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Amori impossibili VI


Sì, sono scivolata. Sono così distratta, a volte. Avevo appena lavato il pavimento ed era ancora umido. Poi, sa, quelle ciabatte di plastica che vanno di moda adesso… Spinta? No, scherzerà. Mio marito? Ma se non era nemmeno in casa! Come, quando è successo? Un’ora fa, più o meno. Cosa? Sono stata in coma? Dottore, ma se non mi sono fatta praticamente niente.  Non sento male da nessuna parte. Braccio rotto? Lividi? Trauma cranico? Dottore, è sicuro sia io la paziente di cui sta parlando? No, non stavo discutendo con mio marito. Sì, a volte succede che litighiamo, ma capita a tutti, no? Beh, quella volta che per sbaglio mi ha colpita e sono finita addosso alla porta, ci ho quasi rimesso un occhio, ma è stato un incidente. Lei dice che non ricordo più nulla, ma io sono convinta del contrario. Per esempio questa volta ricordo benissimo che sono uscita a fare la spesa e sono entrata in casa con le sporte nelle mani, una in ogni mano – cerco di farle più o meno dello stesso peso, sa? Per non rovinare la schiena – e in casa non c’era nessuno. Per portarle in cucina, devo passare davanti alle scale che portano nella tavernetta al piano interrato. Sicuramente mi sarò sbilanciata perché le borse erano troppo pesanti e sono rotolata giù. Come? Prima le ho detto che sono scivolata sul pavimento bagnato? Mi sarò confusa. Ah, quella volta mi sono rotta la gamba. Sì, quella volta è andata così. No, mio marito sapeva che ero andata a fare la spesa. Vuole sempre sapere dove vado, si preoccupa molto per me. Così sa dove trovarmi, se dovesse aver bisogno. Geloso? Non credo proprio, non ce n’è motivo. A proposito, ma dov’è? Sa che sono in ospedale? Come, sono giorni che è sparito? Non mi ha portata lui qui? La Polizia?  Guardi, dottore, non la capisco proprio. Se dice che ho sbattuto la testa, sarà anche per quello, ma mi sta confondendo le idee. No, le sto dicendo che mio marito non era in casa e sapeva che ero andata a fare la spesa. Gli ho lasciato un post it sul frigorifero.  No, aspetti, forse gli ho lasciato un messaggio sul cellulare. No, quello no perché avevo finito il credito e quindi ho pensato che glielo avrei mandato dal supermercato, appena comprata la ricarica. Nel frattempo ho incontrato un’amica che non vedevo da tempo e abbiamo fatto la spesa insieme, chiacchierando. Allora gliel’ho mandato dopo, quando sono uscita. No, non c’è campo nel parcheggio sotterraneo. Sì, ma sicuramente gliel’ho mandato. Perché mi fa tutte queste domande, dottore? Ma qualcuno sta cercando mio marito? E la Polizia cosa ha detto?  Sì, capita a volte che esca prima dal lavoro. Quante telefonate al mio cellulare? Ma sì, gliel’ho detto, non avevo credito e il cellulare lo avevo spento. Ma la sua auto a casa non c’era, probabilmente doveva andare da qualche parte.  A piedi? L’auto è nel parcheggio dello stabilimento? Non so dove vuole arrivare, dottore, ma sicuramente c’è una spiegazione a tutto. Sì, mi lasci riposare adesso. Sì, domani mattina parlerò con gli agenti. Mi raccomando, se dovesse avere notizie di mio marito, mi avvisi subito.   Daniela Giorgini © 8/9 novembre 2014Foto © Paolo Scarano