ZORRO E' VIVO

ZORRO E' PER LA LA CASTRAZIONE CHIMICA DEL PEDOFILO


    di Lucrezia Zingale Venti miliardi di scambi nel web hanno scandito la circolazione di oltre un milione e settecentomila immagini dello strazio di 36.149 bambini, il 42% dei quali ha meno di 7 anni e il 77% ne ha meno di 9.
Dal “Tredicesimo Rapporto Annuale sulla pedofilia on line” di Telefono Arcobaleno viene rilanciata l’agghiacciante denuncia dello “scempio di bambini” che si è consumato in questi anni, che, come ha sottolineato il presidente e fondatore di telefono arcobaleno -Giovanni Arena- “non ha nulla di virtuale ma si realizza con quell’abominevole violenza che la furia criminale dei pedofili vuole fotografare e filmare per perpetuare quell’orrore infinite volte nel tempo e nello spazio. Uno scempio di bambini che si è nutrito e avvantaggiato del silenzio spaventoso delle persone oneste, oltre che delle speculazioni economiche che continuano a prevalere con forza su quelle etiche, morali e umanitarie.. Uno scenario che disintegra la credibilità delle istituzioni nazionali e sovranazionali, che annienta i valori di libertà e dignità della persona umana e persino la credibilità di ciascuno di noi. Stati Uniti d’America, Germania, Russia, Regno Unito, Italia, Francia, Canada e Giappone, il “G8″ ovvero i cosiddetti “Paesi industrializzati”, insieme a Spagna e Polonia, rappresentano i tre quarti dei clienti del pedo-business, dell’unico mercato al mondo capace di porsi al di sopra della morale e al di fuori della coscienza e di disporre impunemente della vita altrui”.
Un mercato formalmente illegale ma di fatto libero, come denuncia Arena che aggiunge “se è vero, come è vero che chiunque di noi in questo momento può estrarre dal portafoglio la propria carta di credito, scegliere razza, età, genere di perversione sessuale, tratti somatici della bambina preferita, e acquistare pressoché impunemente la propria collezione fotografica o il proprio film pedofilo. Un mercato che non conosce crisi, che è cresciuto del 149% negli ultimi sei anni mentre in Europa si discuteva di questioni assai marginali, come il “grooming on line” o i filtri statali dei contenuti di internet, i quali minacciano la libertà della rete restando inoffensivi per le organizzazioni criminali, che continuano a crescere del tutto insensibili alle punture di spillo che ricevono…. Meno dell’1% dei bambini vittime della pedofilia on line è stato identificato; questo dato basta da solo a segnare l’esigenza di riallineare la lotta alla pedofilia sugli obiettivi prima ancora che sulle strategie da adottare”. Tredici rapporti annuali hanno scandito un percorso nel quale Telefono Arcobaleno - l’Organizzazione che per prima nel mondo ha affrontato e contrastato la pedofilia on line - continua a mantenere fede ai propri principi di indipendenza e di autonomia, con la consapevolezza che la materia trattata, quella della denuncia dello sfruttamento sessuale dei bambini, rappresenta il più valido ed efficace strumento per misurare il valore dei governi e della democrazia nell’intera comunità internazionale