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Iran: attivista detenuta nonostante l'ordine di scarcerazioneData di pubblicazione dell'appello: 21.07.2011  
Campaign for Equality celebrate anniversary©Third PartyMaryam Bahreman, attivista per i diritti delle donne, rimane in carcere, nonostante il pubblico ministero di Shiraz abbia ordinato il suo rilascio su cauzione all'inizio di luglio. Amnesty International considera Maryam Bahreman prigioniera di coscienza, detenuta solo per aver esercitato pacificamente i suoi diritti alla libertà di espressione e di associazione.Da quando è stata arrestata, l'11 maggio, fino al 5 luglio 2011 Maryam Bahreman è stata detenuta in isolamento nel centro di detenzione n. 100 di Shiraz, controllato dal ministero dell'Intelligence. La sua famiglia ha potuto farle visita diverse volte. Nella tarda notte del 5 luglio è stata trasferita alla sezione femminile di una prigione di Shiraz. Da allora, ha potuto sentire la famiglia solo al telefono.Il 4 e 5 luglio 2011 Maryam Bahreman è stata interrogata, alla presenza dei suoi avvocati, da funzionari dell'ufficio del pubblico ministero in relazione a presunti "atti contro la sicurezza dello stato", e a nuovi "reati", tra i quali "propaganda contro il sistema", "diffusione di informazioni false", "partecipazione a proteste" e "offese al leader supremo". Dopo questi interrogatori, è stato firmato l'ordine per il suo rilascio su cauzione che, però, per motivi sconosciuti, non è stato ancora eseguito. Amnesty International crede che le autorità iraniane stiano prendendo in considerazione la possibilità di produrre nuove accuse contro Maryam Bahreman per contrastare le critiche internazionali generate dal suo arresto.  Poco prima che venisse arrestata, Maryam aveva criticato sul suo blog gli arresti domiciliari del leader dell'opposizione Mir Hossein Mousavi e della moglie, Zahra Rahnevard, attivista politico.Maryam Bahreman è un' attivista  della Campagna per un milione di firme, conosciuta anche come la Campagna per l'uguaglianza, nella città di Shiraz, ed è stata anche segretario generale dell'Organizzazione per la parità delle donne (Sazman Pars Zanan-e), organizzazione non governativa chiusa nel 2007. Ha preso parte alla 55esima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne a New York nel febbraio-marzo 2011, dove ha parlato pubblicamente del tema "Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni in Iran da una prospettiva di genere". Poco prima del suo arresto, aveva scritto una lettera indirizzata al leader dell'opposizione Mir Hossein Mousavi, e sua moglie, Zahra Rahnevard, attivista politica, dal suo blog nella quale condannava il protrarsi dei loro arresti domiciliari.La tortura o altri maltrattamenti dei detenuti in Iran è una pratica comune, ed è di frequente usata per estorcere "confessioni", spesso televisive, che possono essere usate come prova contro di loro in tribunale, in violazione del divieto di tortura e dell'articolo 14 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, di cui l'Iran è stato parte. 
Leader della Repubblica IslamicaAyatollah Sayed 'Ali KhameneiThe Office of the Supreme LeaderIslamic Republic Street - End of Shahid Keshvar Doust Street, Tehran, Islamic Republic of IranEmail: info_leader@leader.ir Twitter: "Call on #Iran leader @khamenei_ir to immediately and unconditionally release Maryam Bahreman"Eccellenza,sono un simpatizzante di Amnesty International, l'Organizzazione internazionale che dal 1961 lavora per difendere i diritti umani in ogni parte del mondo in cui vengono violati.Le chiedo di rilasciare immediatamente e incondizionatamente Maryam Bahreman, e tutti gli altri attivisti della Campagna per un milione di firme, detenuti esclusivamente per aver esercitato pacificamente i loro diritti alla libertà di espressione, di riunione e di associazione.Le ricordo che, essendo l'Iran stato parte del Patto internazionale sui diritti civili e politici, è obbligato a rispettare i diritti alla libertà di espressione e di associazione.