ZORRO E' VIVO

ITALIA CRESCITA ZERO


El Pais: "Il decennio perso dell'Italia"Dal 2000 al 2010 è crescita zero, peggio di noi solo Haitihttp://www.italiafutura.it/dettaglio/111003/el_pais_il_decennio_perso_dellitaliadi Italia Futura , pubblicato il 29 ottobre 2010
Il dato che viene fuori dal dossier di El Pais è chiaro: l'Italia è il fanalino di coda delle economie mondiali negli ultimi dieci anni. Su 180 paesi siamo al 179 posto, prima di Haiti, l'unica nazione in classifica ad essere "decresciuta" nel XXI° secolo.Un decennio difficile per tutti le economie già sviluppate, ma il titolo dell'analisi del quotidiano spagnolo è eloquente: "Il decennio perso di Italia e Portogallo". Da notare che proprio il Portogallo fa comunque molto meglio di noi, con un dato di crescita decennale di 6,47% contro il nostro 2,43%.Quella italiana è ancora la settima economia mondiale in termini di PIL, ma per quanto tempo ancora se non cresce? "Crescita zero, disoccupazione, conti pubblici in pessimo stato, e conseguente perdita di competitività", questo il ciclo descritto dal quotidiano, che fotografa la nostra situazione. "Gli economisti - prosegue El Pais - avvertono: se non si adotteranno le giuste misure per uscire dalla crisi, questo quadro economico bloccato potrebbe diventare la norma".Scarica la classifica completa in versione pdf:pagina 1 pagina2ALLEGATI classifica_el_pais2111003 (Documento PDF) Scarica l'allegato classifica_el_pais1111003 (Documento PDF) Scarica l'allegato tag:  el pais   crescita zero   italia   crisi  La crescita ha subito un infarto. Dal 2000, da una ricerca del quotidiano El Pais, su 180 nazioni solo Haiti ha fatto peggio dell'Italia. Tutto il mondo si è sviluppato più di noi tranne Haiti, uno dei Paesi più poveri, devastato da un terremoto apocalittico.Dal 2000 al 2010 si sono alternati nei governi di sinistra o di destra, alla guida della Confindustria e del sistema bancario, tutti i responsabili del nostro declino che è ormai irreversibile per almeno una generazione. Siamo i peggiori del pianeta, non solo del Burkina Faso, 44°, o del Montenegro, 115°. Tutti hanno fatto meglio, senza distinzione, tranne un'isola caraibica. E' arrivato il momento di decretare il fallimento di una classe dirigente, la peggiore degli ultimi 150 anni, senza fare alcuna distinzione, senza fare prigionieri. La collusione, più ancora della corruzione, è stato il male oscuro che ha infettato il corpo del Paese. I migliori si sono adeguati con ricche buonuscite o ruoli onorifici di prestigio, i peggiori hanno divorato l'economia di comune accordo, dalla svendita di Telecom, al disastro Alitalia, alle esequie di Italtel e Olivetti.Un debito pubblico sempre più forte bussa alle nostre porte con centinaia di miliardi di euro da collocare all'inizio del 2011 pena il default. Non si tratta di essere allarmisti, ma realisti, di guardare la realtà in faccia. Il debito arriverà a 1900 miliardi entro pochi mesi. Il debito però non può crescere per sempre. Ci sarà, è inevitabile, un punto di non ritorno. Il debito cresce mentre l'economia è ferma da un'eternità. Le malate d'Europa, i cosiddetti PIGS, si sono sviluppate in questi dieci anni più di noi. L'Irlanda è al 131° posto, la Grecia al 132° e il Portogallo, 178°, un solo posto prima di noi e da tempo di fronte al baratro.