Davide Vaccino

Alè


Alè, si ricomincia, dopo vari travagli ritorno sul mio blog, per raccontarvi qualcosa di nuovo. Innanzitutto vi parlerò del Premio di Poesia da me organizzato. Ben 1427 poesie hanno partecipato, e scegliere le 21 che saranno premiate, ovviamente suddivise nelle sezioni italiano, dialetto, giovani, e libro edito è stato un casino della Madonna, ma alla fine tutto è stato risolto e i finalisti possono essere letti sul sito http://digilander.libero.it/premiodipoesiaI nomi citati saranno tutti premiati, mentre la classifica sarà resa nota soltanto durante la serata della premiazione. Ora parliamo d'altro. Ultimamente, sto preparando il mio nuovo libro "Presenze e Assenze", e nel rileggere le varie bozze, mi sono posto spesso una domanda, dopo aver fatto leggere le mie anticipazioni a qualcuno, ed essere stato come al solito marcato come pessimista. La domanda è: ma oltre a leggere quello che sta di nero su un foglio bianco, possibile che non si veda fra le righe? Io scrivo il nero, spesso, per far capire quanto è bello il bianco; questo sarebbe il senso di "Presenze e Assenze", che nella copertina avrà l'impronta di 2 mani sulla sabbia, quindi, qualcuno che c'è stato, ma che ora non c'è. Soltanto io colgo la sottigliezza del rincorresi e del ripetersi della vita? Nella introduzione del mio libro avrei voluto avere Alda Merini, ma non sono riuscito a contattarla (se qualcuno sa come fare, un numero, o qualcosa, mi faccia sapere) nel frattempo ho invece avuto il parere di un insegnante di Oxford, il quale mi ha addirittura definito "Il Da Vinci della Poesia", per la genialità e i temi spesso criptici. Se a qualcuno interessa, credo che per settembre sarà tutto pronto: le mie poesie sono qua, e da qualche parte ci metterà lo zampino una giovane ragazza, appena ventenne, che secondo me nel futuro si farà molto sentire, e della quale un giorno potrò fregiarmi del detto pippobaudesco "l'ho scoperta io!!!". Ci sarebbero altre cose che vorrei scrivere, e lo farò, col tempo, piano piano sottovoce... (eh eh eh, Marzullo è un mito) :-)