NIENTE SESSO, SIAMO ITALIANI!Una grande rivoluzione “copernicana” si è aperta, giorni fa, per neutralizzare un cancro che persevera da anni nel nostro tessuto sociale: La prostituzione. Il “mestiere più vecchio del mondo” verrà bandito e a diventerà reato grazie ai superpoteri del Super-Ministro delle Pari Opportunità, nemico dello sporco e dell’unto, Mara Carfagna ( una specie di nuovo “Mastro Lindo” con i capelli e con le tette rifatte!). Era dai tempi della “Legge Merlin” che non si trattava questo scomodo argomento. Qualche mese fa il capogruppo del “ la Destra” Daniela Santanchè riesumò la questione e tuonò per il ripristino delle “case chiuse” e per un controllo più dovizioso e sicuro di queste prestazioni. La cosa poi fu, giustamente, accantonata. Ora invece, il Consiglio dei ministri ha approvato questo disegno di legge, che prevede nuovi reati e pene più dure, sia per chi si vende carnalmente, sia per chi sviluppa il mercato della prostituzione ( i “magnacci” o i “papponi” per intenderci). In un'intervista il ministro Carfagna ha affermato, all'indomani dell'approvazione del disegno di legge: "Mi aspettavo critiche, per fortuna però non ci sono soltanto quelle. Ci sono anche una serie di apprezzamenti. D'altronde è un tema delicatissimo, ci sarà un motivo se dal 1958 ad oggi non si è intervenuti sul fenomeno della prostituzione: ogni processo di grande cambiamento porta con se' naturalmente delle reazioni più o meno forti". Sul disegno di legge il ministro ha aggiunto: " Ritengo che il disegno di legge che abbiamo approvato ieri in consiglio dei ministri sia il più adatto per seguire gli obiettivi che ci siamo proposti e contrastare un fenomeno che oltre ad implicazioni relative alla sicurezza, all'ordine pubblico e al decoro urbano, costituisce un terreno di coltura privilegiato per le nuove forme di schiavitù. Noi confidiamo che questa legge smantelli il mercato del sesso a cielo aperto e impedisca che organizzazioni criminali portino in Italia le schiave del sesso". Una soluzione salomonica , quindi, per due modi diversi di delinquere: l’uno vendendo il proprio corpo, l’altro speculando sul corpo altrui. Da un punto di vista etico e sociale credo che il lerciume sia da attribuire più al secondo gruppo. Il “clan dei pappa” è la vera radice del problema; Si sa benissimo che esso è un “ente” colluso con la malavita organizzata sia nazionale che estera, ed è sotto la compiacenza di clienti politici, molto avvezzi nel frequentare le leggiadre squillo (ricordo ai più il “caso Sircana”). Il decreto in questione, invece di venire in contro alla aberrante e rischiosa vita delle peripatetiche ( sottoposte, spesso, a violenza carnale e psicologica dai “magnacci” e da alcuni clienti violenti) le considera alla strenua di delinquenti da strapazzo; rendendole, di fatto, la vita più ardua e dura di quanto lo sia già! Il problema deve essere risolto dalle fondamenta e rompere quel connubio “malavita-mondo degli affari –politica” che da terreno fertile alla crescita di questa piaga. Quel che si fa con questo decreto non è altro che dare una spolverata leggera e superficiale ad una vecchia casa decrepita e ammuffita. Non si risolvono così i problemi con una legge da quattro soldi!Si deve essere più profondi nell’indagine e nelle strategie di risoluzione, allargando la visione della realtà su piani diversificati. Inoltre il governo ha provveduto a specificare che non regolamentera' la prostituzione negli appartamenti ( come intendeva la Santanchè), mentre sono ancora al lavoro per intervenire sulla pornografia on line. Nel merito di quest’ultime questioni il ministro Carfagna ha detto. "Non e' nostra intenzione normare la prostituzione nelle case private - ha spiegato il ministro - perche' vorrebbe dire regolamentare e legittimare questo fenomeno. E non e' nelle intenzioni del governo"; sulla prostituzione in internet, il ministro ha assicurato: "Ce ne occuperemo contestualmente con il tema della pedofilia e della pedo-pornografia on line". Analizzando queste due risposte, è chiaro che si tratta di due risposte sostanzialmente evasive e prive di contenuto. D'altronde, si sa, che la Carfagna è una valletta da quattro soldi, messa lì a bel vedere dal maschilista e fallocratico Ministro del Consiglio. Il premier conosciuto in tutto il Mondo per aver selezionato accuratamente i propri Ministri, attingendo al vasto campionario delle proprie Televisioni, degli ex-Magistrati asserviti, degli ex- giornalisti “maggiordomi”, degli amici e dei famigliari sparsi da Milano 2 a Corleone. Non si può pretendere, quindi, che La Carfagna porti avanti discorsi con chiarezza e profondità d’analisi. Il Ministro per le Pari Opportunità ha sentenziato che non si ritornerà più sul caso della prostituzione in casa: probabilmente indicherà che la strada da percorrere sia quella di fare l’amore in comodi e lussuosi alberghi con champagne, caviale e aria condizionata o di partecipare ai festini a base di coca preparati sugli spaziali yacht di Porto Cervo! Non si capisce, inoltre, dal suo discorso, quali saranno le linee guida per smantellare la questione della pedofilia on-line: suppongo che il Ministro per le Pari Opportunità sia intenzionato a pubblicare i suoi vecchi calendari artistici o le lunghe telefonate erotiche, riguardati gli incontri segreti con il Cavaliere; adoperandoli come la “criptonite” per Superman. I risultati saranno pubblicati nel prossimo numero, che potete trovare in tutte le edicole! Precipitatevi!! ( Vedi video in basso riguardo alla proposta di questo decreto legge e i commenti di alcune prostitute in merito) dalla rete
SESSO!!!
NIENTE SESSO, SIAMO ITALIANI!Una grande rivoluzione “copernicana” si è aperta, giorni fa, per neutralizzare un cancro che persevera da anni nel nostro tessuto sociale: La prostituzione. Il “mestiere più vecchio del mondo” verrà bandito e a diventerà reato grazie ai superpoteri del Super-Ministro delle Pari Opportunità, nemico dello sporco e dell’unto, Mara Carfagna ( una specie di nuovo “Mastro Lindo” con i capelli e con le tette rifatte!). Era dai tempi della “Legge Merlin” che non si trattava questo scomodo argomento. Qualche mese fa il capogruppo del “ la Destra” Daniela Santanchè riesumò la questione e tuonò per il ripristino delle “case chiuse” e per un controllo più dovizioso e sicuro di queste prestazioni. La cosa poi fu, giustamente, accantonata. Ora invece, il Consiglio dei ministri ha approvato questo disegno di legge, che prevede nuovi reati e pene più dure, sia per chi si vende carnalmente, sia per chi sviluppa il mercato della prostituzione ( i “magnacci” o i “papponi” per intenderci). In un'intervista il ministro Carfagna ha affermato, all'indomani dell'approvazione del disegno di legge: "Mi aspettavo critiche, per fortuna però non ci sono soltanto quelle. Ci sono anche una serie di apprezzamenti. D'altronde è un tema delicatissimo, ci sarà un motivo se dal 1958 ad oggi non si è intervenuti sul fenomeno della prostituzione: ogni processo di grande cambiamento porta con se' naturalmente delle reazioni più o meno forti". Sul disegno di legge il ministro ha aggiunto: " Ritengo che il disegno di legge che abbiamo approvato ieri in consiglio dei ministri sia il più adatto per seguire gli obiettivi che ci siamo proposti e contrastare un fenomeno che oltre ad implicazioni relative alla sicurezza, all'ordine pubblico e al decoro urbano, costituisce un terreno di coltura privilegiato per le nuove forme di schiavitù. Noi confidiamo