DarkSoul

Riflessioni a 2796 metri


Settembre. Ho lasciato le mie adorate montagne e la pausa estiva. E lasciarle non è mai semplice. La montagna mi ha salvato, anni fa. E là sto davvero bene. E tornare in questa società impazzita è davvero dura.Ma, in alta montagna, non mi rilasso soltanto. Cerco anche, dentro di me, risposte a domande che non riesco ad affrontare in città.Una sera di agosto, dopo quattro ore di impegnativa camminata tra boschi, laghi e uno splendido ghiacciaio, mi trovo nel Rifugio a 2796 metri per passarvi la notte. Montagna sconfinata e così vicina che sembra di poterla accarezzare, rocce, ghiaccio, solamente natura aspra e incontaminata.Ammirando quel rigenerante paesaggio notturno, mi trovo a pensare a quanta presunzione devo aver avuto a 17 anni per arrivare a dare un calcio alle raccomandazioni dei genitori e ai loro giusti insegnamenti.E' qualcosa a cui non penso quasi mai ma, quella notte, affacciandomi alla finestra del Rifugio semivuoto e ascoltando il silenzio primordiale a quella quota, il mio pensiero è andato in tale direzione.Per quanto a 17 anni io fossi un bravo ragazzo, devo convenire che mi sentivo superiore alle parole dei miei, soprattutto ai "soliti noiosi consigli e raccomandazioni". Che mi importava delle loro parole, delle rigide regole, dei mille "fai attenzione a...?".Devo convenire che me ne importasse ben poco. Li ascoltavo distrattamente e annuivo per far loro un piacere, non perchè fossi d'accordo.Pensavo di saperne più di loro, pensavo che mio padre fosse soltanto un "vecchio tradizionalista" con il gusto della proibizione.Pensavo di uscire con la "gente giusta", pensavo contasse il divertimento fine a se stesso, pensavo di sbarazzarmi della" noiosa presenza" dei genitori uscendo con un gruppo anticonvenzionale con cui ignorare regole e raccomandazioni.Al Rifugio ho ricordato che, mentre accettavo la prima dose, mi sovvennero le parole di mio padre che metteva in guardia me e le mie sorelle da cose simili. E, ho ricordato che quelle parole mi suonarono "noiose e superate". Ridicole. Io volevo "fare serata" e lui non se ne sarebbe mai accorto. Semplice, no?Non sapevo su che tipo di baratro mi stessi affacciando.Non sapevo che, nel giro di qualche anno, le sostanze avrebbero avuto la meglio su di me e mi avrebbero portato a due ore dal The End.Col senno di poi, c'è da rabbrividire di fronte a tanta incoscienza. E la storia si ripete con centinaia di giovani ogni giorno.E io mi sono chiesto perchè, a certe età, sembri così pazzesco ascoltare i buoni consigli di genitori e adulti.Non ho trovato una valida risposta.