Post n°314 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da aldo_caposaldo
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Post n°313 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da aldo_caposaldo
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Post n°312 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da aldo_caposaldo
Io odio la Fiera di Milano. Più precisamente io odio il Macef. Per essere davvero precisi, non è esattamente un sentimento di odio... direi piuttosto che a me il Macef fa cagare. E dunque, siccome non sono mai riuscito a staccarmi di un solo millimentro dalle cose che detesto, domani parto e vado a celebrare la mia inconsistente capacità di organizzare la mia vita professionale: ho già il codice di pre-accredito personale, un codice a barre dove probabilmente è scritto solo che sono un povero stronzo, ma il lettore ottico lo riterrà più valido delle mie impronte digitali e mi spalancherà i cancelli di quel maledetto inferno non riscaldato. Non mi collegherò fino a domenica, non voglio rapporti con nessuno, non voglio ricordi da ora a venerdì. Venerdì mieterò qualche successo e tutto mi sembrerà più sopportabile; domenica me ne ripartirò con uno stronzissimo sorriso appiccicato sulla faccia, perchè tanto è finita, perché tanto il prossimo Macef sarà lontano un anno, perché tanto ci sarà tempo per pensarci. |
Post n°311 pubblicato il 01 Gennaio 2009 da aldo_caposaldo
Io davvero non lo so come andrà questo 2009: oggi pomeriggio mentre andavo al Musée du Quai Branly, in metropolitana ho incontrato il Presidente ombra del Consiglio ombra. E' alto e ha gli occhi a palla, ed è stato gentile: appena ha sentito che eravamo italiani ci ha dato confidenza e ha fatto qualche battuta, come quasi tutti gli italiani che incontrano altri italiani all'estero. Quasi tutti e tranne me. Io tra l'altro mi ero distratto a guardare la figlia: pensavo al suo appartamento a New York e agli occhi a palla uguali a quelli del padre, e ho capito che un appartamento a Manhattan è stato probabilmente l'unico modo per compensare l'eredità di quelle due enormi bocce bianche piantate in mezzo alla faccia. E comunque questo primo dell'anno l'ho passato bene, con amici e con persone simpatiche; la tavola è apparecchiata, il vino è versato (Buzet del 2003), le candele sono accese, ho fumato una sola sigaretta e domani vado a Topolinia. L'anno è appena cominciato e io davvero non so come andrà, ma per ora sta andando bene. |
Post n°310 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da aldo_caposaldo
E insomma stamattina stavo dormendo, e sognavo uno che mi tirava ginocchiate nella schiena; poi, saranno state le nove e mezza, una voce mi ha svegliato nel bel mezzo del sonno: Signore e Signori, abbiamo iniziato la nostra discesa su Amsterdam Schiphol, il tempo e' buono e la temperatura a terra e' di meno cinque gradi. Meno cinque gradi? Stara' scherzando - ho pensato. E invece no, non scherzava. E questo post mi sta anche costando cinque euro, addebitati su carta di credito. Non lo rileggo nemmeno, perche' se scopro che non li vale mi girano i coglioni fino a domani. E domani non posso; domani devo prendere il treno. |
Post n°309 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da aldo_caposaldo
...quanno se conosce sulo ‘o mmale nun se chiagne. ‘A soddisfazione ‘e chiagnere, Filumena Marturano nun l’ha pututa maie avé! |
Post n°308 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da aldo_caposaldo
Ciao Aldo, non sapevo se scriverti o no, poi alla fine mi sono decisa, mi sono detta "Ma sì, chi se ne frega"... Allora, come hai passato le feste? Non so nemmeno perchè te lo chiedo, lo so già: me l'hanno detto che senza di me sei stato benissimo. E so anche che ti ho rovinato l'ultimo Natale passato insieme: l'anno scorso, proprio stamattina, abbiamo deciso che era finita, che bastava così. Ma sono cose passate, ormai sono più di otto mesi che ci siamo lasciati e me ne sono fatta una ragione. Però cerca di essere onesto, la responsabilità era nel mezzo: io ho reagito male e lo so, ma tu non ti sei mai posto il problema di come potessi sentirmi io, andavi dritto per la tua strada e lasciavi me, due passi indietro, a gestire da sola tutti i problemi. |
