DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
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Io rimpiango
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Post n°224 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da mygangsta
Prendo spunto dal testo di una famosa canzone metal che trovo interessante, per ricordare quanto le sostanze arrivino a prendere il sopravvento su chi ne fa uso. Raccontando la mia storia, posso dire che, a un certo punto, non avevo davvero più il controllo sulla mia vita. Le sostanze erano davvero i padroni della mia vita, obbedivo a loro come un automa, "mi inchinavo al loro cospetto". Ricordo la mente annebbiata, allucinazioni, svenimenti, derealizzazione, dolore. Ero presente ma non ero presente. Ricordo una notte in cui, stranamente a casa nel mio letto, mi sentivo sul perenne punto di svenire mentre il cuore batteva a mille e brividi violenti mi scuotevano peggio che se fossi stato in un lago ghiacciato. Avrei voluto alzarmi e fuggire da tutto quel malessere ma non riuscivo a tenermi in piedi. Una profonda angoscia mi pervadeva la mente ed ero convinto di sentire continue e fastidiose risate intorno a me. E quella devastante sensazione che tutto potesse finire lì, da un momento all'altro, nel buio e nel silenzio. Per colpa mia. Ricordo le crisi di pianto quando raggiungevo il limite ma avevo la presenza di rendermi conto del punto cui ero arrivato. Ricordo la desolazione dei momenti in cui mi promettevo di smettere ma non ci riuscivo e, dopo un minuto, ricominciavo da capo. E ricordo molto altro ancora. E ritengo che il testo di questa celeberrima canzone possa, in un certo senso, ben descrivere ciò che ho provato. Riporto di seguito la traduzione e lascio il link per chi volesse apprezzare la potenza del ritmo.
Master of Puppets (Maestro Burattinaio) Il gioco della passione finisce, si sbriciola Sono la tua fonte di autodistruzione Vene che pulsano per la paura Succhiando nella luminosità più oscura Portandoti alla costruzione della tua morte Assaggiami e vedrai Ne hai bisogno sempre più Osserva Come ti sto uccidendo Vieni strisciando più velocemente Obbedisci al tuo maestro La tua vita brucia più rapidamente Obbedisci al tuo padrone, padrone Mastro burattinaio, sto manovrando i tuoi fili Avvolgendo la tua mente e frantumando i tuoi sogni Accecato da me non riesci a vedere niente Devi solo chiamarmi per nome, perchè ti sentirò gridare Padrone, Padrone Devi solo chiamarmi per nome, perchè ti sentirò gridare Padrone, Padrone Cesella la tua strada, non tradire mai Una vita di morte si sta delineando Monopolio del dolore, infelicità rituale Taglia a pezzetti la tua colazione su uno specchio Assaggiami e vedrai Ne hai bisogno sempre più E ti dedichi a Come ti sto uccidendo Vieni strisciando più velocemente Obbedisci al tuo maestro La tua vita brucia più rapidamente Obbedisci al tuo maestro – maestro Mastro burattinaio, sto manovrando i tuoi fili Avvolgendo la tua mente e frantumando i tuoi sogni Accecato da me non riesci a vedere niente Devi solo chiamarmi per nome, perchè ti sentirò gridare Padrone – Padrone Devi solo chiamarmi per nome, perchè ti sentirò gridare Padrone – Padrone Padrone, Padrone, dove sono i sogni che prima avevo? Padrone, Padrone, hai promesso solo menzogne Risate, risate, tutto ciò che vedo o sento sono risate Risate, risate, risate ai miei pianti L'inferno vale tutto questo, habitat naturale Solo una rima senza senso E' un labirinto senza fine, trascinato con i giorni contati Ora la tua vita è fuori stagione Me ne occuperò io, Ti aiuterò a morire Correrò verso di te E adesso governo anche te Vieni strisciando più velocemente Obbedisci al tuo maestro La tua vita brucia più rapidamente Obbedisci al tuo Padrone – Padrone Mastro burattinaio, sto manovrando i tuoi fili Avvolgendo la tua mente e frantumando i tuoi sogni Accecato da me non riesci a vedere niente Devi solo chiamarmi per nome, perchè ti sentirò gridare Padrone, padrone Devi solo chiamarmi per nome, perchè ti sentirò gridare Padrone, Padrone
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