ZORRO E' VIVO

OSAMA E' MORTO le bugie di bush


Osama Bin Laden è morto? Secondo Benazir Bhutto, ex primo ministro pakistano uccisa in un attentato il 27 dicembre scorso, sì. Lo aveva rivelato proprio lei in una intervista al canale Al Jazeera. O meglio, nel corso di una intervista dello scorso 2 novembre ha detto che Osama Bin Laden «è stato assassinato da Omar Sheikh», noto ufficiale del servizio segreto militare pakistano ISI, considerato vicino all'intelligence militare pachistana e già coinvolto nell'inchiesta sul barbaro omicidio del giornalista Daniel Pearl. Omar Sheikh, alias Mustafa Muhammad Ahmad, sarebbe anche lo stesso uomo che nel 2001, qualche giorno prima dell'11 settembre, consegnò a Mohammed Atta, il capo dei dirottatori delle Torri Gemelle, una valigetta con 100 mila dollari e che, sempre secondo l'inchiesta ufficiale del Congresso, si trovava proprio a Washington durante l'attacco al Pentagono. Ma la notizia dell'assassinio di Bin Laden (non esattamente una notizia di secondo piano) non è mai stata nè confermata nè smentita da alcuna fonte giornalistica o politica. In realtà nessun media sembra essersene accorto. Fino a l’altro ieri. E nemmeno il giornalista collegato con la Bhutto chiede lumi sulla frase, come se fosse distratto, destinata a diventare un ennesimo mistero mondiale. Distratti come tutti gli altri che erano in studio o che hanno visto l’intervista in questione… La scoperta l'ha importata in Italia il giornalista Giulietto Chiesa che ha aperto il video su You Tube dopo la segnalazione inviatagli via email da un amico. «L'intervistatore, David Frost», racconta Chiesa, «è un giornalista esperto. Ma assorbe la notizia come se non l'avesse sentita. Non chiede nemmeno «quando?». Passa oltre. Sbalorditivo. Guardo il contatore delle persone che, nel frattempo, sono andate a vedere quel filmato: in quel momento sono 292.364. Altre decine di siti web stanno commentando quello che vedo io su You Tube». E Chiesa si domanda come sia possibile che dal 2 novembre, giorno dell'intervista,, ad oggi tutti i media abbiano taciuto la notizia. Ma c'è anche chi, come la Bbc ritiene che quella frase sia frutto di un lapsus della Bhutto e che in realtà la donna abbia confuso il nome di Bin Laden con qualcun altro. Secondo il canale inglese, infatti, la donna usa il termine "murdered", assassinato, parola carica di condanna morale. Perché dovrebbe condannare l'assassino di un terrorista della portata di Bin Laden? Inoltre la Bhutto in quella parte di filmato sta parlando di criminali efferati e a un certo punto elenca due di questi criminali: il primo ha decapitato sei turisti occidentali, il secondo... ha ucciso Bin Laden? Potrebbe quindi trattarsi di un errore, ma è certo che il giornalista in studio lascia correre e non chiede spiegazioni. C'è un altro elemento che potrebbe far propendere per uno strafalcione. Negli stessi giorni anche la Cnn ha realizzato una intervista con la Bhutto ma della morte di Bin Laden non c'è traccia. Anzi, ci sono informazioni che direbbero il contrario. La giornalista Whitfield domanda: «Do you Musharraf.... I'm sorry. Do you think General Musharraf knows where Osama bin Laden is?» (Musharraf...Scusi...Lei pensa che il generale Musharraf sappia dov'è Bin Laden?). La risposta della Bhutto: «I don't think General Musharraf personally knows where Osama bin Laden is» (No, non penso che il generale Musharraf sappia personalmente dove si trovi Bin Laden). La risposta data non fa certo presumere che la donna sia a conoscenza di dettagli circa l'assassinio del capo di Al Quaeda. Sta di fatto che la Bhutto è rimasta uccisa in un attentato sembrerebbe ad opera della stessa Al Quaeda. 17/01/2008 8.26 ECCO IL VIDEO DELL’INTERVISTA http://www.youtube.com/watch?v=4TeYyHt3JZ4&feature=related LA PAGINA DELL'FBI CHE DESCRIVE BIN LADEN COME UNO TRA I 10 RICERCATI PIU' PERICOLOSI AL MONDO (MA NON SI FA MENZIONE DEGLI ATTACCHI DELL'11 SETTEMBRE guantanamo     tragedia da 6 anni Guantanamo, compie 6 anni la prigione piu' discussa  La prigione militare di Guantanamo compie sei anni: è collocata sui bordi di un'insenatura nella punta sud-est dell'isola di Cuba, lontana 13 mila km dall'Afghanistan, in una zona speciale chiamata 'Campo Delta'. L'11 gennaio 2002, nella base della marina statunitense a Guantanamo Bay a Cuba arrivarono i primi 20 'prigionieri di guerra', condotti incappucciati, con le mani legate e i piedi incatenati. Erano trascorsi esattamente quattro mesi dall'attacco all'America dell'11 settembre 2001 e gli americani avevano ormai vinto la guerra in Afghanistan, senza però catturare i leader di Al Qaida e taleban. Da allora, poco meno di 800 prigionieri, ritenuti coinvolti in azioni di terrorismo, sono passati da Camp Delta e dagli altri centri di detenzione di Guantanamo. Per 380 di loro - di cui 114 nel corso del 2006 - c'é stata la possibilità del trasferimento ai paesi d'origine e in molti casi la scarcerazione. Meno di 400 detenuti restano invece in