Creato da davidevaccino il 09/12/2007
pensieri, parole, riflessioni, immagini, storie, poesia... vita.

PREMIO "D ECI E LODE"

 

Premio D eci e lode

A Davide Vaccino
per la simpatia e la sensibilità,
ma soprattutto
perché è un "artista"
di versi e parole
con cui sa esprimere
le sfumature della sua anima.

(budmoon)

 

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« Una storiella su cui meditare...Avanti Sav... ehm, scusa... »

Si, va beh, però... allora ditelo!!!

Post n°35 pubblicato il 11 Marzo 2008 da davidevaccino
 

Ebbene si: ci casco sempre. Qualche volta mi ingaggiano, quasi fossi un killer professionista, per andare a parlare di poesia nelle scuole e io, che sono un sognatore, non dico di no con l’illusione non troppo segreta di trasmettere in quei teneri virgulti dei miei ascoltatori la passione che si prova nell’esprimere se stessi attraverso l’emozionante ed impagabile esperienza della parola scritta in versi. Colmo, anzi, traboccante di buone intenzioni preparo i ferri del mestiere, ovvero cerco di raccogliere un paio di idee di senso compiuto nella mia testa perennemente confusa, sveglio dal suo torpore il mio unico neurone, il quale immancabilmente dapprima minaccia di denunciarmi per sfruttamento di incapace e poi mi manda a quel paese, quindi mi reco tutto entusiasta, moderno don Chisciotte, a combattere contro una scolaresca di mulini a vento, autoconvincendomi di una cosa, e cioè che io la scuola l’ho vissuta, neanche tanti anni fa, dall’altra parte della cattedra, come comune mortale, e che anche oggi, non essendo un insegnante, sto dalla parte di chi è seduto dietro a quei simpatici e comodi banchi di formica (non l’insetto: quella è la formìca, intendo la fòrmica, quella specie di resina che riveste certi mobili, fra i quali, appunto, i banchi scolastici del periodo appena post-bellico), pertanto mi aspetto di essere considerato da questi cari adolescenti come uno di loro e non come un ufo: via quindi i formalismi, il darsi del lei, l’atteggiarsi a maestri di vita e cose del genere, ma semplicemente essere uno fra molti, pertanto fallibile e criticabile, con qualcosa da raccontare. Stavo dicendo che ci casco sempre. Appunto: ci casco e mi dimentico che ogni mio anno di differenza fra me e questi ragazzi, equivale a sette anni, proprio come per i cani. Il me stesso diciassettenne era fondamentalmente un imbranato che per apparire ribelle si stordiva di heavy metal ascoltando Iron Maiden e Judas Priest, lasciandosi magari sfuggire una lacrimuccia al suono di “Still loving you” degli Scorpions o di “When it’s love” dei Whitesnake e che ingaggiava una vera e propria lotta di classe contro i cosiddetti “paninari” ostentando chiodo ed anfibi in contrapposizione a moncler e timberland, per poi scrivere, nel segreto della propria stanza patetiche poesiuole d’amore che facevano rima con cuore e non con kuore. La frase “non me ne frega” veniva considerata un errore e veniva corretta con un “non me ne importa”, e le voci del verbo avere “ho” e “ha” si potevano anche scrivere senza acca ma con l’accento, come “ò” e “à”… chissà cosa avrebbero capito, vent’anni fa, se invece di “perché” avessi scritto “xké”… gli anticonformisti portavano i capelli lunghi e colorati con tinte impossibili e un ex galeotto lo si riconosceva dai tatuaggi; chi aveva l’orecchino o il piercing era automaticamente gay. Ora, nel 2008 sono io quello fuori dagli schemi: ho qualche chilo di più e qualche capello di meno di colore castano naturale e qualche intrusione, ahimé, di grigio, pizzetto d'ordinanza, occhiali, nessun tatuaggio, nessun orecchino o piercing, eterosessuale convinto, ancora la voglia di scrivere poesie anche se cuore e amore non fanno più rima come un tempo, qualche volta indosso giacca e cravatta, altre volte jeans e maglione, ho un’auto comoda… insomma, sono così normale da esser diventato in pratica quasi un estremista… e poi mi stupisco se mi chiedono da quale pianeta provengo…

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Commenti al Post:
xbudmoonx
xbudmoonx il 14/03/08 alle 11:26 via WEB
ahahhahah ottima rappresentazione del tempo che fu...almeno un tempo ci si contrapponeva tra modi di essere...ci si identificava con un gruppo...oggi non si capisce piu' nulla...io sti ragazzi smarriti proprio non li capisco e rimpiango tempi passati decisamente...ma almeno una parola di cio' che hai detto l'avranno capita???? bacioni e buona giornata ;-)
 
