ZORRO E' VIVO

*Il Collasso della terra è imminente e irreversibile: siamo vicinissimi alla nostra fine **


*Il Collasso della terra è imminente e irreversibile: siamo vicinissimi alla nostra fine **
 Ecco la sintesi di uno studio pubblicato su Nature da Anthony Barnosky, un biologo dell' Università della California : il tempo a nostra disposizione sta per scadere o smettiamo di maltrattare il nostro pianeta o questo si ribellerà, con conseguenze  catastrofiche. Secondo Barnosky la Terra è vicina al punto di non ritorno: si sta preparando ad affrontare i cambiamenti più drammatici e radicali da 12.000 anni a questa parte, da quando cioè i ghiacci hanno inziato a ritirarsi alla fine dell'ultima glaciazione.Secondo lo scieziato e il suo team il problema è causato dalla violenza continua esercitata dall'uomo contro il pianeta: a un certo punto, impossibile da prevedere, il suo precario equilibrio  si frantumerà scatenando una serie di reazioni a catena i cui effetti devastanti si amplificheranno nel loro espandersi.L'esempio più eclatante delle attuali pericolose  trasformazioni terrestri è il quasi totale azzeramento delle superfici ghiacciate: poco meno di 3000 anni fa la Terra era coperta per il 30% da una coltre di nevi perenni. Oggi queste sono in gran parte scomparse.E ancora: il maggior numero di estinzioni nella storia del pianeta si è consumato negli ultimi 1600 anni. Tutta colpa dell'uomo, secondo Barnosky. La razza umana ha causato, ed è tutt'ora la causa, di mutamenti climatici e ambientali rapidissimi: la CO2(anidtride carbonica) nell'atmosera è aumentata del 35% negli ultimi 250 anni, le superfici coltivate o cementificate sono ormai il 43% del totale delle terre emerse e la popolazione ha sfondato il tetto dei 7 miliardi di individui.Negli ultimi 200 anni insomma, abbiamo sottoposto la Terra a uno stress molto più elevato di quello che ha scatenato gli ultimi grandi cataclismi. Ma quali potrebbero essere le conseguenze di questo scempio?  I ricercatori ipotizzano estinzioni di massa, radicali cambiamenti nelle specie che sopravviveranno per adattarsi alle nuove condizioni di vita e massicce migrazioni. Insomma, uno scenario da "Alba del giorno dopo". Fino ad oggi tutti gli appelli all'adozione di uno stile di vita a minor impatto ambientale sono rimasti inascoltati: secondo gli scienziati entro il 2025 circa il 50% delle terre emerse sarà colonizzato in qualche forma dall'uomo e per il 2050 la popolazione avrà raggiunto i 9 miliardi di individui. -Vorrei che tra 50 o 100 anni il mondo fosse ancora come oggi, se non un po' migliore- spiega Barnosky ai media-Siamo a un crocevia, e se non cambiamo qualcosa, adesso,subito, lasceremo un disastroso futuro alle prossime generazioni-Intanto,perché capiamo tutto, in Giappone si dà il Bentornato al nucleare: quindici mesi dopo Fukushima il Governo è pronto a riattivare due impianti
Carissimi che fareste voi se veniste a sapere con sicurezza  che  tutto  vi crollerà addosso entro pochissimo tempo? In un vecchio film di cui non ricordo il titolo  di fronte a questa catastrofe annunciata c'era chi fuggiva non si sa bene dove, chi si chiudeva in casa a bere fino allo stordimento, chi si suicidava...ma stranamente nessuno  pregava, come se l'umanità capisse di essersi procurata da sola la terribile punizione e di meritarla in pieno. Inutile implorare un qualche dio.Vi aspetto, buona domenica