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Base Aviano non si può contestare


Base Aviano non si può contestareLa Cassazione boccia ricorso pacifistiI pacifisti non possono contestare la presenza, sul suolo italiano, della base militare americana di Aviano (Pordenone). Lo afferma la Cassazione bocciando un loro ricorso. Per la Corte la magistratura italiana non può interferire nelle "iniziative volte a realizzare un apparato difensivo nell'interesse comune di due Stati (Stati Uniti e Italia), a tutela della rispettiva sicurezza e nel rispetto di obblighi convenzionalmente assunti".fonte ANSAaltri due lanci di agenzia:Cassazione: Italia Non Competente Su Base Militare AvianoRoma, 26 feb. - (Adnkronos) - Il giudice italiano non puo' ordinare agli Stati Uniti di rimuovere gli ordigni atomici che sarebbero presenti nella base aerea di Aviano. Lo ha stabilito la Cassazione che ha dichiarato "il difetto di giurisdizione dell'autorita' giudiziaria italiana" in merito al procedimento aperto davanti al Tribunale di Pordenone con la citazione a giudizio degli Usa da parte di cinque cittadini che vivono nei pressi della base di Aviano.In particolare, le sezioni unite civili (sentenza 4461) evidenziano come "la base militare di cui si contesta la presenza stessa in territorio italiano si inserisce indubitabilmente nell'ambito delle iniziative volte a realizzare un apparato difensivo nell'interesse comune di due Stati,a tutela della rispettiva sicurezza e nel rispetto di obblighi convenzionalmente assunti". Pertanto, dice la Suprema Corte, "le attivita' che in essa si svolgono vanno ricollegate all'esercizio dei poteri non sindacabili dagli organi di giurisdizione dello Stato ospitante, e appaiono altresi' giustificate in base a quanto richiesto dal Patto Atlantico, la cui portata e la cui ratio e' volta ad escludere la giurisdizione dello Stato di soggiorno in ordine a tutte le domande riguardanti attivita' di diritto pubblico".Il caso, approdato davanti agli 'ermellini' prende il via da un esposto presentato dai cinque residenti ad Aviano, secondo i quali la presenza di ordigni nucleari nella base era "illegittima in base al diritto internazionale ed ai trattati internazionali e rappresenta un pericolo per la salute e la vita". Per questo, avevano chiesto l'intervento del magistrato per poter procedere alla rimozione delle presunte bombe dal territorio italiano, e di condannare gli Usa al risarcimento danni.Cassazione/ Base Aviano, giudice non può vietare armi atomiche A giustizia italiana è "vietato ingresso" in basi militari Nato Roma, 26 feb. (Apcom) - Alla giustizia italiana è "vietato l'ingresso" nelle basi militari previste dal Patto Atlantico. E all'interno delle strutture possono essere installate anche armi atomiche senza che nessun comitato di cittadini possa opporsi: la Cassazione ha dichiarato fuori dalla giurisdizione la Base militare Usa di Aviano e per questo ha messo la parola fine alla causa avviata davanti al tribunale di Pordenone da un comitato di cittadini che chiedeva al giudice di ordinare la rimozione di 50 armi nucleari installate e di condannare il governo degli Stati Uniti e le autorità militari a risarcire i danni alla salute e all'ambiente.Ma la sezioni unite civili della Suprema Corte, ha imposto l'alt al procedimento dichiarando il difetto di giurisdizione della magistratura italiana. La Cassazione sottolinea che "l'immunità dello Stato estero" può essere messa in discussione soltanto "in presenza di comportamenti già accertati e caratterizzati da gravità tale da configurarsi come crimini internazionali". In pratica, non si possono trascinare in tribunale i governi stranieri per questioni che riguardano presunti danni derivanti da installazioni militari.La sentenza 4461, a proposito della base di Aviano, richiama le norme previste dal Trattato Nord Atlantico "che esclude la giurisdizione dello Stato cosiddetto 'di soggiorno'". I giudici aggiungono anche che il criterio della cosiddetta "immunità ristretta non trova deroga neppure in presenza di attività idonee a mettere in pericolo la vita, l'incolumità personale o la salute dei cittadini dello stato ospitante". La Corte conclude che le attività che si svolgono nelle basi militari, tra le quali quella di Aviano, "sono collegate a poteri non sindacabili dagli organi di giurisdizione dello Stato e giustificate in base a quanto richiesto dal Patto Atlantico". Insomma, pacifisti e comitati civici sembra si debbano rassegnare.ATOMICHE BASE AVIANO: CASSAZIONE, GIUDICE ITALIANO NON COMPETENTE SU RIMOZIONERoma, 26 feb. - Il giudice italiano non puo' ordinare agli Stati Uniti di rimuovere gli ordigni atomici che sarebbero presenti nella base aerea di Aviano. Le sezioni unite civili della Cassazione hanno infatti dichiarato il difetto di giurisdizione dell'autorita' italiana in merito al procedimento aperto davanti al tribunale di Pordenone con la citazione in giudizio degli Stati Uniti da parte di alcuni cittadini che vivono nei pressi della base. Questi ultimi, infatti chiedevano ai giudici italiani di dichiarare l'illeggimita' dell'installazione di 50 armi nucleari ad Aviano, "alla luce del grave e attuale pericolo incombente sulla propria salute e sulla propria vita", nonche' una pronuncia impositiva nei confronti degli Usa "dell'obbligo di procedere alla rimozione di tali armi nucleari dal territorio italiano", con la condanna al risarcimento, nei loro confronti, dei danni. La suprema corte, pero', ha sancito la non competenza del giudice italiano, sottolineando che "l'unico possibile vulnus al principio dell'immunita' dello Stato estero puo' ritenersi legittimamente predicabile esclusivamente in presenza di comportamenti gia' accertati nella loro consumazione e caratterizzati da gravita' tale da configurarsi come crimini internazionali". Vicende, queste, si legge nella sentenza numero 4461, "cui non e' in alcun modo assimilabile l'allocazione di armi nucleari in una base militare in forza di pregressi impegni sovranazionali obiettivamente preordinati al perseguimento di imprescindibili esigenze di sicurezza nazionale, in un piu' ampio contesto di equilibri di forze internazionali cui lo Stato italiano e' sicuramente e attualmente interessato e partecipe".L'immunita' degli Stati Uniti, continuano gli alti giudici, discende dalle previsioni del trattato del Nord Atlantico, "che escludono la giurisdizione dello stato cosiddetto 'di soggiorno' in ordine a tutte le domande riguardanti attivita' di diritto pubblico aventi un nesso immediato con l'espletamento dei compiti propri degli organi del Patto Atlantico e cio' in base al ricordato criterio della immunita' ristretta che non trova deroga neppure in presenza di attivita' idonee a ledere o porre in pericolo la vita, l'incolumita' personale o la salute dei cittadini dello stato ospitante". La base militare "di cui si contesta la presenza stessa in territorio italiano - conclude la cassazione - si inserisce indubitabilmente, come ufficialmente conclamato dallo stesso governo italiano, nell'ambito delle iniziative volte a realizzare un apparato difensivo nell'interesse comune di due stati, a tutela della rispettiva sicurezza e nel rispetto di obblighi convenzionalmente assunti". Le attivita' che si svolgono nella base di Aviano, dunque, "vanno ricollegate - si sottolinea nella sentenza - all'esercizio di poteri non sindacabili dagli organi di giurisdizione dello Stato ospitante e appaiono altresi' giustificate in base a quanto richiesto dal Patto Atlantico".