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Davide Vaccino: Le Catacombe dell'Anima Prefazioni di Romeo Iurescia e Anna Lucia Ferranti ***** Le catacombe dell’anima è un titolo quanto mai indovinato, perché tutta la silloge è permeata da una profonda malinconia, alimentata da un pessimismo trasparente che riverbera dal confronto fra l’io dell’autore e il mondo circostante. (Renzo Montagnoli)
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“Mia tomba è questo corpo vestito di poveri panni”, scriveva nel 1976 quel grandissimo poeta che fu Dario Bellezza, morto poi vent’anni dopo, ucciso, prima che dall’Aids, dall’umiliazione dello scoprire la propria malattia attraverso i mass media. E come al solito, io, che poco altro so fare, mi soffermo su quei versi e rifletto sul tanto tempo sprecato nel credere che la gioventù sia null’altro che un salto nel buio, un lento marciare verso l’ignoto. Non è così. La gioventù è sì il nostro viaggiare, ma è un viaggiare veloce per poi rallentare, è un vestito che si consuma e che quando è troppo liso ci mostra agli altri per ciò che siamo: anime nude affacciate sul quotidiano e pronte a consegnarsi all’Eterno. E’ banale e scontato, evidentemente, dire che si muore ogni giorno, se per “ogni giorno” si intende il tempo che scorre, il decadimento fisico; più profondo è invece pensare al quotidiano come metafora di vita e di morte: svegliarsi… agire… stancarsi… dormire… sognare… e poi di nuovo ripetere tutto da capo in un susseguirsi di “piccole morti” che possono essere nulla e sembrare tutto oppure essere tutto e sembrare nulla; morti che sono come una goccia nel mare: un messaggio inviato verso qualcuno che non ci risponde; una parola non detta; una complicità mancata; un sorriso non ricambiato; una telefonata non ricevuta; un non saluto; il sentirsi fuori luogo… l’indifferenza. Sentirsi, per l’appunto, vestiti di “poveri panni” e camminare lungo i viali tormentati della vita essendo giudicati per un buco in un calzino e non per la stoffa con cui è stato tessuto il nostro “abito umano”; essere valutati per ciò che non abbiamo, o per ciò che non viene percepito, piuttosto che per i nostri talenti… leggere negli occhi altrui quell’irritante espressione di dubbio, quell’insopportabile “si, ma…” silenzioso che ci avvicina di un passo alla tomba. |
And the winner is... ebbene si, esercito il diritto di conferimento del premio "D eci e lode" (come stabiliscono le regole del premio stesso) assegnandolo, tanto per cominciare, a una particolarmente meritevole. E' d'uopo, quindi, premiare chi ha premiato me, ovvero l'inarrivabile ed inimitabile xbudmoonx http://blog.libero.it/budmoon/ che con il suo blog sa spaziare da un argomento all'altro con profondità e sensibilità non comuni. Incontrarti in rete è stata una piacevole sorpresa, ed esserti amico è un onore. Per ora è tutto, ma mi riservo di assegnare altri premi in futuro. |
Sarà per il mio carattere non proprio allegro, ma adoro passeggiare per i cimiteri. Mi piace soffermarmi a guardare le foto, a volte ingiallite dal tempo altre volte più recenti, sulle tombe, che raffigurano i visi e le espressioni di chi ha calpestato questa terra, si è fermato, e poi se n’è andato. Quanti sogni infranti ci saranno dietro quegli occhi che ci osservano dalle finestrelle di vetro di un portaritratti? E quanti obiettivi raggiunti? |
Applausi, applausi, applausi... e soprattutto gratitudine infinita alla ineguagliabile xbudmoonx http://spazio.libero.it/xbudmoonx/ per avermi conferito questo ambitissimo ed inaspettato premio con la seguente motivazione: A Davide Vaccino Che dire: sono onorato e ribadisco i miei sentimenti di rispetto e di stima nei confronti di Madamoiselle budmoon. Che cos'è? |
Inviato da: davidevaccino
il 26/09/2008 alle 21:22
Inviato da: xbudmoonx
il 26/09/2008 alle 09:48
Inviato da: davidevaccino
il 21/09/2008 alle 08:34
Inviato da: xbudmoonx
il 20/09/2008 alle 17:18
Inviato da: davidevaccino
il 31/08/2008 alle 09:24