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NO ALLA MONNEZZA PETROLIFERA COKE AD ORTONA MANDA LA TUA EMAIL A CHIODI


NO ALLA MONNEZZA PETROLIFERA COKE AD ORTONA MANDA LA TUA EMAIL A CHIODI  LA  LETTERA    DI MARIA RITA 'ORSOGNA   PUO' ESSERE MODIFICATA  AGGIUNGENDO CONSIDERAZIONI    PERSONALI  VI   CHIEDO INOLTRE   DI    COMUNICARE  ALLA  STESSA  MARIA RITA   L'INVIO   IN  MODO  DA COSTITUIRE   UN ARCHIVO  LETTERE  DEI CITTADINI    Si puo' mandare tutto via email qui patrizia.pisano@regione.abruzzo.it, urp@pec.regione.abruzzo.it oppure un fax al 086236348PER SPEDIRE LA LETTERA AL PRESIIDENTE CHIODITAGLIA E INCOLLA QUIhttp://www.regione.abruzzo.it/portale/asp/sendemail.asp?id=prza1997PER SPEDIRELA LETTERA DI PROTESTA A TUTTI I CONSIGLIERI REGIONALI TAGLIA E INCOLLA TUTTE QUESTE EMAIL maurizio.acerbo@crabruzzo.it,argiro@argirogroup.com,walter.caporale@crabruzzo.it,franco.caramanico@crabruzzo.it,alfredo.castiglione@regione.abruzzo.it,federica.chiavaroli@crabruzzo.it,ricardo.chiavaroli@crabruzzo.it,camillo.dalessandro@crabruzzo.it,cesare.dalessandro@crabruzzo.it,giovanni.damico@crabruzzo.it,luigi.defanis@crabruzzo.it,giorgio.dematteis@crabruzzo.it,antonio.delcorvo@crabruzzo.it,walter.dibastiano@crabruzzo.it,emiliano.dimatteo@crabruzzo.it,giuseppe.dipangrazio@crabruzzo.it,assllpp@regione.abruzzo.it,assagri@regione.abruzzo.it,alfredo.grotta@regione.abruzzo.it,carlo.masci@regione.abruzzo.it,antonio.menna@crabruzzo.it,luigi.milano@crabruzzo.it,luigi.milano@crabruzzo.it,emilio.nasuti@crabruzzo.it, nazario.pagano@regione.abruzzo.it,paolo.palomba@crabruzzo.it,lucrezio.paolini@crabruzzo.it,antonio.prospero@crabruzzo.it,berardo.rabbuffo@crabruzzo.it,luca.ricciuti@crabruzzo.it,antonio.saia@crabruzzo.it,marinella.sclocco@crabruzzo.it,lorenzosospiri@libero.it,camillo.sulpizio@crabruzzo.it,giuseppe.tagliente@crabruzzo.it,luciano.terra@crabruzzo.it,lanfranco.venturoni@regione.abruzzo.it,nicoletta.veri@crabruzzo.it MANDA UNA EMAIL A GIANNI CHIODI http://www.regione.abruzzo.it/portale/asp/sendemail.asp?id=prza1997  G. Chiodi: stampa@giannichiodi.com M. Febbo: assagri@regione.abruzzo.it  MEGLIO ATTVI OGGI CHE MORTI DOMANI !!!!!!MANDA LA TUA SEGNALAZIONE AL GABIBBO CLICCA QUI http://www.striscialanotizia.mediaset.it/segnalazioni.shtml L'INVIO   A  QUESTI   ALTRI ORGANI   OPPURE Numeri e indirizzi di Striscia: Numero verde SOS Gabibbo : 800 055 077 Fax: 02 21023666Indirizzi E-mail: gabibbo@mediaset.it Indirizzo: Striscia la notizia - Palazzo dei Cigni - 20090 Milano Due - Segrate - MiDILLO ALLE IENE http://www.iene.mediaset.it/segnalazioni.shtmlPER OGNI ALTRA COMUNICAZIONE POTETE MANDARE UN FAX AL NUMERO 0225148915LINK DELLA TRASMISSINE DI REPORThttp://www.report.rai.it/RE_segnalazioni/0,1067380,,00.htmlstampa@giannichiodi.comM. Febbo: assagri@regione.abruzzo.itMEGLIO ATTVI OGGI CHE MORTI DOMANI !!!!!!MANDA LA TUA SEGNALAZIONE AL GABIBBO CLICCA QUI http://www.striscialanotizia.mediaset.it/segnalazioni.shtmlOPPURE Numeri e indirizzi di Striscia:Numero verde SOS Gabibbo : 800 055 077Fax: 02 21023666Indirizzi E-mail: gabibbo@mediaset.it Indirizzo: Striscia la notizia - Palazzo dei Cigni - 20090 Milano Due - Segrate - MiDILLO ALLE IENE http://www.iene.mediaset.it/segnalazioni.shtmlPER OGNI ALTRA COMUNICAZIONE POTETE MANDARE UN FAX AL NUMERO 0225148915LINK DELLA TRASMISSINE DI REPORThttp://www.report.rai.it/RE_segnalazioni/0,1067380,,00.html  Regione Abruzzo- Comitato Valutazione d'Impatto AmbientaleVia Leonardo da Vinci 167100 L'Aquila Regione Abruzzo - Assessore all'AgricolturaVia Catullo 1365100 