Quando mi sveglio la mattina, evito di guardarmi allo specchio, perchè ho il viso di chi ha dormito poco, o male, come mi succede da troppo tempo. E allora mi chino e guardo il resto, il mio cane, che mi segue come un'ombra,deve uscire, il lavabo, aspetta anche lui che lo rinfreschi di sapone e dentifricio,apro la finestra, piove... Ugo stamani ci bagnamo, andiamo.Il grigiore di una giornata come tante, giornate vuote, piene solo di noia,di nostalgia, di sgomento, la tristezza porta un enorme angoscia,e ti fà pensare, troppo, e io non vorrei pensare, ne al presente,e ne al futuro, se ce ne sarà. Vorrei pensare alla mia gioventù,a tutto quello che ho perso, a tutto quello che avrei voluto fare. Quando vedo gli adolescenti di oggi, scontenti di tutto, arroganti,maleducati e volgari, penso a quando, per aver detto a mio fratello "scemo",presi un ceffone di quelli memorabili, da mia madre, penso ai pomeriggi,dopo la scuola, sotto il cortile a giocare a pallone, con i compagni di scuola,a Carosello, a Rin tin tin..... Forse è quello che mi manca? E' questo?Il non aver vissuto la mia adolescenza? Il non aver avuto quello cheadesso hanno tutti (o quasi) gli adolescenti? No, mi manca la vogliadi vivere questa età, questa fase della vita, questa inutile sequenzadi giornate noiose e insipide, avrei voglia di fare mille cose, le ho nellatesta, ma non le ho fisicamente, e lo sento ogni giorno che passa.Sto diventando vecchio, lo sento dire da chi mi è vicino, lo vedo allospecchio, e forse è per questo che quando la mattina mi sveglio,vado in bagno, guardo in giù e parlo con Ugo.....