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THE FIGHT MUST GO ON


"In Sicilia qualcuno mi ha detto: ma perché l'aeroporto di Punta Raisi" è stato chiamato Falcone & Borsellino? Si è fatto perché così la gente pensi ancora appena atterra che qui ci sia la mafia? Ma io ho risposto: No, per far vedere che qui esiste l'antimafia". Parole forti, dure come un macigno e scroscianti applausi per la sorella del giudice Falcone, Maria, all'apertura di Contromafie a Roma. Un evento veramente faraonico, con molte persone (ma a sedere ci dovevano essere 50 milioni di persone, non qualche migliaio a mio avviso), istituzioni, al quale ho avuto il piacere di partecipare. Un'occasione per rivedere i tanti compagni siciliani che portano avanti la loro battaglia sia con le parole (vedi Dino Paternostro oppure Miriam), chi con azioni (Calogero Parisi)  chi direttamente sulla terra coltivata (Bernardo e Salvatore della Coop Lavoro e Non Solo). Tutti venuti dalla loro terra per gridare al mondo che c'è bisogno di più società civile e lo faranno anche la prossima settimana per la carovana antimafia in Toscana. E poi, presenti molti dei ragazzi che sono venuti a fare il campo di lavoro a Corleone questa estate, in lontananza poi c'era anche il buon ex sindaco di Capraia e Limite, Alessandro Alderighi, che ha mantenuto quel che mi disse qualche giorno fa: c'era. E poi, anche il vicesindaco di Corleone stavolta ha fatto un nuovo vero atto sensibile: è venuto. Anche solo la presenza, in questo caso, vuol dire molto, credetemi. Tanto era poi la stampa presente: l'unico giornalista che non lavorava ed era presente ero io. Lo faccio adesso a mio modo sul mio blog.Romano Prodi è salito sul palco beccandosi qualche urlaccio del tipo "Basta fare domande, dacci delle risposte!" e il buon ex presidente dell'Iri (non scordiamocelo) ha comunque continuato il suo discorso, rinnovando degli impegni presi sopratutto sul legame scuola/forze dell'ordine per maggior informazione e la revisione della legge Rognoni-La Torre  in modo da prevedere il sequestro dei beni anche per altri reati. A sedere anche il ministro Clemente Mastella (e qui non aggiungo altro pena beccarmi una querela per diffamazione). Scalfaro ha rifatto una battuta sulla questione del voto dei senatori a vita seguendo Cossiga, la Jervolino ha fatto una mega gaffe dicendo che è stata condannata una ragazza uccisa e non i suoi uccisori... meno male che c'era Gianfranco Caselli, che ha detto una cosa molto toccante "Finora degli imputanti sono stati assolti per mancanza di prove; da ora in poi, ce ne saranno altri assolti per mancanza di fondi". Il tutto, con un Don Ciotti feat. la sempre affascinante Bianca Berlinguer che guardavano il cronometro come l'arbitro di una partita di pallone; Ciotti fermava gli applausi alle vittime della mafia per non perdere tempo in maniera utile ma buffa a suo modo.Contromafie continua fino a domani, io sono rientrato per lavoro. Signorin_0 e Frikfrak lo stanno seguendo al posto mio (la seconda dice di avere oggi un pass con sopra scritto il mio nome...). Poi, domencia sera vi invito tutti a un grande evento a Firenze che anticiperà la carovana. Ve lo cito in seguito dandovi i miei saluti:FIRENZE - LIBRERIA SEEBER / MEL BOOKSTORE (via de' Cerretani)domenica 19 novembre 2006, ore 21RITA BORSELLINOCALOGERO PARISI, presidente della Cooperativa Lavoro e Non SoloVINCENZO STRIANO, presidente di ARCI Toscanapresentano con l'autrice COME QUEI LAMPADIERIViaggio tra le esperienze di antimafia sociale in terra di Sicilia di Francesca Balestri ZONA 2006 - pp. 128EURO 13 - ISBN 88 89702 43 5 Per ogni copia del libro acquistata, un euro sarà devoluto alla Cooperativa Sociale Lavoro e non solo che gestisce in Sicilia terre confiscate alla criminalità organizzata  dall'articolo di Dino Paternostro, segretario della Camera del lavoro di Corleone, pubblicato su www.cittanuove-corleone.it