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Caso Politkovskaia: triplice assoluzione per gli indagati


19/02/2009 Caso Politkovskaia: triplice assoluzione per gli indagati Secondo la giuria gli indagati non sono perseguibili. L'avvocato di famiglia della giornalista uccisa: ''nessuna sorpresa''
La sentenza per l'omicidio della giornalista Anna Politkovskaia proscioglie gli indagati dalle accuse loro rivolte. ‘'Nessuna sorpresa'' è il commento che l'avvocato della famiglia della vittima ha rilasciato alla radio Eco di Mosca, criticando l'operato degli inquirenti già in fase di acquisizione delle prove. La donna quarantottenne, madre di due figli e giornalista per Novaya Gazeta fu uccisa da un sicario sotto il portone di casa nella serata del 7 ottobre 2006. Il legale della vittima, nell'annunciare una conferenza stampa presso l'agenzia Interfax, sottolinea ancora una volta il fatto che nulla sia mai stato fatto per scovare i reali mandanti degli assassini, che - sostiene - godrebbero di importanti protezioni da parte del Cremino. La pubblica accusa ha immediatamente dichiarato il ricorso in appello. I dodici giurati, dopo tre ore di camera di consiglio, hanno ritenuto non provate le responsabilità degli imputati: Sergei Khadzhikurbanov, ex dirigente della polizia moscovita e già in servizio per il ministero dell'interno, indicato come mandante; i fratelli ceceni Dzhabrail e Ibragim Makhmudov, accusati come gli esecutori materiali del crimine; il colonnello Pavel Riaguzov dell'Fsb, i servizi segreti centrali, principale erede del Kgb sovietico, che era stato incriminato per abuso d'ufficio ed estorsione. Resta ricercato all'estero Rustan Makhmudov, presumibilmente, il killer.