Eccomi qui, di nuovo alla ricerca di quello che ho lasciato andare...Per paura forse. Forse perchè quando ti abitui alla solitudine, tilasci cullare dalle sue braccia troppo a lungo, poi il coraggio diinstaurare un rapporto umano viene a mancare. Così si resta al sicuro,nel tepore delle quatto mura che ti circondano, torni di corsa al tuorifugio, senza pensare più a quanto ti era diventata pesante einsopportabile la sua sicurezza.Senza nemmeno accorgertene innalzi invisibili barriere, tra te e gli altri, nonlasci mai che nessuno oltrepassi il limite, e se qualcuno ci provascappi via come il vento.E si torna alla vita di sempre, quella da eremita, quella solitaria,quella che ti fa sentire al sicuro ed in trappola al tempo stesso. Cisi rende conto del valore che aveva quella piccola cosa che ti seilasciata sfuggire...Un bacio, una carezza, una parola dolce sussurata piano...Sono le cose più belle eppure incutono terrore al tempo stesso...Perchè le cicatrici sono ancora lì a ricordare quanto può far male unanuova ferita...E non sai resistere alla tentazione di voltare le spalle e correre viapiù lontano che puoi...Ma poi capisci quanto la solitudine avesse assorbito la tua linfa vitale...Scopri sensazioni ed emozioni, quei piccoli sobbalzi del cuore, lapelle percorsa dai brividi, gli sguardi che fanno volare le farfallenello stomaco...Ritrovi quel sorriso, il più sincero, non quella maschera che indossiogni giorno...Il suono di una risata che ti stupisce, come la vista di un'alba nuova, perchè mai avresti pensato che tale melodia potesse ancora sgorgare fuori dal tuo cuore...Riscopri la dolce sofferenza del distacco, le piccole gioie di pensieritanto semplici quanto felici...MA quando hai finalmente compreso tutto questo, sei già fuggita troppo lontano ealdilà delle tue quattro mura non c'è più nessuno ad aspettare...Allora vorresti aver abbattuto le barriere, che con fatica ti seicostruita, ma non serve più: è troppo tardi.Le barriere restano e si rafforzano, diventano sempre più invalicabili,perchè queste sono le difese dell'anima...Così di nuovo sola ti guardi allo specchio, sorridi ma negl'occhiquella piccola fiamma, chiamata speranza, si è spenta...sulle cigliabrilla solo una lacrima troppo timida per scendere...Il sorriso scompare e sulle labbra resta imprigionata una frase maipronunciata:"Mi manchi.."
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Eccomi qui, di nuovo alla ricerca di quello che ho lasciato andare...Per paura forse. Forse perchè quando ti abitui alla solitudine, tilasci cullare dalle sue braccia troppo a lungo, poi il coraggio diinstaurare un rapporto umano viene a mancare. Così si resta al sicuro,nel tepore delle quatto mura che ti circondano, torni di corsa al tuorifugio, senza pensare più a quanto ti era diventata pesante einsopportabile la sua sicurezza.Senza nemmeno accorgertene innalzi invisibili barriere, tra te e gli altri, nonlasci mai che nessuno oltrepassi il limite, e se qualcuno ci provascappi via come il vento.E si torna alla vita di sempre, quella da eremita, quella solitaria,quella che ti fa sentire al sicuro ed in trappola al tempo stesso. Cisi rende conto del valore che aveva quella piccola cosa che ti seilasciata sfuggire...Un bacio, una carezza, una parola dolce sussurata piano...Sono le cose più belle eppure incutono terrore al tempo stesso...Perchè le cicatrici sono ancora lì a ricordare quanto può far male unanuova ferita...E non sai resistere alla tentazione di voltare le spalle e correre viapiù lontano che puoi...Ma poi capisci quanto la solitudine avesse assorbito la tua linfa vitale...Scopri sensazioni ed emozioni, quei piccoli sobbalzi del cuore, lapelle percorsa dai brividi, gli sguardi che fanno volare le farfallenello stomaco...Ritrovi quel sorriso, il più sincero, non quella maschera che indossiogni giorno...Il suono di una risata che ti stupisce, come la vista di un'alba nuova, perchè mai avresti pensato che tale melodia potesse ancora sgorgare fuori dal tuo cuore...Riscopri la dolce sofferenza del distacco, le piccole gioie di pensieritanto semplici quanto felici...MA quando hai finalmente compreso tutto questo, sei già fuggita troppo lontano ealdilà delle tue quattro mura non c'è più nessuno ad aspettare...Allora vorresti aver abbattuto le barriere, che con fatica ti seicostruita, ma non serve più: è troppo tardi.Le barriere restano e si rafforzano, diventano sempre più invalicabili,perchè queste sono le difese dell'anima...Così di nuovo sola ti guardi allo specchio, sorridi ma negl'occhiquella piccola fiamma, chiamata speranza, si è spenta...sulle cigliabrilla solo una lacrima troppo timida per scendere...Il sorriso scompare e sulle labbra resta imprigionata una frase maipronunciata:"Mi manchi.."