Nicoletta Perino

AIUTIAMO QUESTE PERSONE?


ragazzi/e, diamo una mano a Valy?Vi giro la sua richiesta di aiuto:Aiutiamoli per favoreVoglio pubblicare la mail che mi ha spedito il papà di Camilla ...sperando di riuscire a sensibilizzare quanti di voi abbiano preso per una bufala o comunque sottogamba questa storia. Salve Valeria, la ringrazio per il suo aiuto e per esserci vicina in questo momento "particolare" che io e la mia famiglia stiamo vivendo.Naturalmente prima di iniziare questa raccolta fondi ci siamo documentati sulla possibilità di ricevere da parte dell'asl competente qualche contributo. Infatti, esiste una legge per le cure all'estero ma come le sarà capitato sentire a molti è stato concesso un rimborso sulla spesa sostenuta ma a molti altri non è stato dato neanche un euro. In pratica funziona così: in base alla patologia si fa richiesta presso il CRR (centro riferimento regionale), per avere il parere favorevole o contrario per la cura presso centro estero (la domanda va presentata anno per anno). La commissione dopo aver valutato, caso per caso, tutte le varie documentazioni mediche decide se effettivamente per quella patologia può essere concesso un contributo o meno. Una volta ottenuto l'esito favorevole, l’asl ti riconosce una percentuale (solitamente circa il 70%), che avvolte è anticipata e altre restituita al ritorno del paziente.La nostra decisione di avviare la raccolta e quindi di mettere in piazza la nostra vita e soprattutto l'immagine di mia figlia è stata una decisione sofferta ma necessaria. Necessaria perché non avendo la certezza che l'asl di appartenenza ci riconosca questo contributo  , abbiamo dovuto per forza di cose avviare tutti i canali necessari affinché mia figlia riesca a fare la terapia presso il centro in Florida per il tempo necessario (consideri che dopo i tre anni ci saranno dei cicli di mantenimento di circa 2 mesi ogni 2 anni). Naturalmente abbiamo presentato la domanda  presso l'asl di competenza e siamo in attesa di conoscere l'esito, ma già mi hanno detto che la sanità italiana non riconosce il sussidio per le spese derivanti dalla terapia con la camera iperbarica a ossigeno puro perché sperimentale per queste patologie. Quindi come si evince da quanto sopra detto, seppure l’asl ci dovesse riconoscere un rimborso per le spese sostenute per la fisioterapia intensiva (sperando che lo faccia per tutti e tre anni e per i cicli di mantenimento), rimane il problema delle spese della camera iperbarica a ossigeno puro e anche per le spese derivanti dal soggiorno negli States (sempre per tre anni più i cicli di mantenimento). Sono ottimista in merito al riconoscimento, almeno per il primo anno, della percentuale di rimborso per le spese derivanti dalla Fisioterapia intensiva e appena avrò notizie in merito (ormai credo a giorni), informerò tutti tramite il nostro sitoVoglia gradire i nostri più cordiali salutiA prestoMariano, Anita e Camilla.