MEMENTO VIVE

Post N° 66


Passione d'amoreQuei parmi in cielo fra gli Dei, se accantoti siede, e vede il tuo bel riso, e sentei dolci detti e l'amoroso canto!A me repente,con più tumulto il core urta nel petto:more la voce, mentre ch'io ti miro,su la mia lingua nellefauci strettogeme il sorriso.Serpe la fiamma entro il mio sangue, ed ardo:un indistinto tintinnio m'ingombragli orecchi, e sogno: mi s'innalza al guardotorbida l'ombra.E tutta molle d'un sudor di gelo,e smorta in viso come erba che langue,tremo e fremo di brividi, ed anelotacito, esangue.SaffoSaffo, la più grande poetessa del mondo antico, vissuta nel VI sec. a.C. "Divina dolce ridente Saffo " la definì il poeta Alceo, suo contemporaneo e nativo di Mitilene, nell'isola di Lesbo, dove Saffo visse a lungo e dove, dopo un esilio probabilmente in Sicilia, morì in tarda età. Della sua vita si sa inoltre che ebbe una figlia amatissima, Cleide; e pare appurato che sia un'invenzione la storia che vuole la poetessa vanamente innamorata del barcaiolo Faone per il quale si sarebbe suicidata gettandosi dalla rupe di Leucade. A Mitilene, Saffo diresse una comunità femminile, chiamata dagli studiosi tiaso; più importante e aggregante di una semplice scuola, questa comunità fu dedicata al culto della dea Afrodite e intrisa di sacralità. Dai frammenti della poetessa apprendiamo infatti emozionanti momenti della vita quotidiana in questa specie di "college" per sole donne: le ragazze cantavano, danzavano, tessevano, amavano, in uno stato di armonia e di grazia. Nel III secolo a.C. i grammatici alessandrini raccolsero le sue liriche in otto o nove libri, di cui purtroppo sono giunti a noi solo alcuni frammenti.Nell'immagine:Saffo abbandonatadi Giovanni Dupré (1817-1882) Galleria Nazionale d'Arte moderna - Roma