Roncajette Dintorni

Mattina D' inverno


 Era una mattina nebbiosa, ed erano le 7:30 del mattino, tutto era immobile a Roncajette, un velo bianco ricopriva ogni cosa, ed un vento polare leggero, ma terribile, ti penetrava fin dentro le ossa, c'erano -6 gradi. Nonostante il freddo un velo di nebbia circondava il piccolo paese. Il velo bianco era causato proprio dalla nebbia che si ghiacciava, e dava a tutto un aspetto surreale. Mi vestii per bene ed uscii, feci 2 passi, avevo voglia di sgranchirmi la gambe, feci molta attenzione come camminavo, la strada era ghiacciata, dopo un oretta mi voltai per rientrare in casa, ma al mio arrivo mi accorsi che il ghiaccio aveva bloccato la serratura del cancello. Fui costretto ad avviarmi verso l'ingresso posteriore della villa. Lungo il percorso incrociai una colonna di persone che camminavano ordinati in colonna, erano molto ben vestiti , con giacche pesanti e pantaloni mimetici, sciarpa, guanti, cappello di lana, stivali di gomma, e un lungo bastone in mano. Chissà chi saranno mi chiesi, uno di loro vedendomi incuriosito si avvicinò a me, mi disse che erano i cacciatori, stavano facendo una battuta di caccia, non per uccidere le lepri, ma per catturarle. Mi diceva che si mettevano tutti in fila come a formare in unico fronte, facevano rumore , spingendo le lepri verso le reti. Era una cosa importante disse , le lepri catturate servivano a ripopolare una altra zona, e le lepri di un' altra zona le avrebbero liberate da queste parti. Tutta questa operazione serviva a mescolare il sangue disse, mi spiegò che in questo modo le lepri di queste zone, si sarebbero incrociate con lepri di altri luoghi, rinforzando la razza. Ne contai più di una cinquantina. Ripresi il mio cammino , e tutto infreddolito giunsi all'ingresso posteriore, entrai e mi misi vicino al fuoco del caminetto per riscaldarmi, e guardando verso una finestra, vidi che era appena spuntato un raggio di sole, era l'inizio di una nuova giornata. Davide DM