ONDA

QUALE VERITA' ?


Volponi ha dichiarato nel suo libro che la Cesaroni potrebbe essere stata uccisa perché venuta a conoscenza di qualcosa che la ragazza ha visto e che non doveva vedere. La ditta che aveva fornito il software a quel computer era infatti collegata al SISDE e il segretario nazionale dell’Associazione italiana alberghi della gioventù era il cognato di Riccardo Malpica che dal 1987 al 1991 aveva ricoperto proprio la carica di capo del SISDE. Potevano esistere dunque dei sospetti sul fatto che l’Associazione fosse una copertura dei servizi segreti, nonostante le smentite ufficiali.Nel 2004 emergono altri indizi collegati a questo caso. Dalle dichiarazioni di un testimone che frequentava il Videotel, antesignano delle attuali chat line, Simonetta sarebbe entrata in contatto tramite una casella vocale con un certo Death, nome virtuale di uno sconosciuto che, secondo quanto dal testimone riportato, ne avrebbe poi rivendicato l’omicidio. Prima di morire, Simonetta avrebbe contattato il testimone per conoscere qualcosa su questo fantomatico utente dato che ne era stata “attratta”. Death era conosciuto agli altri utenti, ma in seguito allontanato dalla “chat” perchè mostratosi aggressivo. L’utente anonimo avrebbe anche mandato un messaggio firmato in cui diceva Hai visto, l'ho fatto, ho ucciso Simonetta. Le indagini degli inquirenti hanno però stabilito che il computer presente nell'ufficio aveva soltanto un sistema di videoscrittura, peraltro non collegato in rete. Nel 1984 nello stesso stabile di Via Poma era stata trovata morta Renata Moscatelli, un’anziana donna benestante, soffocata con un cuscino. Anche in questo caso, la porta non mostrava alcun segno di scasso e l’assassino non è mai stato identificato. Un delitto irrisolto. Uno dei tanti.