che questa legge smantelli il mercato del sesso a cielo aperto e impedisca che organizzazioni criminali portino in Italia le schiave del sesso". Una soluzione salomonica , quindi, per due modi diversi di delinquere: l’uno vendendo il proprio corpo, l’altro speculando sul corpo altrui. Da un punto di vista etico e sociale credo che il lerciume sia da attribuire più al secondo gruppo. Il “clan dei pappa” è la vera radice del problema; Si sa benissimo che esso è un “ente” colluso con la malavita organizzata sia nazionale che estera, ed è sotto la compiacenza di clienti politici, molto avvezzi nel frequentare le leggiadre squillo (ricordo ai più il “caso Sircana”). Il decreto in questione, invece di venire in contro alla aberrante e rischiosa vita delle peripatetiche ( sottoposte, spesso, a violenza carnale e psicologica dai “magnacci” e da alcuni clienti violenti) le considera alla strenua di delinquenti da strapazzo; rendendole, di fatto, la vita più ardua e dura di quanto lo sia già! Il problema deve essere risolto dalle fondamenta e rompere quel connubio “malavita-mondo degli affari –politica” che da terreno fertile alla crescita di questa piaga. Quel che si fa con questo decreto non è altro che dare una spolverata leggera e superficiale ad una vecchia casa decrepita e ammuffita. Non si risolvono così i problemi con una legge da quattro soldi!Si deve essere più profondi nell’indagine e nelle strategie di risoluzione, allargando la visione della realtà su piani diversificati. Inoltre il governo ha provveduto a specificare che non regolamentera' la prostituzione negli appartamenti ( come intendeva la Santanchè), mentre sono ancora al lavoro per intervenire sulla pornografia on line. Nel merito di quest’ultime questioni il ministro Carfagna ha detto. "Non e' nostra intenzione normare la prostituzione nelle case private - ha spiegato il ministro - perche' vorrebbe dire regolamentare e legittimare questo fenomeno. E non e' nelle intenzioni del governo"; sulla prostituzione in internet, il ministro ha assicurato: "Ce ne occuperemo contestualmente con il tema della pedofilia e della pedo-pornografia on line". Analizzando queste due risposte, è chiaro che si tratta di due risposte sostanzialmente evasive e prive di contenuto. D'altronde, si sa, che la Carfagna è una valletta da quattro soldi, messa lì a bel vedere dal maschilista e fallocratico Ministro del Consiglio. Il premier conosciuto in tutto il Mondo per aver selezionato accuratamente i propri Ministri, attingendo al vasto campionario delle proprie Televisioni, degli ex-Magistrati asserviti, degli ex- giornalisti “maggiordomi”, degli amici e dei famigliari sparsi da Milano 2 a Corleone. Non si può pretendere, quindi, che La Carfagna porti avanti discorsi con chiarezza e profondità d’analisi. Il Ministro per le Pari Opportunità ha sentenziato che non si ritornerà più sul caso della prostituzione in casa: probabilmente indicherà che la strada da percorrere sia quella di fare l’amore in comodi e lussuosi alberghi con champagne, caviale e aria condizionata o di partecipare ai festini a base di coca preparati sugli spaziali yacht di Porto Cervo! Non si capisce, inoltre, dal suo discorso, quali saranno le linee guida per smantellare la questione della pedofilia on-line: suppongo che il Ministro per le Pari Opportunità sia intenzionato a pubblicare i suoi vecchi calendari artistici o le lunghe telefonate erotiche, riguardati gli incontri segreti con il Cavaliere; adoperandoli come la “criptonite” per Superman. I risultati saranno pubblicati nel prossimo numero, che potete trovare in tutte le edicole! Precipitatevi!! ( Vedi video in basso riguardo alla proposta di questo decreto legge e i commenti di alcune prostitute in merito) dalla rete