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Tv, oppio delle masse


«Tv, oppio delle masse»Alessandro Curzi commenta: «Berlusconi ha vinto le elezioni perché ha cambiato la cultura degli italiani»  «La tv è l'oppio delle masse». Parola di Alessandro Curzi, noto giornalista oggi consigliere d'amministrazione Rai, che risponde così, attualizzando la famosa massima marxiana (la religione è l'oppio dei popoli) al giornalista Guy Dinmore, del Financial Times, che chiedeva un suo parere sul nuovo programma di Rai Uno Dimmi la verità condotto dalla giovane Caterina Balivo. «La vita sessuale dei Vip rappresenta un altro passo verso il rimbecillimento della televisione italiana», ha commentato Curzi, «sono preoccupato per la cultura di questo paese. Anche nei grandi giornali, la passione per il grande scoop e le indagini approfondite sembra essere svanita. Solo nel campo del cinema vedo ancora dell'innovazione», ha aggiunto Curzi lodando Gomorra, il pluripremiato film sulla camorra napoletana tratto dal libro di Roberto Saviano.In merito al fatto, rilevato dal quotidiano finanziario londinese, che «Rai Uno, il più seguito dei tre canali televisivi terrestri della televisione pubblica, ha lanciato lo show del sabato sera due giorni dopo il terzo giuramento da primo ministro da parte di Silvio Berlusconi», e che «la quasi contemporaneità dei due eventi è stata una coincidenza e altrove nessuno l'avrebbe notata», Curzi ha commentato che «Berlusconi ha vinto le elezioni perché è riuscito a modificare la cultura del paese. È l'oppio delle masse. È così che funziona la televisione». (Libero News)