ZORRO E' VIVO

GIUSTIZIA TRADITA


rapinatori e stupratori, vi spiego come la farete franca”  
di Gianrico Carofiglio- IlFattoQuotidiano.itSignora presidente, visto che con apprezzabile coerenza la prima firmataria non ha ritenuto di rimuovere la sua firma dal testo in esame, ove mai il presente disegno di legge fosse approvato, verrà ricordato come legge Lussana. È bene rammentarlo, perché quando questa legge produrrà i suoi effetti (di cui ora fornirò un esempio pratico), potremo figurare lo scenario che verrà a definirsi in tutta l’Italia, quindi anche al Nord, e dunque anche nella città di Bergamo, da dove credo provenga l’onorevole Lussana. Immaginiamo una banda di pericolosi rapinatori, magari provenienti da Paesi dell’Est, dal Nordafrica. Questa banda decide di dedicarsi alle rapine nelle ricche ville nelle immediate vicinanze di Bergamo. La banda non va troppo per il sottile (entrano, spaccano tutto, stuprano, picchiano, feriscono) e diventa il terrore della provincia. Naturalmente, scatta un’emergenza di polizia, per cui la procura, la Polizia di Stato e i Carabinieri si dedicano all’attività investigativa. Riescono a ritrovare, per esempio (succede), delle videoriprese e abbiamo, dunque, le loro facce, che sono molto ben visibili; in qualche caso, abbiamo le impronte digitali. Insomma, per farla breve, la Polizia arresta cinque, sei, sette rapinatori. Nell’attuale situazione della nostra legislazione processuale questi signori, consigliati da un difensore munito di un minimo di competenza, chiederebbero il giudizio abbreviato. Di fronte a una situazione normativa mutata a seguito di una legge come questa, prescindendo dalle questioni sulla ammissibilità del giudizio abbreviato (immaginiamo che non abbiano commesso omicidi, ma solo rapine, violenze e stupri), loro non lo chiederanno mai. Sarebbero pazzi a farlo, e lo sarebbero perché il processo si svolgerebbe più o meno nel modo che vado a raccontarvi.La difesa naturalmente deve fare il suo lavoro, e il suo lavoro è quello di tutelare i clienti, di cercare di ottenere la loro liberazione e di farli assolvere. Ottenere la liberazione non sarà difficilissimo in relazione alla scadenza dei termini di custodia e vi spiego perché. Come vi ho detto all’inizio, abbiamo delle videoriprese e delle impronte digitali: questo renderebbe superflua, per esempio, l’audizione di un gran numero di testimoni. Immaginiamo che per dieci o cinque rapine ci siano 100 testimoni potenziali, nessuno dei quali, di fronte a un quadro probatorio come quello che ho indicato (videoregistrazioni e impronte digitali), sarebbe necessario. La loro audizione sarebbe, per lo meno in quel numero, manifestamente superflua, ma non priva di pertinenza. Secondo la legge che voi volete approvare, tutti questi testimoni, essendo pertinenti, ancorché manifestamente superflui, dovranno essere ammessi dal giudice e, se il giudice non dovesse ammetterli, produrrebbe un provvedimento nullo, il quale farebbe cadere l’intero processo. Quindi, gli avvocati di questi rapinatori, efferati stupratori, chiederanno 100 testimoni a difesa sulle più varie circostanze, perché, come ho cercato di ricordarvi ieri, oltre alle circostanze che hanno a che fare con il fatto reato, costituiscono oggetto di prova, e quindi oggetto di questa disciplina e oggetto di un dovere di ammissione del giudice a pena di nullità, tutte queste altre belle cose: la natura, la specie, i mezzi, l’oggetto, il tempo e il luogo oltre ogni altra modalità dell’azione. Se avevano delle pistole o dei mitra, la difesa potrà chiederne accurate perizie, anche se la cosa non è interessante, per verificare specificamente – si tratta di cosa manifestamente superflua ma non priva di pertinenza – il loro livello di funzionalità; potrà chiedere ogni tipo di accertamento e testimonianza, per esempio, sulle condizioni di vita individuale, familiare e sociale del reo; potrà convocare 100 testimoni per dire che a casa è un bravo ragazzo, ama i cani e tratta bene i bambini. Il processo, dunque, con l’ammissione di 200 testimoni comincia in tribunali in cui non si possono pagare gli straordinari al personale, per cui le udienze, tutte le udienze, finiscono alle ore 14. Dunque il processo comincia, e sapete come? Con l’audizione dei testi dell’accusa, magari le vittime, che i soggetti che le hanno rapinate, violentate e stuprate potranno direttamente interrogare, guardando negli occhi le persone cui qualche tempo prima hanno fatto qualcosa, allo stesso modo, guardandole negli occhi. Dopo questo interessante passaggio di esame diretto di cittadini – forse elettori leghisti della provincia di Bergamo – da parte di assassini e stupratori, seguirà tutta questa interessantissima fase di istruttoria dibattimentale in cui il tribunale non avrà alcun potere di intervento o di revoca su prove manifestamente superflue, ma pertinenti in astratto e che, in quanto tali, a seguito di questa modifica di legge, dovranno comunque obbligatoriamente essere ammesse. Il processo si trascinerà per un tempo assolutamente incontrollabile per il tribunale che, ad un certo punto, si troverà a verificare la prossima scadenza dei termini di custodia cautelare, per poi verificare invece che gli stessi sono scaduti, mentre l’istruttoria dibattimentale è ancora in corso per sentire “importanti testi”. Il giudice quindi, grazie alla legge Lussana, non potrà fare altro che scarcerare questi assassini, rapinatori o stupratori i quali usciranno dal carcere e faranno marameo ai cittadini, alla giustizia a alla decenza di questo Paese.Gianrico Carofiglio