ZORRO E' VIVO

NO ALLA RAFFINERIA PER IL METANO SUL LAGO DI BOMBA


NO ALLA RAFFINERIA PER IL METANO SUL LAGO DI BOMBA SCRIVIAMO A NAPOLITANO L'ABRUZZO   VUOLE  VIVEREADERISCI  AL GRUPPOhttp://www.facebook.com/?sk=messages&tid=1337166662589#!/group.php?gid=291888573802TUTTI I RISCHI DEL CENTRO OLI SUL LAGODI BOMBA PAROLA DI MARIA RITA D'ORSOGNAhttp://www.youtube.com/user/comitatonaturaverde#p/a/u/1/L1AjMbWdGm4La società americana Forest Cmi S.p.a. ha presentato il 29 febbraio 2009 presso il Ministero dello Sviluppo economico la richiesta per lo sfruttamento del giacimento di gas naturale sito nel territorio del Comune di Bomba.L’impianto prevede cinque pozzi, un impianto di desolforazione, con due torri di raffinazione ed un inceneritore.Quest’attività» oltre che i cosi detti vantaggi in termini di royalties, per Regione, Provincia e Comune, comporta anche rischi di inquinamento ambientale, quindi per la salute dei cittadini, per le emissioni in atmosfera di sostanze tossiche e nocive, produzione di rifiuti pericolosi solidi e liquidi, contaminazione delle falde, disturbi, quali puzza e rumore, e soprattutto rischi gravi di dissesto idrogeologico. Tutto questo», continua il consigliere, «lo dice la Acea, per la subsidenza del piano campagna, ( i pozzi saranno profondi fino a 1400), considerato che essi saranno siti a valle del Lago di Bomba. Insomma un pericolo serio che porta veloce alle immagini e alla tragedia del Vajont». Tutti questi argomenti saranno oggetto della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), ma per la cancellazione dall’apparato legislativo regionale della Valutazione di Impatto Sanitario (V.I.S.), non potranno essere soggetti di un particolare esame che avrebbe assicurato altrimenti maggiore trasparenza non soltanto nella fase iniziale, ma anche nel periodo successivo, sostiene il consigliere. «A tal fine», continua l'esponente dell'Idv, «si si chiede un pronunciamento forte del Consiglio Provinciale per scongiurare i pericoli per la salute dei cittadini e per una seria riflessione sulla vocazione, sotto l’aspetto del profilo economico, da dare al territorio della Val di Sangro, ma più in generale della intera provincia di Chieti». Fagnilli ha ricordato che «per anni si è lavorato alla promozione del territorio a favore di una soluzione di sviluppo basata sul turismo, mentre improvvisamente si sembra ripiombati in una idea di distretto minerario-energetico-industriale, che poco a che fare con il turismo.In questi giorni si parla di una nuova emergenza idrocarburi. Il progetto bolliva in pentola gia' da qualche tempo, e cosi' dopo la MOG e Ombrina Mare, ora c'e' la Forest Oil che vuole trivellare il lago di Bomba. Gia' da una conferenza fra la casa madre e gli investitori si diceva, candidamente nel 2007:Abbiamo trovato nel Monte Pallano piu' di 50 Bcf di gas e ci serve trivellare ancora un altro pozzo, oltre ai due che abbiamo gia' trivellato. Come gia' detto stiamo lavorando sull'ottenimento dei permessi per uno stabilimento di produzione e di un oleodotto. Le vendite inizieranno fra un anno. Il mercato del gas in Italia resta robusto, con prezzi attualmente attorno ai 17 dollari americani per MMBtu.Bcf significa Billion Cubic Feet, cioe' miliardi di piedi cubi. La conversione fra cubic feet e cubic meters e' di 0.02, per cui 50 Bcf sono circa 1 miliardo di metri cubi. A volte invece di Bcf si scrive Bcfg per indicare gas.Dunque, siccome l'Italia consuma 200 milioni di metri cubi di gas al giorno si conclude che:Tutto il gas di Bomba servirebbe (se usato in Italia) per soddisfare il fabbisogno nazionale per circa 5 giorni e poi ...finito!Ma la cosa piu' interessante e' la storia che il signor Ronald G. Brown, del reparto Internazionale della Forest Oil di Denver offre ai suoi investitori:L'Agip trivello' e' fece una scoperta nel 1966, che fu seguita da 3 pozzi fruttuosi e tre sterili (...)Al tempo pero' ci fu' una tragedia nel nord dell'Italia, quando un blocco scivolo' nella riserva idrica del Vajont. L'impulso di un onda straripo' dalla diga e distrusse la citta' di Longarone, un villaggio di 2000 persone. Il campo di gas (di Bomba) si trova parzialmente sotto un lago, che e' mantenuto da una diga di 57.5 metri. L'AGIP scelse di non sviluppare il campo di gas nel 1966 a causa della vicinanza di Bomba alla diga. I quattro pozzi furono chiusi e abbandonati