Scienza dell'anima

Questioni di cuore, F. Archibugi


 Si tratta di un raro film italiano davvero riuscito e convincente. Molto intenso, con parole e sguardi ricchi di significato, con figure, personaggi e storie convncenti e ben armonizzati e con l'ambizione di affrontare questioni davvero importanti con grande competenza ed efficacia. Tre luoghi narrativi su tutti. La narrazione di storie come capacità di problematizzare e umanizzare la realtà, l'amore e l'amicizia come luogo essenziale della vita e, forse soprattutto, la morte come limite assoluto che risignifica l'esistenza e consente o costringe a riconsiderare la vita radicalmente. Quando Alberto e Angelo incontrano la morte, rappresentata dalla bara della signora che non riesce ad accedere al ricovero in cui loro si trovano, la loro vita non è più la stessa e deve essere completamente ripensata. Angelo riesce per la prima volta ad accedere ad un rapporto di amicizia, Alberto torna gradualmente a vivere. Prima non riusciva, prigioniero di un mondo superficiale e di se stesso.  Anche l'amore della donna che lo ha sempre amato non poteva essere accolto. Dopo si. Angelo, con un deficit di parola che Alberto compensa, si butta all'interno di un progetto d'amore estremo che, con i suoi limiti, mostra comunque un lato impensabile per l'uomo comune. Alberto sarà capace d'occupare l'unica posizione possibile realizzando un trionfo dell'amore e dell'amicizia. Si tratta di un bellissimo film da vedere e da pensare.