Post n°307 pubblicato il 24 Dicembre 2008 da aldo_caposaldo
Ieri ho incontrato Babbo Natale, stava pisciando in via dei Banchi dietro un cassonetto della spazzatura; tutto il mio spirito natalizio è defluito nel tombino insieme ai suoi liquidi organici. Oggi ho desiderato bastonare una tipa che è salita con me nell'ascensore della Rinascente: sessantacinque anni, capelli rosso lava, piumino rosa acceso fuori e rosa pastello dentro, maglia viola e pantaloni palazzo color prugna; come ultimo, dedito atto di genuflessione al cattivo gusto, una borsa arancione. Ho raccolto tutta la mia pietà e non l'ho massacrata di botte, ma per riprendere colore ho dovuto camminare sui poster di Ponte Vecchio canticchiando Absolutely positively di Anastacia. |
Post n°306 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da aldo_caposaldo
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Post n°304 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da aldo_caposaldo
Stasera sono stato all'inaugurazione di un ristorante, il Garage. Come prima cosa sono entrato e mi sono scolato due Americani USA: il barman (un curioso incrocio tra un ottantenne gay, Ian MacKaye e una statua di Madame Tussauds) ci ha spiegato che dentro c'è dell'angostura, la quale regala al cocktail un leggerissimo aroma di arrosto. Il ristorante è su tre piani e ha i pavimenti in vetro, quindi mentre assapori la delicata sinfonia di sapori dell'antipasto puoi controllare, per esempio, se il tizio alla cassa ha pestato una merda. Tra l'altro camminare su una lastra di cristallo sospesa a quattro metri di altezza mi fa venire il voltastomaco, quindi ho passato la serata a spostarmi con la mossa del cavallo e in quattro mosse sono finito nel cesso. Le toilettes sono la cosa più bella del ristorante, mentre giocavo con i pedali dei lavandini ho pensato che nei cessi del Garage ci avrei potuto tranquillamente abitare: spaziosi, luminosi, contemporanei ed essenziali, peccato solo che la gente ci andasse a pisciare. Poi siamo saliti sulla terrazza, anche quella con i pavimenti in vetro, dunque cammini sospeso a otto metri sopra la sala inferiore; in un lampo mi sono visto atterrare su una tagliata al ristretto di barolo, come Michael Douglas in The game, ma senza il deus ex machina finale: nel mio film finivo dritto al pronto soccorso con fratture scomposte multiple e il culo pieno di schegge. Siamo tornati al bar, sono riuscito ad inciamparmi sulla rampa per i disabili, ho fatto finta di non conoscere chi conoscevo (tranne uno che mi ha voluto salutare a tutti i costi e ha concluso con un sei sempre uguale, che detto a uno che nell'ultimo anno ha perso venticinque chili fa un po' girare i coglioni), mi sono fumato due sigarette, ho preso la macchina e mi sono sparato a mangiare un luridissimo kebap, che quattro euro li valeva tutti. |
Post n°303 pubblicato il 05 Novembre 2008 da aldo_caposaldo
Pedalo sotto il sole, passo su Ponte Vecchio, giro a destra, mi infilo sotto l'arco, prendo via dei Georgofili, sbuco agli Uffizi, sfilo accanto alla Loggia e attraverso i turisti. Hanno montato una struttura attorno al David, lo staranno sbiancando; una giapponese con la macchina fotografica indietreggia e mi si para davanti, freno e mi trovo affiancato ad una signorotta delusa e stizzita: ma insomma - si lamenta con l'amica - uno fa tanta strada, arriva fin qui e non riesce nemmeno a vedere il David; non potevano almeno farne una copia e metterla da qualche parte? Oh certo - dico io - le hanno fatte, pensi che ce n'è una alle Gallerie dell'Accademia che è quasi più bella dell'originale. |
Post n°302 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da aldo_caposaldo
E' stato ai tempi del liceo che ho realizzato di non saper gestire il mio tempo. Quando andavo a scuola impreparato e riuscivo a scampare un'interrogazione, mi ripromettevo di studiare per la volta successiva, ché mai e poi mai avrei voluto rivivere tali momenti di panico, che se la sorte mi aveva aiutato dovevo pagare pegno, perchè alla sorte non potevo chiedere di più. Ma i buoni propositi scomparivano al suono della campanella, e tre giorni dopo mi ritrovavo a nascondermi dietro la testa di chi mi stava seduto davanti, cercando quaderni invisibili nello zaino, millantando la sicurezza di chi non ha nulla da temere e pregando, con il cuore in gola, di scamparla un'altra volta. A Bart, nella medesima situazione, Lisa rivolse una delle sue battute più sprezzanti: La preghiera, l'ultimo rifugio di una canaglia! |
