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Istat, In Italia Vivono 2 Mln e 427 Mila Poveri. Più Colpite Le Famiglie Numerose e Del Meridioneda 1 ora 33 minuti
Istat, In Italia Vivono 2 Mln e 427 Mila Poveri. Più Colpite Le Famiglie Numerose e Del … Roma, 22 apr. - (Adnkronos/Labitalia) - Nel 2007, in Italia, sono 975 mila le famiglie in condizioni di povertà assoluta (il 4,1% delle famiglie residenti). In queste famiglie vivono 2 milioni e 427 mila persone, il 4,1% dell'intera popolazione. E' quanto emerge dai dati sulla povertà in Italia nel 2007, diffusi oggi dall'Istat.Tra il 2005 e il 2007, l'incidenza di povertà assoluta (la percentuale di famiglie e di persone povere sul rispettivo totale delle famiglie e delle persone residenti in Italia) è rimasta stabile e sostanzialmente immutate sono anche le caratteristiche delle famiglie povere in termini assoluti.Il fenomeno è maggiormente diffuso nel Sud e nelle Isole, dove l'incidenza di povertà assoluta (5,8%) è circa due volte superiore a quella osservata nel resto del Paese: nel 2007, tra le famiglie residenti nel Nord la percentuale delle famiglie povere in termini assoluti si attesta, infatti, al 3,5%, e al 2,9% tra le famiglie del Centro. Le incidenze più elevate si osservano tra le famiglie di maggiori dimensioni, in particolare con tre o più figli, soprattutto se minorenni, o con membri aggregati. Anche tra le famiglie con componenti anziani i valori di incidenza sono superiori alla media, soprattutto se si tratta di anziani soli. La povertà è, infine, fortemente associata a bassi livelli di istruzione, a bassi profili professionali (working poor) e all'esclusione dal mercato del lavoro.La presenza di più figli minori all'interno della famiglia si associa a un disagio economico ancor più evidente: tra le famiglie con un solo figlio minore è pari al 3,1%, sale al 3,8% e al 10,5% rispettivamente se i figli sono due o più di due. Valori di incidenza superiori alla media si osservano anche tra le famiglie monogenitore (4,9%) e tra le famiglie con almeno un anziano (5,4%). Un'incidenza più elevata si osserva anche tra le famiglie con a capo una donna (4,9%) che, nella maggior parte dei casi, sono rappresentate da anziane sole (55%) e da donne sole con figli (21%).L'indagine dell'Istat poi, analizza l'incidenza della povertà a seconda della persona di riferimento: laddove il 'capofamiglia' ha meno di 65 anni l'incidenza è generalmente inferiore alla media; tuttavia, tra il 2005 e il 2007, le famiglie che hanno come persona di riferimento un adulto tra i 45 e i 54 anni mostrano segnali di peggioramento: l'incidenza passa, infatti, dal 2,6% al 3,4%. Al contrario, tra le famiglie con persona di riferimento giovane (fino a 34 anni) si registra un lieve miglioramento (dal 4,1% al 3%), probabilmente perche' sempre più spesso solamente i giovani che hanno raggiunto una piena indipendenza economica lasciano la famiglia di origine (i single giovani, che nel 2005 rappresentavano il 9,6% delle famiglie assolutamente povere, nel 2007 scendono al 6,7%; stabile la percentuale tra i non poveri, pari al 9,2%).Nel 2007 in Italia erano 975 mila le famiglie in condizioni di povertà assoluta, pari al 4,1% di quelle residenti. In queste famiglie vivono 2 milioni e 427 mila individui, il 4,1% dell'intera popolazione. Continua a leggere questa notiziaE' quanto emerge dal rapporto 2007 sulla povertà assoluta in Italia diffuso oggi da Istat in base al quale tra il 2005 e il 2007, l'incidenza di povertà assoluta è rimasta stabile e sostanzialmente immutate sono anche le caratteristiche delle famiglie povere in termini assoluti.Il fenomeno è maggiormente diffuso nel Sud e nelle Isole, dove l'incidenza di povertà assoluta (5,8%) è circa due volte superiore a quella osservata nel resto del Paese: nel 2007, tra le famiglie residenti nel Nord la percentuale delle famiglie povere in termini assoluti si attesta, infatti, al 3,5%, e al 2,9% tra le famiglie del Centro.La stima dell'incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una soglia di povertà che corrisponde alla spesa mensile minima necessaria per acquisire un determinato paniere di beni e servizi. Tale paniere rappresenta l'insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, sono considerati essenziali a conseguire uno standard di vita minimamente accettabile, spiega l'istituto di statistica.La soglia di povertà assoluta varia in base alla dimensione della famiglia, alla sua composizione per età, alla ripartizione geografica e alla dimensione del comune di residenza. Con un calcolo approssimativo si potrebbe dire che la soglia mensile di povertà varia da un minimo di 400 euro circa per una sola persona con più di 75 anni residente in un piccolo comune del Sud ad un massimo di 1.600 euro circa per una famiglia numerosa che vive in un'area metropolitana. La spesa familiare considerata è quella rilevata dall'indagine sui consumi delle famiglie.