 
davidevaccino
davidevaccino il 14/03/08 alle 12:04 via WEB
Per capire, mi sa che capiscono più di noi over 30: quello che noto, però è che mentre nei giovani degli anni ottanta si poteva leggere ancora lo stupore ruspante delle piccole cose, ora non c'è più nulla che sconvolge. Prima si scriveva un mezzo poema per la persona amata, poi si attendeva col batticuore un foglietto lasciato sotto il banco come risposta, cosa che immancabilmente non succedeva,a cnhe perché nel novanta per cento dei casi il poema veniva cestinato, oggi bst 1 mx x dre ke tvtv e tt è ok. Ovviamente non voglio fare di ogni erba un fascio, ma, per citare, Jim morrison: "Vorrei essere nato al contrario per capire questo mondo capovolto". :-) Un megakiss & have a nice day, 6 trpp cool. :-)
 
   
xbudmoonx
xbudmoonx il 15/03/08 alle 00:11 via WEB
e' vero...lo stupore...la scoperta...la conquista...oggi non c'e' piu' nulla da conquistare,ma tutto e' nelle loro mani e prevale la noia di vivere...e di scrivere su un pezzo di carta in un italiano decente... scusa ma :6 trpp cool -che sarebbe un nuovo rebus senza le figure???!!! ^_^ dolce notte ;-)
 
     
davidevaccino
davidevaccino il 15/03/08 alle 01:18 via WEB
Eh, cara mia, più che di rebus trattasi della versione 2008.0 di noi ggggiovvani. :-) Bonne nuit, mon amie.
 
     
xbudmoonx
xbudmoonx il 15/03/08 alle 10:36 via WEB
eh no...mi sa che e' la versione di "loro" giovani... buona giornata ;-)
 
     
davidevaccino
davidevaccino il 15/03/08 alle 10:53 via WEB
Vede, mia gentile e giovine amica, come diceva mia nonna buonanima: "Ad esser giovani si impara da vecchi", oppure, c'è quel mio allievo, mi pare fosse Goethe, il quale affermava che "La vita è l'infanzia della nostra eternità". Io, per non saper ne leggere ne scrivere, ho già prenotato il lifting e la liposuzione, e magari mi tatuerò al posto della mia faccia il volto di Brad Pitt... chissà che la Angeluccia Joluccia non ci caschi... :-) Bacioni.
 
     
xbudmoonx
xbudmoonx il 17/03/08 alle 16:50 via WEB
^_^ ...un allievo di poco conto...eh??!!! oh...no..sono sicura che tu stia ironizzando...non vorrai omologarti anche tu?...lifting,plastiche varie...sono tutti uguali ormai...^_^
 
     
davidevaccino
davidevaccino il 17/03/08 alle 18:14 via WEB
Ma il mio è un escamotage per portare la Jolie a fare un giretto sulla giostra... una volta raggiunto il mio scopo mi farò un altro intervento per tornare ad essere brutto. :-)
 
pamela.scrittrice
pamela.scrittrice il 21/03/08 alle 23:57 via WEB
penserei che ciò che fa la differenza in qualunque epoca si viva sia il coraggio di essere se stessi, prima di tutto perché occorre accorgersi delle convenzioni che fanno parte di una società,accorgersi che alcune non sono adatte alla nostra personalità e avre la forza di scardinarle da se stessi senza il timore di essere rifiutati.
 
 
davidevaccino
davidevaccino il 22/03/08 alle 16:38 via WEB
Vero. Tuttavia mi sembra che ci sia una sempre più radicata tendenza alla "non meraviglia", o comunque al "lasciarsi vivere", nel considerare le proprie idee come oro colato e nel non chiedersi il perché o il percome qualcun altro sia giunto a conclusioni diverse dalle nostre. A volte è bello non soltanto il confronto generazionale, ma anche quello delle contraddizioni di due modi di pensare differenti, invece, quasi sempre, è una lotta muro contro muro.
 
pamela.scrittrice
pamela.scrittrice il 22/03/08 alle 18:47 via WEB
sono d'accordo con te. Però non credo che questo sia un problema che riguarda solo il mondo di oggi. Anzi,sarei ottimista, in proposito, mi sembra che oggi c'è un maggiore confronto, una maggiore possibilità di conoscere altri punti di vista. La capacità o la voglia di farlo poi è altra cosa
 
 
davidevaccino
davidevaccino il 22/03/08 alle 22:04 via WEB
Ma si, in fondo - e ovviamente parlo per me - chi è nato nel 1970 non può pretendere di esser nato vent'anni dopo. Certo è che, chi era sedicenne negli anni Ottanta, era probabilmente, come ho scritto in altre occasioni più "ruspante". Noi, evidentemente vivevamo ancora la mentalità dei nostri "fratelli maggiori" sessantottini. Riguardo al dialogo e al confronto, certamente oggi ci sono cento possibilità in più rispetto a soltanto 10 anni fa. E' che forse manca il desiderio di mettersi in gioco. Probabilmente è meno "ingombrante", anche se più "doloroso" rincorrere un sogno fatto di veline e calciatori che stare ad ascoltare un tapino che ha sprecato il suo tempo nel promuovore attività culturali o pubblicando libri. Al sottoscritto, novantanove ventenni su cento daranno sempre del "lei" poiché mi vedranno distante, ad un divo del cinema, daranno invece del "tu" perché rappresenta una realtà forse più moderna o più ambita. In fin dei conti, ognuno di noi è figlio della propria epoca. Poi capitano gli sfigati che nascono nel momento sbagliato. :-)
 
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