DarkSoul

Raccontiamo ancora


 Sì, raccontiamo ancora in questa calda sera dopo una calda giornata che mi ha messo duramente alla prova.Raccontiamo di quando da ragazzino avevo tre amici, tre bravi ragazzi, e uscivamo insieme a fare due passi, serate e sano divertimento.E poi quando io, l'estate fatidica, incontrai un ragazzo molto più grande di me e la sua banda di amici e, insieme a loro, incontrai anche qualcos'altro: le sostanze.Bene, i tre bravi amici di sempre continuavano a invitarmi a uscire anche quell'estate. Ma io ero già altrove, già in un mondo parallelo e, insieme al benessere fittizio e momentaneo, provavo anche moltissime altre sensazioni non troppo esaltanti.Io inventavo scuse, mi inventai un'esaurimento nervoso dovuto al troppo studio dei mesi scolastici e andavo dicendo che il troppo stress mi aveva causato un malessere che, speravo, sarebbe scomparso da lì a pochi giorni.Avevo appena iniziato con le scuse e le bugie che avrei accampato per anni con chiunque. Vabbè, un pomeriggio decisi di farmi vedere comunque, mi domandarono se stavo bene, camminavo decisamente instabile e chiedevo spesso di sedermi. Me ne andai dopo appena un'ora con la scusa del caldo e dei postumi da stress.Mi chiamarono ancora e io non c'ero mai. "Tu non fai più le serate con noi?" "No, vado a letto presto, ho sempre bisogno di dormire, sapete l'esaurimento..."Andai un altro pomeriggio, dopo circa un mese. Mi guardarono strano, mi chiesero se l'esaurimento non passava, perchè fossi così "diverso" e nervoso. Non avevo voglia di parlare, rigiravo il bicchiere per sottrarmi a quella sensazione di "testa leggera", me ne andai di nuovo.Quello non era più il mio posto. Smisero di chiamarmi e continuarono a vivere la loro estate spensierata mentre io vivevo la mia nel peggiore dei modi possibili.Persi i contatti con loro ma poi quando, anni dopo, uscì fuori che ero entrato nel tunnel della dipendenza e stavo in comunità, uno di loro venne a trovarmi e rimase così scioccato da quella scoperta che mi disse che non voleva più avere niente a che fare con me, che non se lo sarebbe mai immaginato e che gli facevo paura.Non biasimo lui come nessun altro. Non è stato facile all'epoca e non è facile adesso. Talvolta mi tornano ancora attacchi di panico a ciel sereno, soprattutto d'estate quando fa caldo e la luce è forte. E mi capita ancora, soprattutto d'estate, di svegliarmi la notte all'improvviso come se "una mano mi afferrasse all'improvviso".Nessuno mi aveva detto che sarebbe stato facile, non dopo tutto ciò che ho fatto e assunto per anni e anni.Ma questo lo racconto un'altra volta.