io, me et moi

Respiro


Ho passato diverse settimane in uno stato di profonda prostrazione, mi sentivo svuotata e depressa. L'inizio dell'anno mi causa sempre una grande sensazione di disagio, tutti si affannano a cercare motivazioni, stimoli, progetti, mentre io mi sentivo (e sento), profondamente inadeguata e triste.Le chiusure lasciano sempre un sapore metallico in bocca, di fallimento, dolore, stanchezza, vuoto. Un vuoto che ho cercato di nascondere a me stessa, ma che era entrato nel turbine del dolore generale che provavo.Dovevo credere in me stessa, dovevo uscire da quella spirale.In soccorso è arrivato il mio hobby, gli audiolibri, che sto portando avanti ormai da un paio d'anni e che sta cominciando a farmi sperare di poter essere qualcosa di più di un semplice hobby. Sono ben lontana da numeri interessanti, ma mi rende felice vederlo crescere e sapere che è qualcosa che ho creato io.Da poco ho deciso anche di monetizzare anche se dubito che porterà qualcosa di sostanzioso, ma d'altra parte perché no? Mi sento come se una parte di me volesse esplodere mentre l'altra parte di me tenta in tutti i modi di contenerla con una rete. E poi mi chiedo: ma se anche esplodessi cosa cambierebbe? Cosa speri di ottenere? Cosa vorresti fare davvero?Vorrei avere tempo, più tempo per sviluppare le mie idee, per stare meglio con me stessa, per concentrarmi sulle cose che mi piacciono. Ma quel tempo non c'è, assorbito da un lavoro che mi annoia mortalmente e una routine che sfianca ogni stimolo alla crescita.E non so come uscire da questo circolo vizioso infinito che mi schiaccia.Per cui non resta che sfruttare quel bagliore momentaneo che la vita ti lascia, stringerselo forte e lottare con tutte le proprie forze perché non te lo strappino via.Lottare per continuare a mantenere viva la speranza, per trascinarsi avanti nonostante tutto, e non retrocedere di un passo ogni volta che abbiamo conquistato un altro pezzetto di luce.Io ci proverò.