Pescara e per conoscenza: ARTA Abruzzo, Comune di Ortona, Provincia di Chieti Gentile rappresentante della Regione Abruzzo, questa comunicazione e' per esprimere la mia contrarieta' ed offrire un parere negativo sulla proposta della ditta Fratelli Nervegna Srl di realizzare un centro di stoccaggio di cereali, farine di soia, coke di petrolio, carbone, materiali inerti, sale ed argille, in localita' Tamarete di Ortona, come richesto in data 7 Luglio 2010 da parte dell'ingegner Maurizio Cavaliere e dalla stessa ditta Fratelli Nervegna. In particolare, desidero richiedere che i Fratelli Nervegna NON siano estentatati dal presentare una valutazione d'impatto ambientale completa. Nella mia opinione e dopo una attenta analisi della documentazione presentata, lo stoccaggio di rifiuti petroliferi avra' conseguenze negative sulla salute delle persone e dell'ambiente ed e' necessaria una valutazione approfondita degli effetti a breve, medio e lungo termine di questo progetto. Il materiale fornito dalla ditta in esame e' lacunoso e assolutamente insufficiente a poter garantire l'innocuita' delle persone. Anzi, tutto lascia intendere un netto peggioramento della qualita' della vita. Secondo i Fratelli Nervegna, in contrada Tamarete si vuole realizzare uno “stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi, petrolchimici e chimici pericolosi”. Il materiale da stoccare e' coke di petrolio, noto anche come pet-coke, una sostanza di scarto dell'opera petrolifera – il fondo del fondo del barile. Il pet-coke e' saturo di elementi tossici e cancerogeni, che causano modifiche al DNA, malformazioni e danni all'apparato respiratorio, circolatorio e riproduttivo. Fra le sostanze tipiche contenute nel pet-coke ci sono zolfo, arsenico, vanadio, bario, cobalto, cadmio, cromo, mercurio, zolfo, piombo, solfati, idrocarburi policiclici aromatici e benzene. La ditta proponente chiede di poter stoccare questo materiale A CIELO APERTO su un'area di circa 3 mila metri quadrati in una zona agricola. Per le sue caratteristiche il coke di petrolio e' facilmente infiammabile, rilascia vapori tossici in continuo e polveri fini, inclusi i PM 10, contro i quali il corpo umano non ha alcuna difesa e che si accumulano direttamente nei polmoni delle persone. Fra le possibili esalazioni, il diossido di sodio, nota sostanza dannosa per l'agricoltura e che causa le pioggie acide. Poiche' lo stoccaggio e' a cielo aperto, esiste anche la possibilita' che dopo le pioggie si formino aggregati di acqua tossica, mista fra pioggia e resudui di coke. Il progetto parla vagamente di apposite vasche per contenere i reflui, ma solo per i primi quattro millimetri di pioggia, lasciando intendere che le quantita' in eccesso finiranno fra le acque “bianche” da mandare agli scarichi locali e ai depuratori locali. Questo tema merita un maggior approfondimento, visto che non si menzionano quantita' e modalita' di questi scarichi e visto che non e' ben chiaro se e come i sistemi urbani abbiano la capacita' di poter smaltire ingenti quantita' di acqua contaminata da pet-coke. Il progetto menziona anche la possiblita' di stoccaggio simultaneo e ravvicinato di cerali e di pet-coke, senza che mai venga spiegato come si fara' a distinguere fra i due. E' ovviamente molto rischioso costruire i due stoccaggi uno accanto all'altro, visto che non e' mai possibile garantire al 100% la non-contaminazione delle derrate alimentari. E se durante le pioggie le acque residue del pet-coke in qualche modo trovano un modo di contaminare i cereali? E