ZORRO E' VIVO

IL MATRIMONIO DI UN 90 ENNE PEDOFILO IN ARABIA SI PUO'


Arabia, scappa a 15 anni dal marito 90enne.Rivolta web: "Basta con le spose bambine"La ragazza è fuggita la prima notte di nozze per tornare dai genitori e l'uomo vuole intentare causa per riavere i 17 mila dollari pagati in dote. Ma sui social network arabi la reazione è stata potentissimaLo leggo dopo
APPROFONDIMENTIArticoloFawsia Aden, vicepremier della Somalia:"Ora è paese sicuro e ricco, l'Italia investa"ROMA - Lui novanta, lei 15 anni. Un matrimonio comune in Arabia Saudita dove sull'altare possono salire spose bambine di undici, dieci anni. O otto. Non c'è un limite di età, perché non c'è una legge. Secondo i media locali l'uomo per sposare la ragazza ha pagato alla famiglia una dote di 17 mila dollari. Ma in un'epoca in cui la libertà di esprimere la propria opinione trova un'eco attraverso i social network, anche in Arabia Saudita lo sdegno per un contratto matrimoniale come mille altri prima, ha trovato forza e i commenti virtuali hanno creato una rivolta che, partita dalla Rete, è arrivata a terra smuovendo le fondamenta del regno. Gli utenti del Paese si sono ribellati dopo aver appreso della fuga della ragazza già la prima notte di nozze, quando, spaventata, si è prima chiusa a chiave dentro una stanza lasciando fuori il marito novantenne per poi scappare a casa, dai genitori, e arrivarci due giorni dopo. L'uomo ha annunciato che, secondo i suoi diritti, avrebbe intentato una causa legale per riavere indietro, se non lei, almeno il denaro della dote pagato alla famiglia. Il contratto non è stato rispettato.Ma la reazione su Twitter e Facebook è stata feroce e ha messo in evidenza una storia che sarebbe passata inosservata. Per gli arabi i social network sono diventati una voce importante, un mezzo in grado di superare barriere e veli. Omertà, tradizioni. Secondo l'analista del Medio Oriente Sebastian Usher, citato dalla Bbc, quest'ultimo caso ne riflette la potenza. Twitter o Facebook sono 'vitali' per la popolazione araba, una piattaforma fondamentale per affrontare pubblicamente discussioni che sono sempre state, fino a oggi, opache, nascoste. Migliaia di ragazze minori di 14 anni sono state date in spose a uomini più vecchi e ricchi. Eppure restano compravendite. Mercati di minori confusi da antiche tradizioni che ora sono scosse alla base da un tumulto sociale, in grado di non restare virtuale. La rete, ora, chiede la maggiore età per sposarsi.L'attivista umanitaria araba Suhaila Zein el-Abedin ha detto che la reazione della rete è stata netta e per la prima volta è riuscita a riportare l'attenzione su un tema che tende a passare inosservato. Poi si è appellata alle autorità parlando attraverso la tv Al Arabiya, chiedendo di aiutare la ragazza perché la famiglia non è in grado di restituire i soldi.Già anni fa, nel 2010, con soddisfazione dei gruppi che difendono i diritti umani, lo Stato arabo aveva 'promesso' nuove misure che regolassero i matrimoni delle spose bambine: "Sono anni che si parla di quest'argomento, ci sono centinaia di casi e cause che cercano di impedire ai padri di vendere le proprie figlie a uomini troppo vecchi in cambio di soldi", aveva detto Mufleh Al-Qahtani, direttore della National Society dei diritti umani. Poi niente era successo. Perché si tratta della base della cultura araba. Dove per povertà, o per pagare i propri debiti, i padri di famiglia possono decidere che prezzo ha il destino delle proprie figlie. Nel 2009 la Corte di Unaiza aveva proposto, se non l'abolizione della pratica matrimoniale, almeno che fosse rispettata l'età della pubertà per il rapporto sessuale e, nello stesso periodo, anche l'allora ministro della Giustizia, Muhammad Issa, aveva manifestato la volontà di porre un freno all'arbitrarietà delle famiglie alla vendita le loro figlie. Nessuna misura è mai stata attuata.