ZORRO E' VIVO

PM ONORARI SFRUTTATI PART TIME A 77 EURO GIORNALIERE LA GIUSTIZIA CHE TI SFRUTTA E TI SOTTOPAGA


PM   ONORARI SFRUTTATI   PART   TIME    A  77  EURO GIORNALIERE   ECCO COME FUNZIONA   LA GIUSTIZIA  CHE TI SFRUTTA   E   TI SOTTOPAGAPubblici ministeri onorari 'Sfruttati, scioperiamo'DA   REPUBBLICA26 gennaio 2003 —   pagina 10   sezione: TORINOSono senza toga, ma sostengono l' accusa al dibattimento in quasi tutti i processi con giudice monocratico (l' ex pretore). Domani, i 50 vice procuratori onorari in forza al Tribunale di Torino si asterranno dal lavoro, nell' ambito di una manifestazione nazionale, costringendo i colleghi «togati» a sostituirli nei dibattimenti. Quasi nessuno sa chi siano, né in forza di quali requisiti chiedano condanne e assoluzioni dallo scranno del pubblico ministero. La figura del vice procuratore onorario è stata creata per togliere ai pm di carriera un lavoro enorme: sostenere la pubblica accusa al dibattimento per reati che prevedono pene fino a 4 anni, come truffa, furto, violazioni edilizie e ambientali. Per diventare pm onorario basta la laurea in legge, una domanda al procuratore e (se non si hanno condanne), l' autorizzazione del Csm. A Torino questi pubblici ministeri onorari hanno svolto, nel 2002, 2.842 udienze davanti al giudice monocratico (il 94 per cento), 580 davanti al giudice di pace e altre 646 considerate come «arretrato». Ma cosa ha scatenato la protesta di questi «anomali» pubblici ministeri, quasi tutti dottori in legge appena laureati? Innanzitutto, lo stipendio: 77 euro a udienza, indipendentemente dal numero dei fascicoli da discutere. Loro si considerano dei «pubblici ministeri a cottimo»: più chiedono condanne (o assoluzioni), più guadagnano. Ma lo stipendio resta esiguo, tenuto conto che hanno il divieto di svolgere l' attività forense nel Tribunale presso il quale svolgono il servizio. Vivono una situazione di frustrazione: i pubblici ministeri togati li considerano di serie «B», gli avvocati una sorta di «traditori». Ma il loro lavoro rischia di diventare quasi indispensabile, se si pensa che a Torino per ogni pubblico ministero uscito da concorso ce n' è uno onorario (per la precisione, 60 togati contro 50 onorari). «Svolgiamo un lavoro importante - ha spiegato Alessandro Mostaccio, rappresentante torinese della Feder.Mot, federazione dei magistrati onorari - ma non abbiamo un' adeguata formazione professionale. Siamo lasciati un po' in balia di noi stessi, al Tribunale di Torino, uno dei più organizzati, non abbiamo spazi, appena 8 sedie per 50 persone. Chiediamo di potere avere dei posti riservati a noi quando vengono banditi i concorsi in magistratura. E chiediamo anche di avere, oltre a formazione e aggiornamento, anche spazi e strumenti di lavoro idonei, come codici, toghe e postazioni computer per poter consultare gli archivi giuridici elettronici». - ALBERTO CUSTODERO