D'accordo, uno a quarant'anni non dovrebbe andare a vedere certi film, ma siccome io non ne ho ancora trentotto ci sono allegramente andato. Come molti film di Disney anche questo si presta ad una duplice lettura di cui una leggera fatta di scoiattoli, principi e principesse, streghe, draghi e lieto fine... ecco, una persona intelligente avrebbe dovuto fermarsi qui. Ma il film è nella sostanza un approfondito documentario su come Patrick Dempsey ha preso quel poco di credibilità che si era guadagnato e ci si è pulito il culo. In diversi momenti l'imbarazzo raggiunge picchi disastrosi e giuri
a te stesso che non guarderai mai più una puntata di Grey's Anatomy, quasi cercando una tardiva quanto inutile redenzione.
D'altra parte quando è uscito il film di Pollack su Frank Geary non sono andato a vederlo, se sono dunque io a stabilire l'importanza dei miei imput culturali di cosa mi posso mai lamentare?