ZORRO E' VIVO

Il vergognoso grafico della disinformazione


Il vergognoso grafico della disinformazione http://wbx.me/l/?p=1&u=http%3A%2F%2Fwww.byoblu.com%2Fpost%2F2010%2F02%2F15%2FIl-vergognoso-grafico-della-disinformazione.aspxSe qualcuno avesse ancora dubbi, fategli vedere questo grafico. I dati sono stati resi noti dall'Osservatorio di Pavia, e riguardano il conteggio delle notizie di eventi criminosi apparse sui nostri telegiornali nel quinquennio 2005 - 2009.La linea rossa mostra il numero di notizie relative agli atti criminosi, la linea blu descrive l'andamento reale dei crimini, mentre la linea gialla mostra la percezione degli stessi da parte degli italiani. Potremmo ribattezzarla: linea della paura.La fascia evidenziata in verticale, invece, è mia. Per la precisione, identifica gli anni della XV legislatura, più comunemente nota come Governo Prodi II, in carica dal 17 maggio 2006 al 7 maggio 2008.Ed ecco il sortilegio: durante l'ultimo governo di centro-sinistra il numero di reati ha subito una flessione, ma la percezione di insicurezza è aumentata di una quindicina di punti, fino a superare il 53%. Lo spettacolo di illusionismo è stato magistralmente messo in scena dai media televisivi, che hanno trasformato il normale tran-tran dell'ordinaria delinquenza in un film horror degno delle migliori sceneggiature.Poi, come per magia, con l'apparizione del Governo Berlusconi IV - tolto un lieve, marginale incremento dovuto alla necessità di approvare il pacchetto sicurezza - le notizie relative ai piccoli reati sono state sostanzialmente dimenticate da Riotta, Minzolini e soci.Ecco dunque in soldoni - espresso in grafici e tabelle per i più duri di comprendonio - come ti strumentalizzo l'opinione pubblica per influenzare il consenso politico e legittimare o delegittimare questo o quello. Del resto, qui da noi i delinquenti sono un facile spauracchio, disponibile alla bisogna, con il quale tenere per le palle nonni, impiegati e casalinghe di Voghera. L'equivalente mediatico del bau-bau, insomma. Altrimenti non si spiegherebbe come mai, rispetto ai maggiori telegiornali dei nostri cugini europei, dedichiamo oltre il doppio del tempo a furti, rapine, risse ed altre simpatiche bazzecole, quisquilie e pinzellacchere.I nostri giornalisti dipendenti di RaiUno sprecano il 64% del canone Rai a informarci circa gli sviluppi del giallo di Via Poma e circa i pedali della bicicletta di Alberto Stasi, contro il 28% del principale telegiornale della televisione spagnola, il 18% di quello francese, il 14% di quello inglese e l'infinitesimale 3% del telegiornale tedesco. Evidentemente al di là delle Alpi l'informazione ha altro a cui pensare.Questi sono fatti, non pugnette!LA FONTE VEDERE PER CREDERE http://www.osservatorio.it/download/10032009.la_sicurezza_in_italia.pdfIl concetto di informazione va' completamente rivisto. Se vuoi essere veramente informato devi essere tu a cercare l'informazione. Non si puo' pretendere di "mangiare quello che passa il convento" e pensare di mangiare come in un ristorante di Gualtiero Marchesi. Ma anche se mangi al ristorante di Gualtiero Marchesi non assaggerai i piatti tipici della Sicilia. L'informazione va' ricercata, richiede tempo. Quanti sono veramente disposti a dedicare all'informazione questo tempo??? Di tempo purtroppo non ce n'e' quasi per nessuno. Quindi molta gente scalda il cibo precotto nel forno a microonde e accende la televisione. E' molto piu' facile. Vedono il telegiornale e cosi' poi al bar al mattino possono avere di che discutere quando bevono il caffe e poi guardano qualche tetta siliconata per dormire sperando di fare qualche sogno erotico. E' la coscienza della gente che deve cambiare per primo non la televisione. La voglia di conoscere veramente il mondo che ci circonda e come funziona. Quanta gente lo vuole veramente???? Pochissimi. Pero' tutti poi vanno a votare e il voto di colui che conosce e di quello "ignorante" (nel senso che ignora) valgono uguale. Cosa credete che che chi detiene il potere non lo sa'? E' questo l'inganno della democrazia. Comunque siamo sulla strada buona. L'informazione c'e per chi la cerca. Trent'anni fa' era piu' difficile. Sta' solo a noi coglierla