DarkSoul

Master of puppets


 Prendo spunto dal testo di una famosa canzone metal che trovo interessante, per ricordare quanto le sostanze arrivino a prendere il sopravvento su chi ne fa uso.Raccontando la mia storia, posso dire che, a un certo punto, non avevo davvero più il controllo sulla mia vita. Le sostanze erano davvero i padroni della mia vita, obbedivo a loro come un automa, "mi inchinavo al loro cospetto".Ricordo la mente annebbiata, allucinazioni, svenimenti, derealizzazione, dolore. Ero presente ma non ero presente.Ricordo una notte in cui, stranamente a casa nel mio letto, mi sentivo sul perenne punto di svenire mentre il cuore batteva a mille e brividi violenti mi scuotevano peggio che se fossi stato in un lago ghiacciato. Avrei voluto alzarmi e fuggire da tutto quel malessere ma non riuscivo a tenermi in piedi. Una profonda angoscia mi pervadeva la mente ed ero convinto di sentire continue e fastidiose risate intorno a me. E quella devastante sensazione che tutto potesse finire lì, da un momento all'altro, nel buio e nel silenzio. Per colpa mia.Ricordo le crisi di pianto quando raggiungevo il limite ma avevo la presenza di rendermi conto del punto cui ero arrivato. Ricordo la desolazione dei momenti in cui mi promettevo di smettere ma non ci riuscivo e, dopo un minuto, ricominciavo da capo.E ricordo molto altro ancora.E ritengo che il testo di questa celeberrima canzone possa, in un certo senso, ben descrivere ciò che ho provato.Riporto di seguito la traduzione e lascio il link per chi volesse apprezzare la potenza del ritmo. Master of Puppets (Maestro Burattinaio)Il gioco della passione finisce, si sbriciolaSono la tua fonte di autodistruzioneVene che pulsano per la pauraSucchiando nella luminosità più oscuraPortandoti alla costruzione della tua morteAssaggiami e vedraiNe hai bisogno sempre piùOsservaCome ti sto uccidendoVieni strisciando più velocementeObbedisci al tuo maestroLa tua vita brucia più rapidamenteObbedisci al tuo padrone, padroneMastro burattinaio,sto manovrando i tuoi filiAvvolgendo la tua mentee frantumando i tuoi sogniAccecato da menon riesci a vedere nienteDevi solo chiamarmi per nome,perchè ti sentirò gridarePadrone, PadroneDevi solo chiamarmi per nome,perchè ti sentirò gridarePadrone, PadroneCesella la tua strada, non tradire maiUna vita di morte si sta delineandoMonopolio del dolore, infelicità ritualeTaglia a pezzetti la tua colazione su uno specchioAssaggiami e vedraiNe hai bisogno sempre piùE ti dedichi aCome ti sto uccidendoVieni strisciando più velocementeObbedisci al tuo maestroLa tua vita brucia più rapidamenteObbedisci al tuo maestro – maestroMastro burattinaio,sto manovrando i tuoi filiAvvolgendo la tua mentee frantumando i tuoi sogniAccecato da menon riesci a vedere nienteDevi solo chiamarmi per nome,perchè ti sentirò gridarePadrone – PadroneDevi solo chiamarmi per nome,perchè ti sentirò gridarePadrone – PadronePadrone, Padrone,dove sono i sogniche prima avevo?Padrone, Padrone,hai promesso solo menzogneRisate, risate,tutto ciò che vedo o sento sono risateRisate, risate,risate ai miei piantiL'inferno vale tutto questo, habitat naturaleSolo una rima senza sensoE' unlabirinto senza fine,trascinato con i giorni contatiOra la tua vita è fuori stagioneMe ne occuperò io,Ti aiuterò a morireCorrerò verso di teE adesso governo anche teVieni strisciando più velocementeObbedisci al tuo maestroLa tua vita brucia più rapidamenteObbedisci al tuo Padrone – PadroneMastro burattinaio,sto manovrando i tuoi filiAvvolgendo la tua mentee frantumando i tuoi sogniAccecato da menon riesci a vedere nienteDevi solo chiamarmi per nome,perchè ti sentirò gridarePadrone, padroneDevi solo chiamarmi per nome,perchè ti sentirò gridarePadrone, Padrone