi andare subito via; perchè così voleva la Mamma.Intanto crescevo, e facevo diventar matti i Miei perchè  volevo soltanto   bambole o bambolotti  dai capelli rossi... Quasi del tutto introvabili in quell'epoca di biondissime ed eteree Barbies dai grandi occhioni azzurri !!!Ed anche tra gli Amichetti preferivo i "pel di carota": inconsciamente era LUI che cercavo, forse...Compivo dodici anni il giorno in cui la mia Nonna materna; contravvenendo alla volontà di mia Madre, ed approfittando proprio di una sua lunga assenza per lavoro; mi disse: - Sei grande ormai; e voglio rivelarti un segreto: non è vero che il tuo Papà è morto.  E' vivo; ma, tra la tua Mamma e Lui, pur dopo tanto Amore; ci sono state delle brutte incomprensioni ed allora Lei ha preferito non vederlo mai più. Per non far soffrire anche te ha poi scelto di non volertelo rivelare... Ora però, io e il Nonno abbiamo invece deciso che è giusto che tu sappia.Perciò; anche contro la volontà di tua Madre;  in qualunque momento tu lo vorrai, noi ti racconteremo tutta la verità, fino in fondo. Naturalmente solo se lo desideri davvero. - Io annuii in silenzio, e la Nonna, rincuorata, allora proseguì:- ... Intanto anche Lui vuole vederti e parlarti. Se ti va possiamo chiamarlo perfino adesso, dato che non aspetta altro ! - concluse poi finalmente, fissandomi con ansia e quasi trattenendo il fiato per l'emozione.Le risposi che per me andava bene...Che Lo chiamassero pure !Lentamente poi, mi avviai verso la mia camera per andarmi a preparare a quell'inaspettato INCONTRO.Lì la Nonna mi raggiunse; e, perplessa, mi chiese:- Ma... Non vuoi sapere chi E' ? Possibile che non ti interessi apprendere come è fatto, come e dove vive o di cosa si occupa ? ... Lascia almeno che ti dica il suo nome ! - ed io: - Ho CAPITO perfettamente di "chi" stai parlando, Nonna: è il Giudice coi capelli rossi. Quello alto, che fuma la pipa ! - la interruppi bruscamente. Lei impallidì: - Tu sai, dunque ! Ma... Chi te lo ha rivelato ? -Feci spallucce...Era LUI. Io ne ero certa.DOVEVA essere Lui.... Non ne avrei voluto un ALTRO.Di Padre.§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§A Nonno Vincenzo:
Caro Papà...Non sono stata mai capace di chiamarti in altro modo, perchè per me non aveva alcun senso la parola "Nonno", se riferita a te...TU mi hai Amata, infatti, molto più di un padre: fin dal primo istante che hai saputo della mia esistenza !Mi hai curata e cresciuta. E guidata, e protetta. SEMPRE. Incurante degli inevitabili commenti sprezzanti e delle critiche più feroci, da parte dei tanti maligni; che, allora (come oggi...) affollavano questa nostra italietta Becera e retrograda; accogliesti immediatamente tra le tue braccia amorose quella Figlia ribelle, che pure aveva "tradito"  i tuoi Valori e la tua fiducia ! Ci portasti A TESTA ALTA, Papà... Dovunque, e comunque. E sempre con Orgoglio immenso.Dimostrando a tutti che TU davvero eri un UOMO GIUSTO.Grazie Papà...Per tutte le volte che mi hai medicato con un bacino l'ennesimo ginocchio sbucciato...Per tutte le ore che ho voluto studiare in più, solo per poi poter leggere nei tuoi occhi buoni, la fierezza per un mio bel voto...Per aver costruito, con pazienza e grande  Amore, tutte le mie CERTEZZE... Per aver sempre raccolto e consigliato; Tu solo; tutte le mie confidenze, da quelle infantili a quelle via, via sempre più profonde...Per essere riuscito a farti discretamente da parte, quasi addirittura annullandoti, affinchè riuscissi a correre liberamente incontro a quello mio "vero", di Padre...(Quanto... Quanto ci avrai patìto, Papà...)E; nonostante tutto; grazie perfino di essere stato ancora una volta mio prezioso e fidato "complice", quando accettasti di portarmi LO STESSO, all'Altare, in quel fatidico giorno di quei miei prepotenti e capricciosi 16 anni... Sebbene, ancora una volta TU SOLO avessi  capito quanto  TROPPO pochi, ed incoscienti erano !!!Ti voglio bene Papà MIO, mi manchi tanto