nel 1992.Alla Forest Oil e' stata data l'autorizzazione di esplorare il territorio nel 2004. Il permesso ha obbligato al Forest Oil ad installare sensori per misurare la subsidenza indotta dall'estrazione di gas.La Forest ha installato un sistema di GPS alimentato da pannelli solari per misurare movimenti fino alla scala del millimetro. Grazie a questo provvedimento la Forest ha ottenuto il permesso di trivellare altri due pozzi da un punto centrale nel 2007. (...) Il campo ha 2500 acri nella sua concessione, un GWC a -1112 sotto il livello del mare e una colonna di riserva di 110 metri. Le riserve sono stimate attorno ai 56 Bcfg.LA FOREST STA DISEGNANDO UN CENTRO DI TRATTAMENTO E UN OLEODOTTO.Il GWC e' il gas-water-contact, cioe' il punto sottoterra dove si inizia a trovare il gas (che qui e' di un chilometro sottoterra circa), mentre la colonna di riserva se non mi sbaglio e' lo spessore del giacimento che e' dunque di circa 100 metri.Ora, se nemmeno l'AGIP ci ha provato a trivellare vicino e sotto ad un lago con diga incorporata, vuol dire davvero che e' un idea folle. La diga contiene una gran quantita' di materiale - e' pesante. La subsidenza e' un pericolo reale. A Ravenna la subsidenza indotta dalle estrazioni del metano ha causato l'abbassamento di circa 3 metri di suolo, nel Polesine di un metro e mezzo. Immaginamoci cosa potrebbe mai succedere a Bomba, se non sia mai dovesse crollare la diga. Ma poi li ci va la gente in vacanza, e' una zona bella, perche' deturparla con impianti di estrazione di gas?E poi non e' buffo che quelli della Forest Oil ci tengano a sottolineare che usano un sistema di misurazione a base di pannelli solari? Vogliono anche fare la figura degli ambientalisti mentre stanno innescando davvero una potenziale bomba ecologica.Infatti i signori della Forest Oil fanno sul serio, come ha riportato Prima Da Noi qualche giorno fa, vogliono addirittura eseguire il trivellamento di cinque pozzi, costruire un impianto di desolforazione, installare due torri di raffinazione ed un inceneritore. Un altro centro oli a Bomba! Solo che questa volta chissa' come lo chiameranno - centro gas? Mmh.. non suona mica cosi' bene!Queste cose gli Americani non potrebbero farle in casa propria, perche' il popolo, le leggi, i politici non glielo consentirebbero. E allora e' il nostro turno di fargli vedere di che pasta siamo fatti e fargli capire che e' meglio per loro fare la valigie e tornarsene a Denver, da dove sono venuti.Gianni Chiodi, se ci sei batti un colpo. MARIA RITA D'ORSOGNACARO PRESIDENTE LE CHIEDO AIUTO NON CONDANNI A MORTE CERTA SIAMO STATI DIMENTICATI DA UNA POLITICA ARROGANTE CHE NON PENSA ALLA SALUTE DEI PROPI CITTADINIPAOLO CARINCICOPIA ED INCOLLA E FIRMA QUESTA LETTERA A NAPOLITANO PER SPEDIRE LA LETTERA AL PRESIIDENTETAGLIA E INCOLLA QUI https://servizi.quirinale.it/webmail/PER SPEDIRE LA LETTERA AL PRESIIDENTE CHIODI TAGLIA E INCOLLA QUI http://www.regione.abruzzo.it/portale/asp/sendemail.asp?id=prza1997PER SPEDIRE LA LETTERA DI PROTESTA A TUTTI I CONSIGLIERI REGIONALI TAGLIA E INCOLLA TUTTE QUESTE EMAIL maurizio.acerbo@crabruzzo.it,argiro@argirogroup.com,walter.caporale@crabruzzo.it,franco.caramanico@crabruzzo.it,alfredo.castiglione@regione.abruzzo.it,federica.chiavaroli@crabruzzo.it,ricardo.chiavaroli@crabruzzo.it,camillo.dalessandro@crabruzzo.it,cesare.dalessandro@crabruzzo.it,giovanni.damico@crabruzzo.it,luigi.defanis@crabruzzo.it,giorgio.dematteis@crabruzzo.it,antonio.delcorvo@crabruzzo.it,walter.dibastiano@crabruzzo.it,emiliano.dimatteo@crabruzzo.it,giuseppe.dipangrazio@crabruzzo.it,assllpp@regione.abruzzo.it,assagri@regione.abruzzo.it,alfredo.grotta@regione.abruzzo.it,carlo.masci@regione.abruzzo.it,antonio.menna@crabruzzo.it,luigi.milano@crabruzzo.it,luigi.milano@crabruzzo.it,emilio.nasuti@crabruzzo.it, nazario.pagano@regione.abruzzo.it,paolo.palomba@crabruzzo.it,lucrezio.paolini@crabruzzo.it,antonio.prospero@crabruzzo.it,berardo.rabbuffo@crabruzzo.it,luca.ricciuti@crabruzzo.it,antonio.saia@crabruzzo.it,marinella.sclocco@crabruzzo.it,lorenzosospiri@libero.it,camillo.sulpizio@crabruzzo.it,giuseppe.tagliente@crabruzzo.it,luciano.terra@crabruzzo.it,lanfranco.venturoni@regione.abruzzo.it,nicoletta.veri@crabruzzo.itMANDA UNA EMAIL A GIANNI CHIODIhttp://www.regione.abruzzo.it/portale/asp/sendemail.asp?id=prza1997G. 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