DarkSoul

I benpensanti, perbenisti e simili


 I "benpensanti"... Insidiosa categoria davvero.Non posso non detestarli per come si comportano con me, quelle persone così "integerrime" e moraliste (ma solo in apparenza, ovvio). Chi è senza peccato, scagli la prima pietra... E allora vorrei vedere che farebbero.Questi perbenisti e benpensanti conoscenti che provo ad evitare in ogni modo possibile, ma che non sempre mi riesce purtroppo, poichè si ricordano di me e provano un sadico piacere a fingere di interessarsi alla mia vita per capire se io davvero abbia smesso con le sostanze anni fa (cosa che sembra loro incredibile) e come faccia a vivere ora di nuovo "a posto" come gli altri, come loro.Chiedono, indagano, vogliono sapere e mascherano le domande insidiose sotto espressioni quasi interessate e sorrisi falsi di compiacimento. Ma io non ci casco, non più. Non darò loro soddisfazione, non avranno da me risposte o racconti di quello che ho vissuto con le sostanze, lascerò che si crogiolino nella loro morbosa curiosità senza riuscire a saziarla.Proprio oggi, un "benpensante" mi ferma e, dopo due parole e finti convenevoli, lui che sa della mia passata dipendenza, con pregiudizio assurdo, mi chiede se i miei tatuaggi risalgano al periodo dell'uso di sostanze, come se fosse logico e scontato il collegamento.E' stato puro godimento smentirlo e fare a pezzi il suo stupido pregiudizio dicendogli che no e che, anzi, risalgono a dopo, a quando già era tutto finito e io non facevo più uso di nulla.Peccato che si sia cmq preso subito la rivincita rispondendomi che ci crede perchè tanto io mica posso avere paura di... E qui mi fermo. Che dire, viva il perbenismo... (ironia modalità on)