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LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


LETTERA  AL PRESIDENTE   DELLA  REPUBBLICA Eccellentissimo Presidente, le perquisizioni ordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno in danno di alcuni Magistrati della Procura della Repubblica e della Procura Generale di Catanzaro, i quali avrebbero deliberatamente delegittimato in concorso con alcuni membri del Consiglio Superiore della Magistratura e con l’ex Procuratore Generale della Cassazione Delli Priscopi, il dott. Luigi De Magistris ex sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, allo scopo di subentrare a lui in delicate inchieste che egli stava conducendo con lo scopo di spezzettarle, azzerarle e insabbiarle, hanno prodotto un suo energico e encomiabile intervento come presidente della Repubblica e come presidente del Consiglio Superiore della Magistratura di richiamo a sé degli atti di questi procedimenti. Questo suo intervento è eccellente e favorisce e accresce il prestigio, l’autorità e la credibilità delle Istituzioni che Ella rappresenta. Il Consiglio Superiore della Magistratura si è reso già protagonista in passato di iniziative che hanno creato disorientamento e sconcerto nell’opinione pubblica. Una per tutte ricordo la decisione di bocciare la domanda del compianto giudice Giovanni Falcone, il quale aveva chiesto dopo anni di duro lavoro presso l’Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, di essere investito della prestigiosa carica di capo dell’Ufficio Istruzione di questo Tribunale. Egli si vide invece clamorosamente bocciare la sua istanza, venendo a lui preferito il consigliere Antonino Meli, completamente a digiuno di ogni problematica di Mafia, svegliato di notte dagli stessi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, affinché presentasse la domanda e responsabile poi dello smantellamento del pool antimafia istituito a Palermo dal giudice Antonino Caponnetto e che tante speranze aveva suscitato nell’opinione pubblica nazionale e siciliana per un possibile riscatto della Sicilia dall’oppressione mafiosa che tanto compromette lo sviluppo di quella meravigliosa regione. Ma ancora più gravi e sconcertanti sono state le iniziative assunte dal Consiglio Superiore della Magistratura attualmente in carica nei confronti dei giudici Clementina Forleo e Luigi De Magistris, Magistrati impegnati in una meritoria opera di moralizzazione del costume pubblico, quanto alla prima perché g.i.p. relativamente a una rilevante inchiesta pendente dinanzi la Procura della Repubblica di Milano, quanto al secondo perché pubblico ministero istruttore in tre distinte delicatissime inchieste pendenti dinanzi la Procura della Repubblica di Catanzaro nelle quali si ipotizzavano sconcertanti collusioni fra uomini di affari, uomini politici e Magistrati della Calabria, della Basilicata e del Lazi L’azione di questo Consiglio Superiore della Magistratura nei confronti di questi Magistrati è stata sconcertante e dirompente: sia il dott. Luigi De Magistris che la dott.sa Clementina Forleo sono stati con grande pubblicità censurati, delegittimati, rimossi e puniti con provvedimenti improntati a incredibile e inusuale celerità e tutto ciò ha prodotto sconcerto, disorientamento e incredulità da parte di tutta l’opinione pubblica nazionale, sconcerto e incredulità che si sono ora vieppiù accentuati in presenza dell’ipotesi, legittimamente formalizzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno che nei confronti del dott. De Magistris sia stato ordito un complotto per sottrargli le scottanti inchieste che egli conduceva. Tutto questo poi è avvenuto in un periodo in cui si è appreso anche che funzionari del Sisde sarebbero pesantemente coinvolti nel barbaro assassinio del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta  Il rischio maggiore di questa situazione è che uomini politici spregiudicati e in mala fede si ergano a paladini di queste situazioni e in particolare della posizioni dei giudici Clementina Forleo e Luigi De Magistris e diventino quindi collettori di quel consenso politico che la difesa e la solidarietà che si vuol rendere a queste due figure istituzionali, ingiustamente perseguitate, può determinare nel corpo elettorale. L’art. 31 della legge 24 marzo 1958 n. 195 stabilisce che il Presidente della Repubblica, sentiti il Presidente della Camera e del Senato, può sciogliere il Consiglio Superiore della Magistratura quando questo non può più funzionare. E sicuramente al momento attuale si versa in tale situazione sia perché si è visto che l’istituzione necessita di una profonda e urgente riforma sia perché sicuramente la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno invierà richieste di avvio di azione disciplinare nei confronti dei medesimi componenti dell’attuale Consiglio Superiore della Magistratura, che dunque non possono giudicare se stessi. Peraltro le decisioni di carattere disciplinare adottate da questo Consiglio della Magistratura nei confronti del dott. Luigi De Magistris appaiono illegittime e quindi andrebbero revocate e sospese in attesa dell’esito delle indagini della Procura della Repubblica di Salerno, decisione che questo Consiglio della Magistratura – per ovvi motivi – non può assumere. Il dott. De Magistris inoltre, andrebbe provvisoriamente reintegrato e reinvestito della sua funzione di sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro nonché nella titolarità delle inchieste che prima conduceva. Il che genererebbe enorme sollievo da parte di tutta l’opinione pubblica e anche vantaggio per gli inquisiti, almeno per quelli che potrebbero essere estranei ai fatti, i quali nel corso di un normale dibattimento, potrebbero dimostrare eventualmente la loro innocenza e sottrarsi quindi a pesanti sospetti di collusione istituzionale. E’ quindi doveroso sciogliere l’attuale Consiglio Superiore della Magistratura. I membri non togati di questo Consiglio potrebbero agevolare questa soluzione presentando in massa le proprie dimissioni e quindi recuperando per il proprio partito quel consenso e quella considerazione che – allo stato - per questa vicenda è andato o andrà perduto. Rivolgo pertanto istanza a lei ecc.mo Presidente e a tutti i membri non togati del Consiglio Superiore della Magistratura perché vogliano adottare i provvedimenti da me sin qui invocati. GUARDATE IL FILMATO http://www.youtube.com/watch?v=Hd_a0Q_FDTM SCRIVI   AL PRESIDENTE   DELLA REPUBBLICAhttps://servizi.quirinale.it/webmail/