Conosciuto per la sua linea dura e forte in merito all’intervento pubblico, l’ultima asserzione del presidente russo Vladimir Putin (riportata da The Straits Times) ha fatto il giro del mondo tramite i social media. Un tweet di Remi Maalouf, giornalista di Russia Today, mette in luce la colorata frase di Putin contro il terrorismo: “Perdonarli spetta a Dio, mandarli a Lui spetta a me.”
Sulla scia degli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre, che hanno ucciso oltre 130 persone, Russia e Francia hanno deciso di coordinare i loro servizi militari e di sicurezza nei confronti dei militanti dello Stato islamico (ISIS) in Iraq e Siria. Putin, parlando ai suoi alti ufficiali militari, aveva giurato vendetta spietata per gli attacchi ed in effetti abbiamo visto come aerei militari dei due paesi hanno scatenato bombe sulla roccaforte ISIS di Raqqa all’inizio di questa settimana.
“E’ necessario stabilire un contatto diretto con i francesi e lavorare con loro come alleati“, ha affermato Putin con decisione. L’urgenza di questa alleanza decisamente insolita è dovuta anche alla rivelazione di martedì secondo cui l’ISIS sarebbe responsabile di aver fatto esplodere una bomba artigianale che ha causato la morte di 224 persone di un aereo passeggeri russo che sorvolava i cieli d’Egitto lo scorso 31 ottobre.
Putin ha detto che si tratta di uno dei più sanguinosi atti della storia russa moderna, giurando che lo sforzo di portare l’ISIS alla giustizia sarebbe stato implacabile.“Daremo loro la caccia in tutto il mondo, ovunque si stanno nascondendo. Li troveremo ovunque si trovino e li puniremo”, ha infine aggiunto.
Simona Vitale