2,8 MILIARDI DI EURO SPESI PER IL CENONE DI NATALE E VIGILIA 1 MILIARDO FINISCE NELLA SPAZZATURA CHE VERGOGNA !!! MENTRE C'E' GENTE CHE MUORE PER IL CIBO NOI LO BUTTIAMO 1 MILIARDO DI EURO UNA CIFRA PAZZESCA CHE POTREBBE SFAMARE META' AFRICA SE QUESTO E' IL NATALE ABOLIAMOLO PERCHE' NON ABBIAMO CAPITO NULLA DOPO 2000 ANNI CI ABBOTTIAMO COME I MAIALI E POI IL CIBO FINISCE NELLA SPAZZATURA CHE VERGOGNA (IAMM) Valgono 2,8 miliardi i cibi e le bevande consumati a tavola tra il cenone della vigilia e il pranzo di Natale che 9 italiani su 10 hanno trascorso a casa di parenti o amici. Lo ha stabilito il bilancio stimato dalla Coldiretti: "Con meno caviale, ostriche, salmone e champagne e più cappelletti in brodo, bollito,pizze rustiche, dal Natale esce rafforzata la tendenza alla riscoperta del legame con i prodotti del territorio".Nonostante il risparmio delle famiglie, tuttavia, la scorpacciata natalizia si chiude con 1 miliardo che finisce direttamente nei rifiuti: un terzo dei cibi avanzati rischia infatti di finire buttato nella spazzatura. Cibi per un miliardo finiscono nella spazzatura dopo le festehttp://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-12-26/cibi-miliardo-finiscono-spazzatura-150034.shtml?uuid=AYPXBtuC Oltre un terzo delle portate preparate per la vigilia e per il pranzo di Natale rischiano di finire nel bidone della spazzatura: valore di circa un miliardo di euro. La stima arriva da Coldiretti che sottolinea che ad essere gettati sono soprattutto i prodotti già cucinati e quelli maggiormente deperibili come frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati. Per vigilia e pranzo spesi 2,8 miliardidi euroGli italiani hanno consumato meno caviale, ostriche, salmone, ma più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche e agrumi nostrani. Nove italiani su dieci hanno trascorso la vigilia e il pranzo di Natale a casa con parenti e amici, con una spesa complessiva di 2,8 miliardi di euro per gustare soprattutto i piatti della tradizione italiana. Le preziose ricette della nonna per evitare gli sprechiSecondo la Coldiretti polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia sono un'ottima soluzione per utilizzare gli avanzi utilizzando le preziose ricette della nonna. In un momento di difficoltà economica è infatti importante raccogliere l'invito alla sobrietà e utilizzare la fantasia e il tempo libero delle feste per recuperare con gusto i cibi rimasti sulle tavole. Una usanza molto diffusa che nel passato ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta o le bragiole di carne, involtini ottenuti dal rostbeef avanzato con l'aggiunta di salame e formaggio. Recuperare il cibo fa bene all'economiaPer recuperare i cibi del giorno prima, dunque, saranno preparate polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce, ma anche le frittate di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un ottimo "torrone" mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. Farciture con creme o cioccolata, poi, per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone. Recuperare il cibo è una scelta che, sottolinea Coldiretti, fa bene all'economia e all'ambiente (con una minore produzione di rifiuti).
2,8 MILIARDI DI EURO SPESI PER IL CENONE DI NATALE E VIGILIA 1 MILIARDO FINISCE NELLA SPAZZATURA
2,8 MILIARDI DI EURO SPESI PER IL CENONE DI NATALE E VIGILIA 1 MILIARDO FINISCE NELLA SPAZZATURA CHE VERGOGNA !!! MENTRE C'E' GENTE CHE MUORE PER IL CIBO NOI LO BUTTIAMO 1 MILIARDO DI EURO UNA CIFRA PAZZESCA CHE POTREBBE SFAMARE META' AFRICA SE QUESTO E' IL NATALE ABOLIAMOLO PERCHE' NON ABBIAMO CAPITO NULLA DOPO 2000 ANNI CI ABBOTTIAMO COME I MAIALI E POI IL CIBO FINISCE NELLA SPAZZATURA CHE VERGOGNA (IAMM) Valgono 2,8 miliardi i cibi e le bevande consumati a tavola tra il cenone della vigilia e il pranzo di Natale che 9 italiani su 10 hanno trascorso a casa di parenti o amici. Lo ha stabilito il bilancio stimato dalla Coldiretti: "Con meno caviale, ostriche, salmone e champagne e più cappelletti in brodo, bollito,pizze rustiche, dal Natale esce rafforzata la tendenza alla riscoperta del legame con i prodotti del territorio".Nonostante il risparmio delle famiglie, tuttavia, la scorpacciata natalizia si chiude con 1 miliardo che finisce direttamente nei rifiuti: un terzo dei cibi avanzati rischia infatti di finire buttato nella spazzatura. Cibi per un miliardo finiscono nella spazzatura dopo le festehttp://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-12-26/cibi-miliardo-finiscono-spazzatura-150034.shtml?uuid=AYPXBtuC Oltre un terzo delle portate preparate per la vigilia e per il pranzo di Natale rischiano di finire nel bidone della spazzatura: valore di circa un miliardo di euro. La stima arriva da Coldiretti che sottolinea che ad essere gettati sono soprattutto i prodotti già cucinati e quelli maggiormente deperibili come frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati. Per vigilia e pranzo spesi 2,8 miliardidi euroGli italiani hanno consumato meno caviale, ostriche, salmone, ma più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche e agrumi nostrani. Nove italiani su dieci hanno trascorso la vigilia e il pranzo di Natale a casa con parenti e amici, con una spesa complessiva di 2,8 miliardi di euro per gustare soprattutto i piatti della tradizione italiana. Le preziose ricette della nonna per evitare gli sprechiSecondo la Coldiretti polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia sono un'ottima soluzione per utilizzare gli avanzi utilizzando le preziose ricette della nonna. In un momento di difficoltà economica è infatti importante raccogliere l'invito alla sobrietà e utilizzare la fantasia e il tempo libero delle feste per recuperare con gusto i cibi rimasti sulle tavole. Una usanza molto diffusa che nel passato ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta o le bragiole di carne, involtini ottenuti dal rostbeef avanzato con l'aggiunta di salame e formaggio. Recuperare il cibo fa bene all'economiaPer recuperare i cibi del giorno prima, dunque, saranno preparate polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce, ma anche le frittate di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un ottimo "torrone" mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. Farciture con creme o cioccolata, poi, per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone. Recuperare il cibo è una scelta che, sottolinea Coldiretti, fa bene all'economia e all'ambiente (con una minore produzione di rifiuti).