cosa vuole dire che saranno evitati gli stoccaggi promiscui? Come avverra’ questo? Chi vigiliera’? Molti dubbi sorgono anche dal traffico continuo di camion con trasporto di pet-coke fra il porto e lo stoccaggio di Tamarete, lungo strade inadatte a questi tipi di trasporti e fra i campi del Montepulciano d'Abruzzo. Il traffico intenso causera' disagi alle persone, inquinamento e soprattutto mettera' a rischio le popolazioni in caso di incidenti e riversamenti di materiale tossico in prossimita' di centri abitati. La ditta non spiega in dettaglio che controlli effettura' sui rifiuti tossici che giungeranno dal porto sulla terraferma per essere smalititi. Come si fa ad essere sicuri che giunga davvero “solo” pet-coke e non rifiuti petroliferi ancora piu' tossici e nocivi? Fra i clienti menzionati dai Fratelli Nervegna c'e' anche la Schlumberger che utilizza nelle sue trivellazioni materiale radioattivo, fra cui l'Americio. Purtroppo in Italia sono troppi i casi di mala gestione dei rifiuti e occorrono controlli e verifiche stringenti. Anche questo tema andrebbe approfondito nella VIA. La ditta Fratelli Nervegna propone di stoccare circa 18 mila metri cubi di pet-coke, per un totale di 75 mila tonnellate. La VIA scatta a 40 mila metri cubi. Poiche’ non e’ da esculdersi la possibilita’ di ampliamento del deposito di pet-coke e data la vicinanza ai centri abitati, una VIA completa e’ assolutamente necessaria per una valutazione migliore di questo progetto. E’ importante riportare anche l'esperienza di altre localita' in cui stoccaggi a cielo aperto di pet-coke sono vietati per legge. Ad esempio in California il distretto per il controllo dell'inquinamento dell'Antelope Valley ha circolato una comunicazione secondo la quale: “the rule will prohibit the open storage of petroleum coke after January 1, 1985, unless the operators can demonstrate that the pile poses no significant risk of violating any other District rule including the public nuisance rule. It is intended that the burden of proof will be on the operator.” Cioe' dal 1 Gennaio 1985 (25 anni fa!) e' stato vietato lo stoccaggio a cielo aperto di pet-coke, se questo causa disagi al pubblico ed e' il proponente a dover dimostrare il contrario. Visto che puzza, polveri tossiche, acque inquinate cironderanno la zona, e visti i rischi di incendi, e di riversamenti di camion, va da se che lo stoccaggio a cielo aperto di pet-coke a Tamarete e' fonte di preoccupazione per la cittadinanza e non puo' essere approvato a cuor leggero. Infine, studiando il progetto da una ottica piu' ampia sorgono molti dubbi sui possibili benefici di questa operazione PER LA COLLETTIVITA'. I posti di lavoro creati saranno “non piu' di cinque”. D'altro canto si rovinera' la qualita' di vita della popolazione, si comprometteranno i nostri campi e lo sviluppo turistico che certo non puo' annoverare un deposito di pet-coke fra le sue attrazioni. Ricordo che l'Italia aderisce alla convenzione di Aarhus, secondo la quale la cittadinanza ha il diritto di essere informata su progetti che impattano salute e qualita' di vita, e per i quali la volonta' popolare e' vincolante. Esprimo un parere negativo sul progetto, secondo quanto illustrato dai Fratelli Nervegna. Los Angeles, 3 Settembre 2010 MARIA   RITA  DORSOGNA   Maria R D'Orsogna, PhDAssistant ProfessorDepartment of MathematicsInstitute for SustainabilityCalifornia State University at NorthridgeLos Angeles, CA 91330www.csun.edu/~dorsognadorsogna@csun.edu    
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