Post n°301 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da aldo_caposaldo
'Pronto... Caposaldo?' Lo chiedo in ginocchio: che qualcuno venga a casa mia e, per pietà, mi abbatta. |
Post n°300 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da aldo_caposaldo
Ieri sera ho acceso la televisione e ho seguito una trasmissione interessantissima. C'era una, pettinata come Grace Kelly ma molto più vecchia, con un giacchino di volpino e dei pantaloni palazzo color glicine che sprofondavano nella merda. Penso fosse una specie di reality show in cui una ex-starlette precipitata nel dimenticatoio cerca di dimostrare di essere ancora inutile come una volta, con l'aggravante dei denti rifatti che storpiano qualsiasi cosa le esce dalla bocca. Ha passato la serata misurandosi in prove indicibili: la più ardua credo sia stata quella di non impallare in continuazione la telecamera, ma certo era molto dura e infatti non l'ha superata. Verso mezzanotte è riuscita a non prendere fuoco, ed è sembrata andarne molto fiera: probabilmente non ha realizzato di aver vanificato in un solo attimo l'unica possibilità che aveva di poter splendere ancora un po'. |
Post n°299 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da aldo_caposaldo
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Post n°298 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da aldo_caposaldo
Leggevo che Maso, dopo avere aperto la testa dei genitori con una spranga e aver scontato sedici anni su trenta, si è visto concedere la semilibertà. Il suo avvocato ha sottolineato "é un 'ragazzo' che non ha mai sgarrato, ha saputo ricostruire il rapporto con le sorelle e dimostra un forte sentimento nei confronti della fidanzata". Cazzo, ti vien voglia di chiedergli l'amicizia su Facebook! Poi ho pensato: non mi hanno mai levato punti dalla patente, ho ricontattato su Facebook una amica con la quale avevo litigato e amo gli animali. |
Post n°297 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da aldo_caposaldo
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Post n°296 pubblicato il 22 Settembre 2008 da aldo_caposaldo
Pare che sabato prossimo presentino un mio lavoro. Pare che abbiano organizzato un evento con circa cinquecento persone. Pare che lo abbiano organizzato in Sardegna. Pare che i clienti debbano arrivare in Sardegna in aereo. Pare che l'Alitalia abbia ancora tre giorni di autonomia. Pare che i clienti potrebbero non arrivare in Sardegna in aereo, pare potrebbero non arrivarci proprio. Pare che l'evento potrebbe saltare. Pare che sabato prossimo potrebbero non presentare un mio lavoro. |
Post n°295 pubblicato il 12 Settembre 2008 da aldo_caposaldo
Immaginati un'aia... e poi immagina una grossa gallina che si agita in maniera convulsa, corre seguendo linee disordinate, sbatte le ali cercando invano di prendere il volo, saltella perdendo piume, zompa qui e là guardando il mondo con quei suoi occhi rotondi e inespressivi; occhi che sembrano stupidi ma forse sono solo stupiti. Ecco come mi sento oggi. |
Post n°294 pubblicato il 09 Settembre 2008 da aldo_caposaldo
Domenica sera Gilles ci ha portato a cena in un ristorantino molto bello, Chez Janou, in rue Verlomme, dove ho mangiato una quantità imprecisata, ma certamente vergognosa, di mousse au chocolat. Poi siamo andati a passeggiare sotto i portici di una Place des Vosges deserta. E ricordo che c'è stato un preciso momento in cui mi sono guardato in giro, non tanto per il posto, ma per la sensazione... e ho pensato: che bello. |
Inviato da: mobilchat
il 28/02/2024 alle 11:49
Inviato da: dini chat
il 25/02/2019 alle 13:59
Inviato da: immobilier marrakech
il 08/03/2016 alle 02:06
Inviato da: Marrakech
il 13/02/2015 alle 20:24
Inviato da: kanal7 sohbet
il 04/11/2014 alle 17:13