Scienza dell'anima

Teoria pulsionale e delle relazioni oggettuali.


Una delle più grandi stupidaggini che circolano e che connotano la storia della psicologia in generale e della psicoanalisi in particolare è l'idea universalmente condivisa che uno dei cardini centrali dellla psicoanalisi post-freudiana sia determinta dalla dicotomia tra teorie pulsionali e teorie delle relazioni oggettuali. Dopo Freud cioè alcuni psicoanalisti avrebbero scoperto l'importanza delle relazioni oggettuali che erano invece sfuggite a Freud e ai suoi seguaci. Entrambi gli approcci condividono questa disputa e quindi questa idea. Questo vuol dire che tutti misconoscono gran parte dell'insegnamento freudiano o che hanno volentireri sacrificato Freud sull'altare delle loro dispute di potere. In realtà per chi abbia letto anche solo superficialmente il padre della psicoanalisi è del tutto evidente che concetti fondamentali come quello di transfert o l'idea originale del trauma di seduzione alla base dell'eziopatogenesi della nevrosi dimostrano come le relazioni d'oggetto siano sempre state poste al cuore della psicoanalsi. Anche la tesi che siano le relazioni reali ad essere poco considerate da Freud non tiene perchè per Freud l'efficacia dei suoi interventi dipende sempre dal banco di prova di cambiamenti nella vita reale e nei rapporti reali dell'analizzando. E' chiaro che se una relazione reale può modificare qualcosa nella vita di un soggetto è solo perchè questa per una qualche ragione virtuosa riesce a modificare lo sguardo dell'Altro, le aspettative del soggetto rispetto al mondo esterno.