ZORRO E' VIVO

LA STORIA RISCRITTA


La storia riscritta in BrasileNell’ultimo giorno del viaggio in Brasile, il Papa Benedetto XVI decide di riscrivere la storia dell’America Latina.
Forse deluso della fredda accoglienza brasiliana, Benedetto XVI decide di spararla più grossa del solito e travisare l’intera storia della Chiesa in America Latina, cancellando di fatto le riflessioni autocritiche sollevate da Papa Wojtyla in passato. Secondo Ratzinger e la sua idilliaca visione della storia, infatti, “l’annuncio del Vangelo non comportò in nessun momento l’alienazione delle culture precolombiane, né fu un imposizione di una cultura straniera”, anzi il Papa ha tenuto a precisare che “i popoli precolombiani attendevano il Verbo, che cercavano senza saperlo”. Ricordiamoci quindi di gettare tutti i libri di storia che abbiamo nelle nostre case, i Conquistadores che sconvolsero tradizioni, religioni e culture millenarie con l’aggressione e con la forza non sono realmente mai esistiti, sono solo leggende. Mi sembra a questo punto che si stia veramente scadendo nell’assurdo, non può essere ammissibile che si arrivi a sconvolgere in questo modo la storia, anche se è un Papa a farlo. Siamo giunti al revisionismo storico, al completo stravolgimento della realtà. La negazione di anni buoi per il Cristianesimo e per l’Europa in generale non è e non può essere più tollerabile. Un Papa come Ratzinger che dice basta ai regimi autoritari nel Mondo quando è proprio la Chiesa di Roma ad essere tornata autoritaria ed addirittura negazionista fa veramente paura. Non bastavano forse le scomuniche a suo dire “giuste” per i messicani che depenalizzavano l’aborto o quelle minacciate in Brasile per l’uso di anticoncezionali, già sintomi di incredibile irresponsabilità verso “l’avvenire dei popoli”, considerando i problemi di Aids o di morti causate da aborti illegali? Nessun cattolico dovrebbe accettare tali dichiarazioni, la storia non si deve occultare, i metodi coercitivi e violenti con i quali più di 500 anni fa si è imposto una religione cancellando intere culture non possono essere rivisti, è un’offesa alle intelligenze di tutti e soprattutto un offesa verso tutte le popolazioni indigene dell’America Latina, sebbene ora cattoliche. I popoli indigeni di sicuro non aspettavano l’evangelizzazione, è assurdo anche solo pensarlo; si è trattato invece del più grande genocidio della storia delle Americhe. Solo nel 1992 Papa Wojtyla aveva ammesso giustamente le colpe della Chiesa, chiedendo apertamente scusa ai popoli indigeni latinoamericani per il vergognoso passato; a distanza di soli 15 anni è arrivato Ratzinger a riscrivere interamente la storia. Se ci indigna la negazione dell’Olocausto ci deve indignare allo stesso modo il negazionismo papale, altrimenti ci si deve aspettare, a questo punto, anche una nuova versione storica delle Crociate…