Scienza dell'anima

La libertà creaturale, la "cosa in sè dell'uomo"


Lapsicologia scientifica è ancora in attesa di una sua fondazione chenon può arrivare solo dal rigore scientifico e che necessita anchedi un cuore e di un'etica. La "cosa in sè dell'uomo è lalibertà. Non il capriccio ma il proprio destino. A ben vedere laquestione dell'anima, nell'uomo e nella Psicologia, è del tuttoparticolare. Infatti non è sufficiente focalizzare l'attenzionesull'essenza dell'anima in generale per definire l'oggetto dellapsicologia, in quanto questa verte non tanto sull'anima in generalema su ciò che rende l'anima dell'uomo unica nel regno animale.Infatti se l'anima è ciò che assegna all'animale la sua natura,l'animale è cioè quell'essere che è dotato di un'anima capace diconferirgli le sue peculiarità (il movimento, la crescita, ilrespiro, la circolazione sanguigna, ecc...), l'uomo si distingue nelregno animale per la particoarità della sua anima, che certamente èrazionale, ma che è soprattutto spirituale, cioè libera e aperta.E' la libertà creaturale che espone l'uomo ad una pericolosaautodeterminazione, che lo getta nel dubbio e nel conflitto delleinfinite possibiilità, nell'oceano impossibile della scelta e dellaresponsabilità, nel tormento del giudizio che autocondanna, nelvortice tumultuoso di un amore che esalta e che devasta. Solol'uomo, tra tutti gli animali è affetto dala malattia mentale,perchè solo l'uomo è gettato nel Mondo dello spirito. Fino a quandonon si comprenderà che la psicopatologia è, in ultima istanza, unproblema soteriologico causato dalla natura divino-spiritualedell'uomo, la psicologia scientifica continuerà inevitabilmente anaufragare all'interno di un empirismo sterile ed incapace dicogliere l'essenza della malattia mentale.