una condizione segnata da molte incertezze. Il Pentagono ha già stabilito che 85 di loro non costituiscono più un pericolo, ma non è riuscito al momento a trovare paesi disponibili ad accoglierli. Gli altri dovrebbero essere processati ma il condizionale è d'obbligo giacché sono proprio i processi l'aspetto più complesso della questione Guantanamo. L'iter delle 'commissioni militari', i tribunali speciali creati da Bush dopo l'11 settembre ha avuto vita travagliata. La Corte Suprema degli Stati Uniti li ha bloccati due volte sul nascere. Il Pentagono da tempo sta mettendo a punto le procedure per cominciare i processi. Bush, che più volte aveva ribadito di voler chiudere Guantanamo, ha anche avvertito di non poter compiere passi del genere prima che venga stabilito cosa fare con quelli che l'America ritiene terroristi e 'combattenti nemici'. Il 29 giugno 2006, in occasione dell'appello di un detenuto yemenita, Salim Ahmed Hamdan, presunto autista di Osama bin Laden, la Corte Suprema degli Stati Uniti boccia le scelte del presidente sui tribunali militari speciali (definendoli illegittimi) per i detenuti di Guantanamo. Nell'agosto 2006, con una mossa a sorpresa, il presidente fa trasferire a Guantanamo anche i 14 detenuti di Al Qaida di maggior spessore custoditi dagli Usa, che si trovavano nelle prigioni segrete della Cia. Il 17 ottobre 2006 George W. Bush firma la legge che crea negli Usa un sistema giudiziario militare per i sospetti terroristi e definisce le regole per interrogarli. Il 14 febbraio 2007 il presidente americano firma un ordine esecutivo che avvicina il momento in cui i sospetti terroristi detenuti a Guantanamo potranno essere processati da speciali tribunali militari. Il documento autorizza la creazione di commissioni militari incaricate di portare avanti i processi contro i sospetti terroristi. Nel corso del 2007 viene creato un tribunale smontabile, una tendopoli militare stile 'MASH', all'interno della base, per processare i detenuti in attesa di conoscere il proprio destino. Guantanamo : 1200 parlamentari del mondo ne chiedono la chiusura di Rico Guillermo Oltre 1.200 parlamentari di tutto il mondo hanno sottoscritto l'appello per la chiusura del carcere di Guantanamo nel sesto anniversario del primo trasferimento di detenuti al centro americano in territorio cubano. L'inizitiva e' partita da Amesty International, che ha presentato al governo USA un programma - costituito da 13 raccomandazioni - per porre fine alle detenzioni illegali (a norma di diritto internazionale e in teoriaa anche a norma della Costituzione USA) nella guerra al terrore. Hanno sottoscritto parlamentari europei e nazionali, fra cui quelli di Israele, Giappone, Gran Bretagna, con una mssiccia adesione di Spagnoli (170). Il piano d'azione chiede il ripristino dell'habeas corpus (il diritto a sapere da un tribunale per quale motivo si sia detenuti), la cessazione delle detenzioni segrete, il processo di tutti i detenuti davanti a tribunali indipendenti e imparziali o, in alternativa, la liberazione degli internati di Guantanamo. "Le pratiche illegali adottate dal governo statunitense nella sua guerra contro il terrore - che si sono manifestate a Guantánamo e con il programma di detenzioni segrete della CIA - hanno promosso la pericolosa idea che si possano mettere da parte i diritti umani fondamentali nel nome della sicurezza nazionale", ha affermato Irene Khan. Peraltro, alcuni governi orientali, nordafricani o europei sono divenuti complici di tale politica nel momento i cui hanno permesso gli arresti illegali nel loro territorio, hanno chiuso un occhio davanti allo scalo degli aerei CIA nei loro aeroporti o sono stati teatro di torture per i prigionieri. Speciale voli e prigioni CIA LA TESTIMONIANZA  DI UNO DEI SOCCORRITORI ECCO   LE VERITA' NASCOSTE   DA BUSH http://www.youtube.com/watch?v=iwigvkxikbY LA  PUNTATA DI RAI REPORT SULL  11/09 il  documentario   di report sull 11  di settembre http://video.google.com/videoplay?docid=3220473705490576646&q=Confron... LA  PUNTATA DI RAI REPORT SULL  11/09 http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,report^10616,00.html L'11 settembre è "un complotto USA", dice un ex alto ufficiale dell'intelligence della CIA e della Marina http://www.disinformazione.it/911_complotto_cia_e_marina.htm Continuano le minacce ad uno degli avvocati delle famiglie dell'11 settembre 2001 http://www.disinformazione.it/avvocati11settembre.htm ECCO  COME GLI USA  RICORDA ISUOI   EROI http://www.youtube.com/watch?v=iwigvkxikbY DEMOLIZIONI http://www.youtube.com/watch?v=0l5uTImEebU Il sito che mi ha fatto "aprire gli occhi" LUOGOCOMUNE.NET altri siti di estremo interesse: http://www.911truth.org/ http://www.loosechange911.com/ http://www.ae911truth.org/ http://www.9-11commission.gov/ http://www.coalitionof911families.org/ http://www.911blogger.com/ ecco le fonti parlano le vittime http://www.coalitionof911families.org/ http://www.scholarsfor911truth.org/ ... leggi tutto