RACCONTO

racconto: la gita in montagna

PREMESSA: BASATA SULLA POESIA "LA MONTAGNA" QUESTO RACCONTO E' VERAMENTE UNA GITA IN MONTAGNA EFFETTUATA, MA....BEH SOLO UNA PERSONA POTRA' CAPIRE.

ma non ha capito un bel niente di me, anzi esattamente il contrario (aggiornato 2.8.2011)

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PARTII UN SABATO DI FEBBRAIO, GIORNATA BELLISSIMA. ALLE 6 MI MISI IN MACCHINA E PRESI LA STRADA PER LA V.B.ERA LA MIA PRIMA ESCURSIONE, NON NE AVEVVO MAI FATTE DA SOLO. A ME PIACE MOLTO ESSERE DA SOLO, NON PER NIENTE IL MIO NICK E' DANORSO. SOLITARIO. E AVEVO PURE UN CERTO TIMORE. ARRIVATO ALLA BAITA DEL C. LASCIAI LA MIA AUTO E, ARMATO DI CARTINE, OROLOGIO ALTIMETRO E BUSSOLA MI INCAMMINAI VERSO LA MONTAGNA CHE MI ERO PREFISSATO DI RAGGIUNGERE. ALL'INIZIO STERRATA COMODA, UN BEL PAESGGIO. C'ERA POCA NEVE IN QUANTO ESPOSTA A SUD. ARRIVAYO AD UN TORNANTE, PRESI IL SENTIERO VERSO LA CIMA DI L., UN BEL SENTIERO MILITARE E COMODO. L'ARIA ERA FRIZZANTE, PURA, IL CIELO TERSO. NON UNA PERSONA IN GIRO. RAGGIUNSI LE TRINCEE DEL PASSO DI L. E MI FERMAI A RIPOSARE, A MANGIARE QUALCHE COSA E A SCATTARE QUALCHE FOTO. MOLTO BELLO. GUARDAI VERSO LA MONTAGNA, LA BELLA CHE MI GUARDAVA: SEMBRAVA MI DICESSE:"DAI TI ASPETTO VIENI!" UN POCO TIMOROSO ED EMOZIONATO (E SI, IO MI EMOZIONO QUANDO VADO IN MONTAGNA) PRESI IL SENTIERO OTTIMAMENTE SEGNATO CHE, SUL COSTONE, SALIVA. ORA LA SALITA DIVENNE UN POCO PIU' FATICOSA E PERICOLOSA: A DESTRA LA VALLE, A SINISTRA LO STRAPIOMBO E LA COSTA NON PIU' LARGA DI 20/30 CM. SARBBE STATO SOLO FATICOSA QUELLA SALITA SE NON CI FOSSE UN PICCOLO PARTICOLARE: IL GHIACCIO. POTEVO DESISTERE, ERA PERICOLOSO MA LA MONTAGNA ERI LI, NON POTEVO NON RAGGIUNGERLA. CON ESTREMA CUTELA SALII ANCORA; OLTREPASSAI DUE LAPIDI ALLA MEMORIA DI POVERA GENTE CHE ERA PRECIPITATA. "MANNAGGIA", PENSAI "FORSE NON E' IL CASO DI PROSEGUIRE". MA IO SONO TESTARDO, HO UNA TESTA DURA, E CONTINUAI. SCIVOLAI UN PAIO DI VOLTE MA, CON L'AUSILIO DELLE RACCHETTE DA TREKKING, RIMASI IN PIEDI. ORA IL FIATO MI MANCAVA, LE GAMBE MI TREMAVANO, IL GHIACCIO ERA LI', PRONTO A COLPIRE. ARRIVAI A 100 METRI SCARSI DALLA VETTA E MI FERMAI. NON POTEVO PROSEGUIRE. TROPPO GHIACCIO. MA TORNARE INDIETRO PER LA MEDESIMA STRADA ERA MOLTO PIU' PERICOLOSO. MI FERMAI SCONSOLATO E DESOLATO. LA MONTAGNA MI AVEVA FERMATO. FECI QUALCHE FOTO A RICORDO. PRESI A SINISTRA IN DISCESA PER UN BREVE TRATTOTRA LO STRAPIOMBO E AMPI PRATI.DISCESA MOLTO RIPIDA MA BREVE LA PARTE PERICOLOSA. RAGGIUNSI I PRATI E, ORA CHE MI SENTIVO PIU' SICURO, CADDI E ROTOLAI PER UN POCO. MI FECI PURE MALE MA RIUSCII A RITORNARE ALLA BAITA, MEZZO ZOPPO E CON UN GROPPO IN GOLA PER NON ESSERE RIUSCITO A RAGGIUNGERE LA MONTAGNA.

ECCO, PUO' SEMBRARE UNA COSA BANALE, SENZA SENSO PER CHI NON MI CONOSCE O NON CONOSCE LA MIA STORIA. SOLO QUELLA PERSONA POTRA' CAPIRE IL SENSO DI QUESTO RACCONTO VERISSIMO, DI UNA GITA REALMENTE EFFETTUATA PROPRIO COSI'.