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Vip, evadere conviene


Vip, evadere conviene? Valentino Rossi sta conciliando con il Fisco: così paga solo 20 milioni di euro al posto di 112. Ma da Fisichella a Pavarotti e a tanti altri, è lunga la lista delle star con storie a lieto fine con l'erario. Che ne pensi? Doveva pagare 112 milioni di euro, alla fine se la caverà con un quinto della cifra dovuta al fisco: 20 milioni di euro. A tanto ammonta il denaro che Valentino Rossi deve sborsare al posto di quella spaventosa somma iniziale (tra Iva, Irpef, Irap, sanzioni e interessi per gli anni 2000-2004). Il "dottore" ha finalmente trovato un'intesa con l'Agenzia delle entrate per sanare la sua posizione, anche se nell'accordo non rientrano il 2005 e il 2006 le posizioni di questo biennio dovrebbero essere chiarite al più presto. Lo ha rivelato l'avvocato Lucio Monaco, difensore del campione di motociclismo, al QN Il Resto del Carlino. Per l'ufficializzazione bisogna aspettare martedì 12 febbraio, quando a Pesaro si terrà l'incontro decisivo tra Valentino Rossi e l'Agenzia delle entrate. Dunque un lieto fine per le tasche di Rossi, che può archiviare con un sospiro di sollievo la brutta vicenda che lo aveva visto finire in prima pagina l'estate scorsa quando era emerso che evadeva le tasse dal trsferimento della residenza in Gran Bretagna. Ma Valentino Rossi non è il solo vip a essere graziato dagli accordi legali con il Fisco che, se prima chiede come multe cifre da capogiro, poi, complici i buoni uffici di scaltri avvocati, si accontenta di incassare somme più accettabili. E che a conti fatti fanno ben pensare ai diretti interessati - ma anche a tutti i comuni mortali che le tasse le pagano - che alla fine evadere conviene. Eccome.Tra le ultime celebrities italiane finite nella rete del fisco c'è Lele Mora, pizzicato dal fisco proprio qualche giorno fa. L'agente delle star dovrà pagare 5,6 milioni di euro, secondo la sentenza da poco emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Bergamo. L'accusa dell'erario è di aver scaricato indebitamente numerose "spese" per ville, barche, auto utilizzate da vip. Non è la prima volta che il manager e talent-scout italiano viene "pizzicato": nel 2000, aveva evaso il fisco per circa 5 miliardi di lire. Come andrà a finire questa volta? Possiamo immaginare che anche lui riuscirà a farsi ridurre la cifra da versare nelle casse dello Stato. L'intuizione è facile: Mora ha già commentato: «Non sono un evasore, farò ricorso». Sempre di recente anche il campione di F1 Giancarlo Fisichella ha prima bisticciato e poi fatto pace con l'Agenzia delle Entrate. Il Fisco gli aveva contestato di aver spostato la residenza all'estero, a Montecarlo, ovviamente per non pagare le tasse. Dopo avere ricevuto una cartella esattoriale da 17,2 milioni di euro, Fisichella ha raggiunto un accordo e se l'è cavata con soli 3,8 milioni di euro. Forse Valentino Rossi ha seguito il suo suggerimento, che ai tempi aveva detto: «Gli consiglio di fare come me: credo di aver dato l'esempio. Ho pagato il giusto che dovevo pagare». Ma nel mondo dello sport italiano evadere sembra una moda consolidata.Anche Fabio Capello di recente è finito nel mirino del Fisco. Il neo-ct della nazionale di calcio inglese è indagato a Torino per presunta frode fiscale. In ballo ci sarebbero circa 100 milioni di euro da lui percepiti e non dichiarati. Problemi con il fisco li ebbe anche il campione italiano di ciclismo Mario Cipollini. Per lui, al momento, non sembra esserci l'happy end però. Cipollini dovrà infatti pagare un milione e 100mila euro per evasione, avendo perso il ricorso contro l'Agenzia delle entrate di Lucca, in merito all'accertamento riguardante gli anni 1998-1999. Nella somma sono comprese anche le sanzioni. (Libero News)Nessuno dimentica il caso di Luciano Pavarotti, investito dallo scandalo fisco nel 2000. Secondo i magistrati aveva preso fittizziamente la residenza nel principato di Monaco. Alla fine il tenore patteggiò in diretta tv con il fisco il pagamento di 25 miliardi di lire. Sempre nel mondo dello spettacolo, è toccato anche a Riccardo Tognazzi pagare: per lui 734 milioni 949 mila lire, ma gli vengono ancora contestati altri 348 milioni 156 mila lire. E cosa dire del cantante Riccardo Cocciante? Fu condannato dalla giustizia francese per frode fiscale a 30 mesi di carcere, di cui 20 con la condizionale. E nonostante il ricorso del cantante, la Corte di cassazione francese lo scorso novembre ha confermato la sua condanna per frode fiscale. Lui di conciliazione non ha voluto sentir parlare. E forse, a vedere gli altri, ha fatto male... (Libero New