io, me et moi

blablabla


Nonostante gli sforzi, non ne esco.Sento dentro tanta rabbia, rabbia che non so nemmeno io dove direzionare o da cosa sia causata. Quello schiacciante peso sul petto diventa ogni giorno più pesante e la voglia di urlare, spaccare tutto sembra insopportabile da sostenere.Senza rendermene conto, passo le giornate digrignando i denti, i muscoli continuamente tesi, lo sguardo perennemente cupo, le lacrime che non smettono di scendere nei momenti meno opportuni. Perché mi sento sempre così? Perché nonostante ci provi tanto strenuamente non mi sento mai meglio? Cosa c'è che non va nella mia testa? O forse è vero quello che dicono tutti, che sono melodrammatica, che mi piace vivere in un dramma, che me le cerco, che sono sempre su un palco. Teatrale, la parola che mi perseguita da tutta la vita."Sei sempre stata così teatrale" come se ciò che provo fosse solo una sceneggiata.Magari è così, magari è solo una sceneggiata. Eppure non colma in nessun modo questo dolore perenne che ho dentro, nè il vuoto che continua a stare intorno a me, o il disprezzo che provo per me stessa nello sentirmi così.E così finisco per stare in silenzio.Forse è vero, si sceglie di essere infelici. Datemi una medaglia per essere campionessa in questa gara e per favore che sia quella di bronzo per potermi crogiolare un po' di più nel pietismo personale.Vi prego se conoscete la parola magica che fa sparire tutto il dolore, ditemela. Sono davvero ansiosa di vivere nel vostro mondo pieno di sicurezze, pieno di gioia, sempre sorridenti. Colmate questo buco nero che ho dentro, non chiedo altro.