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Libertà di stampa, Italia declassata


Libertà di stampa, Italia declassataIl quotidiano Libero di dichiarate simpatie berlusconiane , ha “simpaticamente deciso” di pubblicare una foto a seno nudo della giovane signora Veronica. Il sottinteso dichiarato era quello di farci sapere che non c’è poi tanta differenza tra l’attuale signora del presidente e le veline contro le quali ha puntato il dito. Nei confronti della signora Veronica abbiamo letto e visto cose che ci vergognamo a ripetere. Vi proponiamo una sola riflessione. Cosa sarebbe mai accaduto se Vauro, in una delle sue vignette avesse osato tanto? Il prossimo che dovesse permettersi di accusare Vauro, Luttazzi, la Guzzanti, Maurizio Crozza e compagnia cantante di essere “persone volgari”, dovrà essere accompagnato al più vicino centro di salute mentale. Già che ci siamo vi segnaliamo anche l’osceno e volgare silenzio, salvo rarissime eccezioni, che ha accompagnato l’annuale rapporto pubblicato dalla grande agenzia liberale americana “Freedom House” che ha retrocesso l’Italia, in materia di libertà dei media, tra i paesi semi/liberi. Ciò che in Italia appare normale, altrove continua ad apparire una grave degenerazione. La retrocessione infatti è stata determinata dalla semplice constatazione che il presidente del consiglio oltre ad essere direttamente proprietario di un vasto impero mediatico controlla, indirettamente anche il principale concorrente. Questo conflitto di interessi determina una concentrazione di potere e di denaro che viene considerata incompatibile con le democrazie liberali. Per queste ragioni l’associazione Articolo21 allegherà agli esposti già presentati alle autorità di garanzia anche il rapporto di “Freedom House”, nella speranza che vogliano almeno avere la bontà di sfogliarlo.Giuseppe Giulietti